La scuderia di Woking ha ottenuto un buon numero di successi nel serpentone di Budapest : con Ayrton Senna (1988-1991 e 1992); più recentemente con Mika Hakkinen (1999 e 2000) e Kimi Raikkonen (2005). (continua...)
Vincitore delle ultime due gare a Silverstone e Hockenheim, Lewis Hamilton si è imposto l’anno scorso in terra ungherese dopo aver realizzato la pole position. Il britannico è quindi l’uomo da battere anche quest’anno !

"Sono prudente e non farò previsioni. Siamo stati forti nelle ultime due gare, ma abbiamo incontrato delle difficoltà nei due appuntamenti precedenti. Tutto è possibile. Quello che posso dire è che le nostre vetture sono fantastiche, ho la sensazione che possiamo estrarre ancora più prestazioni da esse, è una sensazione fantastica per qualunque pilota. L’ungheria sarà molto diversa dalla Germania. Hockenheim è un circuito sul quale è facile superare, l’Hungaroring è all’opposto. Le qualifiche saranno cruciali e anche la strategia sarà importante per determinare il miglior livello di carburante da imbarcare nel primo stint. Farà caldo e sarà faticoso perché bisogna restare concentrati sempre al 100%," ha commentato Lewis Hamilton.

"E’ facile dire che prendo una gara dopo l’altra, ma è vero : non cambierò il mio modo di fare. Le cose sembrano funzionare per me, mi piace attaccare al massimo per ottenere il miglior risultato. E’ potenzialmente pericoloso cambiare l’approccio a questo stadio della stagione. In Ungheria diciamo che sarà come d’abitudine !" ha aggiunto il britannico.

Quinto a Hockenheim, Heikki Kovalainen sperava di fare meglio in Germania. Sesto in campionato, accusa per ora 13 punti di ritardo su Nick Heidfeld. L’anno scorso, nella sua prima partecipazione alla gara di Budapest, al volante di una Renault, ha conquistato l’ottavo posto.

"E’ un circuito che apprezzo. Vi ho corso un paio di gare nel GP2, ma la mia migliore prestazione è stata quella dell’anno scorso, una delle mie gare più belle in F1. Sono giunto ottavo ma mi sono battuto con Rosberg per molti giri, sono stato al 100% dall’inizio alla fine. E’ stata una di quelle battaglie all’interno del plotone che non si vedono, ma dopo la gara ero fiero e soddisfatto. Quest’anno sarebbe bello ricompensare il team con un bel risultato !" ha indicato Heikki.

"E’ un circuito sul quale c’è molto lavoro dietro il volante. Non è una pista su cui è possibile lasciar fare alla vettura. Bisogna lavorare con pazienza sul set up per avere la vita più facile il giorno della corsa. Se si fatica con la macchina, il calore e il susseguirsi continuo delle curve ti distrugge. Come in Canada, è un luogo in cui si è severamente puniti se si esce fuori traiettoria. Guidare bene all’Hungaroring significa essere puliti ed avere pazienza," ha concluso il finlandese.
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