
Ma la questione non è archiviata. Anche se la doppietta del cavallino, per ora, è salva, la direzione gara ha chiamato in causa il Consiglio Mondiale, che dovrà valutare se convocare un’udienza straordinaria nella quale discutere eventuali ulteriori penalizzazioni per questa violazione del regolamento. I due articoli violati, nello specifico, sono il 39.1, che proibisce gli ordini di scuderia, e il 151c, che punisce i danni alla reputazione dello sport.
Il fattaccio è avvenuto al 50° giro quando, dopo una sibillina comunicazione via radio al brasiliano, al momento leader (“Fernando è più veloce di te,” aveva scandito Rob Smedley in mondovisione – tutte le comunicazioni radio, da questa gara, non sono più segrete – “puoi confermare di aver compreso?”), in uscita da una curva Massa non ha accelerato immediatamente a fondo, consentendo così al suo compagno di squadra di superarlo. Una polemica che si va ad aggiungere a quella, nata poche ore prima della gara, sulla presunta flessibilità irregolare delle ali anteriori della stessa rossa, nonchè della Red Bull.
Intanto, non si fanno attendere le reazioni dal paddock della Formula 1. Tra i più agguerriti i giornalisti brasiliani, che parlano di “vittoria immonda”, mentre Eddie Jordan, ex team principal e oggi opinionista della BBC, sostiene che questo sia stato “l’ordine di scuderia più evidente dal 2002″, quando all’ultimo giro del Gran Premio d’Austria l’allora numero uno del cavallino Jean Todt (oggi presidente federale) impose a Barrichello di cedere la vittoria al leader del campionato Schumacher, tra i fischi del pubblico.
Lo stesso Schumi ha commentato l’accaduto: “In linea di principio accetto gli ordini di scuderia. L’unico obiettivo è vincere il campionato del mondo. Se fossi stato nella Ferrari avrei fatto lo stesso.” Ma i diretti interessati glissano. Massa si limita a sottolineare che “non penso di dover dire nulla in merito. Mi ha solo passato”, ma poi aggiunge che “tutti lavoriamo per il team. E la vittoria me la meritavo io.”
Il suo ingegnere Rob Smedley, che poco dopo il sorpasso ha ripreso la radio per scusarsi con Massa, ha spiegato di averlo fatto “perchè ero dispiaciuto che Alonso l’avesse superato.” Alonso commenta che “non so cosa sia accaduto: ho solo visto Felipe rallentare e ho colto l’opportunità.” Smentisce tutto il team principal Stefano Domenicali, che a caldo si diceva sicuro che i commissari non avrebbero investigato l’accaduto. Ora sono stati gli eventi a smentirlo.
www.422race.com