mclaren_168Martin Whitmarsh non ha smentito le voci secondo cui la Mclaren sarebbe in procinto di costruire il proprio motore per competere in Formula 1. Il team di Woking ha già prodotto da sé il 3.8 litri doppio turbo con cui è equipaggiata la nuova MP4-12C, la macchina sportiva stradale fiore all’occhiello della squadra fondata da Bruce McLaren. (continua...)

Per ora in F1 la McLaren utilizza il V8 Mercedes ma in prospettiva dell’introduzione delle nuove regole in materia di motori a partire dal 2013 le cose potrebbero cambiane e anche di molto. “Non escludiamo nulla perché siamo un team con parecchie ambizioni”, ha dichiarato il team principal Whitmarsh a “Motor Sport”. “La Formula 1 è il terzo maggior evento mondiale sportivo e il miglior contesto per un marchio che si vuole differenziare.”

Withmarsh ha poi continuato: “Certo che se consideriamo i costi per produrre da noi un motore di Formula 1 rispetto ai costi di produzione della nostra quota annuale di 4500 MP4-12C è facile rendersi conto come non sia un modello di business molto efficace.” Non sono mancate da parte di Whitmarsh anche delle critiche verso le nuove regole in materia di motori previste per il 2013: “Se non si riuscirà ad attrarre nuovi costruttori in F1 verrà a mancare uno degli obiettivi dichiarati dei nuovi regolamenti”, ha detto Whitmarsh.

Sempre dalle colonne di “Motor Sport” Whitmarsh è intervenuto anche sul dibattito in corso relativo alla pochezza dei nuovi circuiti, appoggiando il parere espresso da Jackie Stewart sulla responsabilità del design dei nuovi circuiti in merito alla carenza di sorpassi: “Basta pensare a un circuito ricavato da un aeroporto come quello di Cleveland con curve molto ampie e più di una linea ideale possibile per percorrerle e si capisce come la faccenda non sia poi così complicata.”

D’altra parte Whitmarsh ha anche detto che non è giusto prendersela con gli organizzatori, per esempio, di Abu Dhabi dove su un circuito potenzialmente spettacolare si è assistito a un poco entusiasmante finale di stagione 2010: “E’ più giusto parlare di un’occasione mancata da chi ha progettato il tracciato se alla fine del rettilineo più lungo presente nel calendario della Formula 1 c’è una chicane con una sola linea possibile di percorrenza”, ha specificato Whitmarsh.

“Il Brasile è un altro caso esemplare”, ha continuato il team manager McLaren. “Le strutture non sono un granchè ma in pista si assiste sempre a un buon spettacolo. Certo che quando parti da un foglio bianco in un deserto senza nessun limitazione apparente in termini economici e strutturali è un peccato non aver pensato a prendere ispirazione dalle curve più spettacolari e storiche dei circuiti mondiali.”

Sulle nuove regole si è anche espresso il campione del mondo in carica Sebastian Vettel, che dalle pagine di “Sport Bild” ha espresso il proprio timore che la nuova ala mobile possa snaturare lo spirito delle corse e togliere valore a quello che da sempre è stato considerato l’atto supremo de effettuarsi in pista. “Quando devi fare un sorpasso dovrebbe essere un qualcosa di prezioso”, ha detto Vettel, “un risultato di prestigio come un goal in una partita di calcio.”

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