
Il pilota brasiliano non lascia spazio agli interrogativi: “Dopo l’incidente non ho mai pensato di dover smettere di correre, anzi ero convinto di poter tornare in pista già a Valencia. L’incidente non ha assolutamente modificato il mio approccio al lavoro e il mio modo di pensare. L’aver dovuto affrontare tante difficoltà nella vita mi ha sempre fatto imparare molto. Ho sempre avuto molto sostegno dalla Ferrari, da quando ho iniziato a correre per questa squadra ma è stata incredibile la forza che mi ha trasmesso e la disponibilità che mi hanno dimostrato tutti dopo l’incidente: sapevo che potevo aspettarmelo ma quello che mi hanno dato è stato eccezionale. Prospettive per il campionato? Anche se è presto per dirlo perché non conosco le prestazioni della nuova macchina e non sappiamo a che punto sono gli altri team, ritengo sia stato giusto dedicarsi allo sviluppo dalla metà della passata stagione.”
Nel corso dell’inverno, nella vita di Felipe si è aperto un nuovo, importante capitolo, con la nascita del suo primo figlio. “L’arrivo di mio figlio ha reso la mia vita speciale, ma non ha modificato il mio modo di vivere le corse,” sostiene. “Quando mi siedo in macchina non penso alla famiglia, solo quando rientro nel garage mi ricordo di essere padre. Dicono che si perde un secondo al giro per ogni figlio? Un campione come Schumacher ha vinto molto anche con due figli…”
Durante la conferenza stampa, Massa si è soffermato a lungo sul tema compagni di squadra. Prima di tutto per parlare di quello nuovo, Fernando Alonso: “Nella mia carriera ho sempre avuto dei compagni di squadra formidabili ed è un fattore che mi ha permesso di imparare e migliorare perché c’è molto da imparare da un altro stile di guida, dal suo metodo di messa a punto, da come affronta le curve e come si comporta in frenata. Sono sicuro che saremo in grado di lavorare bene insieme perché questo aiuterà entrambi e soprattutto la squadra nello sviluppo della macchina. Di sicuro ognuno di noi lotterà per stare davanti perché questo è lo sport. Fernando è un pilota dal grande talento e cercherò di aiutarlo per quella che è la mia esperienza in Ferrari. Abbiamo discusso nel 2007 alla fine della gara del Nuerburgring perché mi accusava di non essermi comportato onestamente: poi ci siamo chiariti, lui si è scusato ed è finita lì. In questi giorni ci siamo confrontati sulle nostre idee di sviluppo della macchina. Differenze con chi lo ha preceduto? Anche se ho lavorato molto bene con Kimi ho parlato più con Fernando in questi tre giorni che con lui in tre anni.”
Poi, un pensiero dedicato al suo primo compagno di squadra a Maranello, quel Michael Schumacher che ritroverà l’anno prossimo in pista da rivale: “Michael è un amico ed è stato un compagno di squadra importante per crescere e migliorare, lontano dalle gare l’amicizia rimane ma in pista sarà un avversario da battere come gli altri. Difficile dire se abbia fatto la cosa giusta perché non so cosa si prova a fermarsi dopo una vita passata a correre. Secondo me il suo ritorno farà bene a questo sport, lui è un grande talento e penso possa essere competitivo da subito. Sarà strano vederlo correre con un’altra squadra dopo tutti gli anni passati in Ferrari, anche se non c’erano le condizioni perché lui tornasse.”