Pat Fry dalla fine del mondiale di Formula 1 è diventato particolarmente ciarliero. Dopo una lunga chiacchierata con i tedeschi di Auto Motor und Sport, ha esternato il suo pensiero ai britannici di Autosport. L'inglese, ex McLaren, con l'arrivo di James Allison alla direzione della parte telaistica si è visto tagliare un pezzo di responsabilità all'interno del Reparto Corse del Cavallino, per cui non è più il solo tecnico di riferimento dell'Ufficio tecnico, anche se, almeno a parole, non sembra patire la presenza dell'ex dt Lotus arrivato a Maranello a inzio settembre. (continua...)
Anzi secondo Pat Fry il contributo di James Allison sarà particolarmente importante alla causa ferrarista nel momento cruciale del cambiamento della regole: "E' fantastico avere James qui a Maranello. C'è un'enorme mole di lavoro da fare perché siamo andati all'attacco in ogni area del Reparto Corse: abbiamo aggiornato la galleria del vento e il simulatore".
Secondo Pat, quindi, la ripartizione dei compiti non può che essere positiva: "E' un bene la ripartizione degli incarichi e delle responsabilità: nel 2014 cambierà tutto sulle macchine e avere più teste pensanti permetterà di affrontare meglio le singole problematiche. Almeno così speriamo...".
Nelle scorse settimane c'è chi aveva parlato di forti divisioni tecniche nello sviluppo della monoposto 2014, ma Pat con gli inglesi spegne ogni scintilla...
"C'è stata una divisione dei ruoli abbastanza facile tra di noi: abbiamo trovato una buona sintonia e la cosa sembra funzionare molto bene. La Formula 1 diventa sempre più complicata e il diavolo lo si trova sempre più spesso solo nei dettagli, per cui c'è bisogno di due figure di riferimento. Due vanno bene, magari cinque sarebbero troppe. La divisione dei compiti è abbastanza ragionevole, perché ad essere onesti c'è ancora tantissimo lavoro da fare...".
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