
L’euforia per un successo che mancava dal 2004 è stata investita dalle violenti fiamme che si sono propagate all’interno del box, alimentate dal carburante custodito all’interno, e che hanno colpito un membro del team, ancora ricoverato all’ospedale di Barcellona a causa del fumo inalato. Il tecnico, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe però rientrare in Gran Bretagna entro le prossime 48 ore per continuare le cure. “La sua famiglia è in costante contatto ed è di buon umore,” ha comunicato il team ai media.
La squadra con base in Oxfordshire, però, ora sta tentando di presentarsi senza problemi all’appuntamento del Principato, pur avendo subito gravi danni al proprio materiale. Fortunatamente pare che la vettura di Bruno Senna, nonostante abbia riportato danni, sembra non aver subito pesanti conseguenze, come ha indicato l’emittente televisiva finlandese “MTV3”, dopo una prima ispezione del telaio. Mentre la vettura di Maldonado era protetta in regime di parco chiuso, dopo il successo a Barcellona.
“Abbiamo riportato un sacco di danni e abbiamo perso parecchio materiale, comprese attrezzature informatiche,” ha indicato l’ingegnere responsabile alle operazioni su pista Mark Gillan, secondo quanto riportato dal “Daily Mail”. Gillan ha anche precisato che sarà fatta un’analisi più approfondita dei danni e di ciò che potrà essere impiegato in tempi brevi per presentarsi regolarmente a Monte Carlo, e pare che alcune delle altre scuderie si siano già offerte per aiutare la Williams prestando il necessario. Indiscrezioni che trovano conferma anche da parte di un portavoce della McLaren, che ha confermato la piena disponibilità del team di Woking.
La tedesca “Bild”, intanto, si è concentrata sul valore dei danni, parlando di milioni. Il team manager Dickie Stanford però ha smentito, come indicato da voci, che la causa dell’incidente possa essere attribuita a una sigaretta lasciata pericolosamente vicino al serbatoio di Senna, mentre stava per essere svuotato. Un fatto non concesso, vista la pericolosità.
La scuderia Williams e la stessa FIA, comunque, stanno indagando per capirne la causa. “Nel nostro garage tutto è completamente andato distrutto”, aveva aggiunto il team manager Stanford, poche ore dopo aver preso il trofeo dei costruttori sul podio di Barcellona. “Ora devo garantire che abbiamo tutto quello che occorre per Monte Carlo”, ha indicato ancora ad “Auto Motor und Sport”.
Nel bilancio dell’accaduto, a parte lo sfortunato meccanico addetto al rifornimento tirato fuori dal garage con le gambe in fiamme e trasportato d’urgenza in elicottero alla clinica più vicina, nessuno è stato gravemente ferito. Ma sette di coloro che ha contribuito a sedare l’incendio, giunti anche da altre squadre, hanno trascorso poi la notte in ospedale per accertamenti dato il rischio corso sia per le fiamme, sia per il fumo acre prodotto dal materiale combusto.