ferrari_419L’ultima volta che lo si era sentito parlare di questioni riguardanti la Formula 1 era stato quasi due mesi fa, riguardo al numero troppo elevato di pulsanti presenti sul volante delle monoposto, poi più nulla. Evidentemente, però, Luca di Montezemolo aveva un po’ di parole arretrate, dato che dopo le dichiarazioni dello scorso lunedì, in cui bacchettava il team e chi lo dirige, invitando esplicitamente a darsi una mossa per risollevare una stagione che rischia di diventare fallimentare, è tornato a far sentire la sua voce. (continua...)

Stavolta scagliandosi, di nuovo, contro le novità che faranno il loro ingresso nel regolamento del 2013, in particolare l’introduzione di motori turbo a quattro cilindri di 1600 cc, previsti allo scopo di rendere la F1 più ecologica. Appoggiando così la linea di Bernie Ecclestone, contrario all’adozione di questo tipo di propulsori, preoccupato dal fatto che la nuova sonorità di essi possa diminuire l’interesse degli appassionati e delle tv.

Non dobbiamo perdere il DNA della Formula 1”, ha riferito Montezemolo a “Auto Motor und sport”, ironizzando poi sull’evoluzione verso il quattro cilindri: “Il prossimo passo quale sarà, un monocilindrico? Noi non siamo costruttori di moto. La nostra vera sfida dev’essere quella di realizzare motori a otto o dodici cilindri più economici”, ha concluso il presidente della Ferrari.

Se non fosse che quella del turbo a quattro cilindri non sarà l’unica nuova novità in arrivo fra due anni; infatti, si useranno sempre più elementi dalla natura “ibrida”, oltre all’idea di far muovere le vetture in corsia box esclusivamente tramite alimentazione elettrica.

Una linea bocciata, appunto, da Montezemolo ed Ecclestone, ma accolta con entusiasmo, ad esempio, dal presidente della Williams Adam Parr, il quale si dice pronto a rompere col passato: “La tecnologia V8 è obsoleta, non corrisponde all’evoluzione che avviene nel mondo reale; penso, inoltre, che sia un grave ostacolo all’ingresso di nuovi soggetti e alla crescita di questo sport”, ha dichiarato Parr alla “Reuters”.

Non risparmiando, infine, una frecciatina proprio al presidente della Ferrari, reo a suo avviso di aver voltato faccia, dopo che in un primo tempo si era detto favorevole alle nuove regole.

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