williams_133Nei test di Valencia della scorsa settimana e di Jerez in questi giorni, ha fatto bella mostra di sé la nuova e potenziale sorpresa Williams FW33. A colpire, oltre al retrotreno eccezionalmente compatto con sospensioni direttamente ancorate al pilone dell’ala posteriore, soprattutto, la livrea retrò. Sulla scia delle “operazioni nostalgia” che ormai si susseguono nel circus, tornano i numeri grandi sulle fiancate, ciò non può però distogliere l’attenzione da quella che è la realtà. (continua...)

Il team di Grove è in crisi di sponsor già dal 2008. In particolare quest’anno la situazione sembra essere arrivata al collasso con un impietoso -43% di redditi rispetto al 2010, il gap più grande mai registrato negli ultimi dieci anni tra tutti gli iscritti al mondiale, che ha costretto la squadra all’ingaggio di Pastor Maldonado. L’ultima cartuccia di Frank Williams e Patrick Head, i due soci fondatori, è quella della quotazione in borsa della loro creatura, cosa che avverrà a Francoforte il prossimo 2 marzo con la vendita del 27% del pacchetto azionario.

Secondo le prime stime il valore della gloriosa scuderia dovrebbe attestarsi sui 265 milioni di euro, di 70 quindi il valore delle azioni offerte. La quota di Frank Williams verrà limata dal 56,7% al 50,3%, restando dunque saldamente socio di maggioranza. La quota di Patrick Head verrà invece drasticamente ridimensionata dal 27% al solo 5%. “Rimarrò comunque un azionista chiave e ho tutta l’intenzione di mantenere il mio ruolo e riportare le nostre vetture nella parte alta della griglia”, per ora ancora niente pensione quindi, “forse, in un prossimo futuro”.

Head ha rivelato di aver accettato di cedere la maggior parte delle sue azioni “per permettere a Frank di mantenere il controllo della squadra e perché l’altro azionista, Toto Wolff, ha investito solo quindici mesi fa”. Seppur da Grove rassicurino che “le sponsorizzazioni sono totalmente assicurate per tutto il 2011” e che “l’azione non è mirata a raccogliere capitali” i potenziali investitori sono preoccupati che Sir Frank Williams e Patrick Head mirino più a intascarsi i proventi che non all’investirli nuovamente nella loro famosa squadra inglese.

In risposta a queste perplessità è intervenuto l’amministratore delegato del team Adam Parr: “Abbiamo due azionisti dominanti che hanno superato i sessant’anni da un pezzo, seppur in ottime condizioni, per entrambi a un certo punto sarà il momento di uscire dal business. L’azione creerà liquidità per loro ma, soprattutto, creerà stabilità per la squadra. Non è nelle loro intenzioni che questa finisca con l’essere di proprietà di un magnate russo o di una casa automobilistica i quali, un giorno, potrebbero disinteressarsi alle competizioni”.

A rendere più appetibile l’offerta è stata annunciata l’istituzione di un “club proprietari” riservato agli azionisti con almeno l’1% delle quote cui sarebbero riservati diversi benefici, non ultimi, gli inviti ai Gran Premi. Certo, ha precisato Parr, “ci vorrebbero 2.650.000 di euro, circa, un sacco di soldi per la maggior parte di noi. Ma ci sono molte persone là fuori per cui sarebbe una proposta interessante”. In attesa del prossimo due marzo la proposta ha già trovato un sostenitore d’eccellenza: “Se potessi comprare azioni della società, lo farei,” ha infatti commentato niente meno che Bernie Ecclestone, uno che negli affari ha già ampiamente dimostrato di avere un certo fiuto.

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