ferrari_372"Nello sport bisogna sapere che si può anche perdere. Noi abbiamo perso da signori, c’è chi ha vinto e non si è comportato allo stesso modo, anzi, continua a polemizzare…” E’ già Ferrari contro Red Bull nella prima conferenza stampa dell’anno del cavallino rampante. A parlare è il responsabile della gestione sportiva Stefano Domenicali, che da Madonna di Campiglio, dove è in corso il consueto incontro di inizio anno con la stampa Wrooom, lancia già delle stoccate all’indirizzo di quello che è ormai diventato il principale rivale. (continua...)

E proprio la Red Bull, tra accenni al conflitto di interessi con quel Petrov anche lui motorizzato Renault nell’acceso finale di stagione e alla polemica sullo sfondamento del tetto di spese, ha occupato buona parte delle domande della conferenza. “Ci accusano di fare supermarket di tecnici, ma di solito sono gli ingegneri a offrirsi a noi. E comunque è un fatto normale. Poi dicono di voler rubare loro l’atmosfera di squadra. Io conosco solo quella della Ferrari, ma posso garantire che sono in molti a voler lavorare da noi.”

Il caso della settimana, però, è quello sulla presunta violazione da parte del team di Milton Keynes dell’accordo per la restrizione delle risorse (Resource Restriction Agreement, in inglese) tra tutte le squadre iscritte alla FOTA. “Dobbiamo ancora verificare,” risponde diplomatico il team principal della rossa, che è anche vice-presidente dell’associazione dei team. “Nel caso in cui fosse così, non ci sarà comunque nessuna penalità sportiva retroattiva, ma una riduzione del potenziale di spesa per la stagione successiva.”

Una dichiarazione che, comunque, espone l’accordo stesso ad alcune critiche sulla sua efficacia: non si tratta, infatti, di un vero budget cap imposto dalla Federazione, non avrebbe alcun effetto sportivo ed esporrebbe la stessa Red Bull ad una reiterazione dell’irregolarità, fino a trasformarsi, potenzialmente, in un effetto di debolezza per la stessa FOTA. Del resto, quale team principal non darebbe l’OK a un suo ingegnere che gli chiedesse un aumento di budget per lo sviluppo di una soluzione premiante in termini prestazionali? Si rischia di incorrere in una nuova ipocrisia come quella, appena eliminata, sugli ordini di scuderia.

E, a proposito di Red Bull, la domanda, inevitabile, sulla disfatta di Abu Dhabi è tornata anche stavolta: “La delusione è stata cocente, ma l’abbiamo superata in fretta, per pensare subito al nuovo anno dal punto di vista sia tecnico che organizzativo ed evitare di ripetere questi errori,” taglia corto Domenicali. E proprio nel senso di imparare dai propri errori rientra il nuovo assetto tecnico, con l’ex McLaren Pat Fry responsabile del muretto. “Le decisioni verranno concordate tra gli ingegneri di pista e lui, che sarà il referente ultimo,” spiega. Nessun riferimento, invece, al suo predecessore Chris Dyer, ormai confinato definitivamente al dimenticatoio.

Ci saranno, però, dei cambiamenti anche in fabbrica, collegati all’ingresso dell’ex stratega della Red Bull, Neil Martin: “Abbiamo istituito una nuova struttura a supporto di Aldo Costa (direttore tecnico, ndr) per governare le metodologie di sviluppo della monoposto, specialmente sotto il fronte aerodinamico che è stato quello più carente.” In tema di squadra, l’ultima parola riguarda Felipe Massa.

Se il brasiliano ripetesse una stagione deludente come il 2010? Domenicali è sibillino: “E’ inutile anticipare le cose.” Non si sbilancia, dunque, ma non vuole nemmeno negare. Come a dire, tra le righe, che un altro errore non sarebbe perdonato nemmeno a lui. Chris Dyer insegna.

Sarà svelata il 28 gennaio prossimo a Maranello (e in contemporanea sul sito ufficiale) la nuova Ferrari. Lo ha rivelato oggi, in coincidenza con la sua prima conferenza stampa dell’anno al Wrooom di Madonna di Campiglio, il team principal Stefano Domenicali.

Il lavoro prosegue dunque secondo i piani a Maranello, anche se di lasciar trapelare dettagli sulla nuova creatura non se ne parla neanche: “In questa fase tutti mantengono una totale segretezza sulla monoposto, non tanto per la portata dei cambiamenti regolamentari, ma per la loro tipologia,” spiega il tecnico italiano. “Stiamo provando tutti delle strade diverse, non si sa quale direzione abbia scelto ciascun team per recuperare la proibizione degli F-duct e del doppio diffusore.”

La principale novità dell’anno, però, sarà quella delle gomme: “Abbiamo fiducia nella Pirelli,” conferma Domenicali. “Gli pneumatici anteriori sono ormai praticamente definiti, su quelli posteriori, che sono anche i più critici, devono ancora precisare alcuni dettagli. Resta un dubbio sulle gomme rain, che non abbiamo ancora provato. Forse, se non pioverà nei prossimi test, potremmo accordarci tra le squadre per prevedere a questo scopo un’ulteriore sessione suppletiva.”

I dubbi riguardano anche un’altra introduzione per il 2011, quella dell’ormai famigerata ala posteriore regolabile: “Tanti dettagli non sono ancora stati definiti, dai limiti di utilizzo ai sistemi di controllo,” dichiara. “Ci vorrà per tutti un processo di apprendimento, ma se realmente questa soluzione otterrà il suo obiettivo, che è quello di aumentare i sorpassi, lo verificheremo solo durante la stagione.”

Spingendoci ancora più in là nel futuro, invece, scatta la domanda sulla rivoluzione dei quattro cilindri turbo per il 2013, ormai decisa dalla Federazione, a cui la Ferrari si è dovuta adattare pur permanendo qualche perplessità. “Non ci soddisfa,” ammette il responsabile della gestione sportiva. “Ma abbiamo iniziato ad attrezzarci per la produzione.” precisa poi Domenicali. “Per noi i contenuti sono anche altri.” In particolare è il frazionamento dei quattro cilindri a rendere perplessa Maranello, anche se il rientro del turbo rappresenta una sfida tecnologica di fronte alla quale la Ferrari non si tira indietro: “E’ interessante e di sicuro rientrerà nei nostri prossimi orizzonti anche a livello industriale.”

“Non siamo d’accordo sul fatto che la FIA voglia dare alla Formula 1 un unico contenuto: quello del collegamento con la grande serie,”

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