Ferrari 709La Ferrari non sarà campione del mondo neanche nel 2013. Per il quarto anno di fila a Maranello si sono dovuti inchinare al dominio della Red Bull e di Sebastian Vettel. Dunque, per gli uomini in Rosso è arrivato il momento di iniziare a tracciare un bilancio per cercare di capire quali sono stati gli errori che hanno portato ad un'ennesima delusione. (continua...)



In molti hanno puntato il dito contro la gestione del team principal Stefano Domenicali, che però si è difeso con le unghie in un'intervista concessa agli spagnoli di As: "Il problema della Ferrari non sono io. Se avessimo vinto nel 2012 Domenicali sarebbe stato un fenomeno. Ma se ci buttano fuori alla prima curva (vedi gli incidenti del 2012, ndr) non è che bisogna cambiare Domenicali. E non lo dico perché sono io, ma perché è un dato di fatto".

Domenicali non si sente come un allenatore di Serie A che ha deluso: "Io non sono un allenatore, sono l’amministratore delegato di una squadra. Nel calcio se non si vince va via l’allenatore, questo non è il caso della Ferrari. Non è che, se si cambia Domenicali, domani si vince. Certo il mio capo può farlo e se anche lo facesse, sarei sempre grato alla Ferrari".

Stefano ha ribadito di aver dato sempre il massimo in questi anni e di essere pronto per farlo ancora: "Quello che posso garantire è che cerco di dare gli strumenti alle persone che lavorano sulla macchina, a coloro che la disegnano, mi occupo della scelta dei piloti, degli sponsor, di far funzionare il sistema. Il mio impegno è totale, sapendo che possiamo essere sostituiti ma non con la logica del calcio. Non è che comprando un difensore o un attaccante vinco il campionato, non è questa la chiave del successo in F.1".

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