ferrari_585Il test era pianificato da tempo a Maranello, ma con tante indiscrezioni di mercato è facile ipotizzare che il ritorno di Sergio Perez alla sede del Cavallino Rampante stuzzichi subito l’interesse di addetti ai lavori e tifosi. (continua...)

Sotto contratto con la scuderia modenese, il messicano durante la stagione è già figurato come potenziale sostituto di Felipe Massa; un cambio azzardato a causa dei carenti risultati del brasiliano. Il giovane pilota del team Sauber ha sempre smentito che la cosa potesse accadere quest’anno, adesso però appare lecito inserirlo tra i candidati al secondo sedile della Ferrari pensando alla prossima stagione. Dopo il brillante secondo posto a Monza, frutto di una strategia notevole e una pulizia di guida impeccabile (il messicano ha dimostrato di essere molto abile a preservare le mescole Pirelli), su Perez si sono concentrate nuovamente le attenzioni della stampa. Con la stagione che si avvia verso gli ultimi appuntamenti, e l’incertezza che aleggia ancora attorno alla conferma del brasiliano, la soluzione interna per Maranello potrebbe rappresentare una ghiotta occasione anche in termini economici. Sembra però che ci siano fattori contrastanti.

Il ventiduenne di Guadalajara è veloce, ma anche altrettanto inesperto. Tre podi in stagione confermano le doti di velocista puro e il suo talento, ma gli aspetti positivi devono fare i conti anche con una certa irruenza e un carattere spavaldo che poco si adatterebbe all’equilibrio interno del team. Fernando Alonso è l’uomo di punta, e la politica Ferrari negli ultimi anni ha sempre scelto di schierare un solo attaccante assistito da un gregario; una filosofia recentemente messa in crisi dalla difficoltà di racimolare punti per il titolo costruttori quando è evidente un divario troppo netto tra i piloti schierati. Il messicano questa settimana farà delle prove al simulatore di Maranello, e c’è ci sospetta che dopo la riunione tecnica tra i vertici della scuderia sull’imminente e lontano futuro, possa esserci anche il tempo per definire velocemente e in silenzio un accordo. Un ingaggio possibile ma senza clamore, per evitare di destabilizzare Felipe Massa in questo delicato momento della stagione. Anche se il brasiliano è consapevole che le percentuali di una sua conferma sono ancora molto basse. Ironia della sorte, proprio Felipe Massa incrocerà il messicano dato che continuerà il lavoro di simulazione nei giorni successivi in vista dell’appuntamento di Singapore. Un staffetta a parti invertite?

Analizzando le voci emerse sino ad ora, però, si possono dedurre anche particolari scenari in base alla scelta che verrà fatta. La conferma o meno del brasiliano deve essere considerata alla luce delle indiscrezioni riportate tempo fa, ma sempre vive, sul clamoroso arrivo di Sebastian Vettel nel 2014, con tanto di pre-accordo. Valutando l’arrivo del due volte iridato dalla Red Bull, anche in base alla trattativa sfumata tra la stessa scuderia modenese e Mark Webber per una sola stagione (2013), è lecito ipotizzare che la scelta di Maranello debba essere studiata a tempo determinato. In assenza di alternative, questo porta sia al rinnovo per un’altra stagione per Massa (tutta da accertare) ma anche a una soluzione interna (appunto l’ingaggio di un giovane del vivaio Jules Bianchi o Perez) che risulterebbe ottimale dal punto di vista economico e facilmente gestibile per consentire poi l’approdo del tedesco.

Al momento, però, l’arrivo di Vettel resta solo una ipotesi, suggestiva, ma sempre una ipotesi; e a complicare il quadro ci pensa la lista di nomi creatasi attorno alla scuderia, e in particolare le candidature di Nico Hulkenberg e Paul Di Resta, due giovani di ampie prospettive e già nel mirino anche di Mclaren e Mercedes, dopo gli ultimi scenari di mercato riguardanti Lewis Hamilton. C’è chi pensa che la conferma o meno di Massa, e l’inserimento di un pilota del vivaio Ferrari sia comunque preludio all’ingaggio del campione della Red Bull, mentre altre ipotesi, tipo l’ingaggio di Hulkenberg, allontanerebbero la clamorosa rivoluzione interna e la fortissima tentazione di schierare un “dream team” Alonso-Vettel. Altro materiale per gli scettici, pronti a prendere appunti sul loro taccuini per capire se l’inedito duo funzionerà o meno pensando a quanto successo in Mclaren nel 2007 tra Alonso e Hamilton. Comunque, entro la fine di ottobre la Ferrari dovrebbe ufficializzare il nome del secondo pilota per la prossima stagione, e nell’attesa i vertici continueranno a fare valutazioni sui nomi. Senza dimenticare che Alonso e in piena lotta per il titolo. Felipe Massa è pronto a difendere il suo posto, confidando che aiutando lo spagnolo e traendo validi risultati, riuscirà a garantirsi la conferma; ma qualcuno sospetta che tutto ormai sia stato già tutto scritto.

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