Una vera e propria tempesta si è scatenata in questa prima settimana post campionato; una bufera scaturita dalla diffusione virale di video e sequenze fotografiche, il cui protagonista assoluto è Sebastian Vettel. Secondo i sostenitori della teoria complottistica, il neo tre volte campione del mondo avrebbe compiuto un sorpasso irregolare ai danni della Toro Rosso di Jean-Eric Vergne, in regime di bandiere gialle. (continua...)
Se individuata in tempo dai commissari nel corso di una gara, a tale manovra irregolare corrisporrebbe lo scontare di un drive through, un passaggio a velocità limitata in pit lane. Vettel avrebbe dunque perso una ventina di secondi, sufficienti per relegarlo all’ottava posizione, consegnando di fatti il titolo al pilota della Ferrari, Fernando Alonso.
Venuti a conoscenza della vicenda, i media spagnoli si sono scatenati, inneggiando allo scandalo e spingendo Ferrari ad inoltrare un reclamo ufficiale entro la fine del mese. Nella serata di ieri, a Maranello è stato più volte visionato il filmato “incriminato”, portando la Scuderia a lanciare in mattinata una richiesta di spiegazioni alla FIA, per chiarire definitivamente la questione.
A chiudere una volta per tutte l’infelice vicenda ci hanno pensato oggi pomeriggio i delegati FIA, contattati in merito da “Autosport”. Gli uomini di Charlie Whiting confermano la presenza di un commissario con bandiera verde sventolata, a poche centinaia di metri dal pannello elettronico con luce verde. Il regolamento FIA prevede ormai da diversi anni che la segnalazione manuale di bandiera verde abbia la priorità su quella elettronica, ed i piloti ne sono ben consapevoli.
Vettel ha superato la Toro Rosso di Vergne poco prima del pannello elettronico, compiendo dunque la manovra in maniera del tutto regolare, in quanto il commissario incaricato a tale settore di pista aveva già dato il via libera. FIA mette definitivamente il punto alla controversia: “Non c’è nessun caso Vettel, il sorpasso in questione è stato del tutto regolare“. La Federazione ha fatto inoltre sapere che nessun team ha sporto alcun reclamo ufficiale in merito alla vicenda. Per il bene dello sport, una sgradevole vicenda che può dirsi ormai definitivamente chiusa.
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