Formula 1250

Nonostante sia stato costretto ai box per un problema idraulico di troppo, Sebastian Vettel conquista agevolmente la vetta anche nella seconda sessione di prove libere, disputata nel pomeriggio sull’inedito Circuit of The Americas di Austin. Un Vettel apparso tremendamente efficace in ogni sua uscita: subito veloce e concreto nel miglorare i propri riferimenti cronometrati, cosa che gli ha permesso di concludere la sessione con ben sette decimi di vantaggio sul compagno Mark Webber e sul rivale in classifica generale, Fernando Alonso, subito dietro. (continua...)

 

La sessione pomeridiana ha preso il via alle 13.00 locali; l’entusiasmo dei tifosi americani, accorsi in massa, ha contribuito a riscaldare l’atmosfera al Circuit of The Americas di Austin, comunque irradiato da un sole splendente, cieli azzurri ed una temperatura mite. Il tracciato si è presentato molto sporco in mattinata, con i piloti che sembravano girare su pista bagnata piuttosto che su superficie asciutta tanto era basso il grip meccanico. La situazione è andata via via migliorando nel corso della prima sessione, permettendo alle squadre di affrontare la seconda in maniera relativamente più tranquilla anche se, come vedremo, non sono mancati i colpi di scena e gli errori.

Le Toro Rosso di Vergne e Ricciardo escono per prime dai box con gomme hard, seguite dal vincitore del Gran Premio di Abu Dhabi, Kimi Raikkonen su Lotus. Tempo pochi minuti e tutti i big scendono in pista, pronti a riprendere mano con l’inedito circuito americano, scoperto fisicamente solo in mattinata. Vettel mette subito in chiaro le cose, stampando un 1.40.790 già al suo secondo giro cronometrato; il tedesco continua e marca due settori record, per poi abortire il giro e rientrare ai box. Per lui problemi di pressione meccanica interna, un imprevisto che lo costringe a seguire sugli schermi gran parte della sessione.

Mentre Vettel scende dalla Red Bull, Hamilton su McLaren conquista la vetta provvisoria con un 1.40.784, seguito dalla Sauber di Sergio Perez con 1.41.319. Fernando Alonso, chiamato a due prove straordinarie per contrastare la minaccia Vettel, stampa un 1.40.431 valevole per la prima posizione provvisoria. Neanche il tempo per rifiatare che un brillante Nico Rosberg su Mercedes fa segnare un buon 1.39.842, mentre la seconda Red Bull di Webber si sale al secondo posto con il tempo di 1.40.229. Il primo run su mescole hard si conclude con l’uscita in pista di Felipe Massa, apparso subito veloce con un 1.40.064 valevole per il secondo posto provvisorio.

A meno di un’ora dal termine della sessione, le Caterham di Kovalainen e Petrov entrano in pista con la mescola media, mentre il resto della compagnia li raggiunge con la hard. Mentre diversi piloti commettono errori alla curva 19, diventata ormai un incubo per tutti vista la preoccupante frequenza di lunghi e perdite di controllo avvenute in quel punto. Mark Webber riesce comunque a migliorare, portandosi in testa con 1.39.485. Da segnalare un testacoda completo di Hamilton, senza conseguenze, mentre Massa ottiene nuovamente il miglior crono in 1.39.109.

A meno di mezz’ora dal termine della sessione, tutti i piloti montano le gomme medie per le ultime valutazioni del caso con basso carico di benzina, preparando poi un long run nei minuti finali. I piloti Force India sono i primi a registrare miglioramenti marcati, seguiti da Webber che migliora ancora a 1.38.475. Mentre il monitor dei tempi è un continuo lampeggiare di settori record, Sebastian Vettel ritorna in pista su gomme medie, pronto a regolare il gruppo. Tempo pochi passaggi ed il due volte campione del mondo fa segnare un 1.37.718, che lo porta a scalare la classifica con oltre sette decimi di vantaggio su Webber e su Fernando Alonso, anch’egli migliorato in 1.38.483.

A pochi minuti dal termine hanno inizio i long run: ovviamente i carichi di benzina potrebbero essere i più diversi, ma McLaren è parsa nuovamente molto efficace e costante nei tempi, come ad Abu Dhabi del resto. Bisogna però considerare che Red Bull tende sempre a girare con alti carichi il venerdì, nascondendo in parte il sicuramente vasto potenziale.

A sessione terminata, concludono in top five le due Red Bull di Vettel e Webber, Alonso in terza piazza e le due McLaren di Hamilton e Button, a circa un secondo dal tedesco. Subito dietro la seconda Ferrari di Felipe Massa, seguito dalla Mercedes di Rosberg e dalla Williams di Bruno Senna. Schumacher e Kamui Kobayashi chiudono la top ten virtuale, ad oltre due secondi dal capo classifica. Fuori dai primi dieci le due Lotus di Raikkonen e Grosjean, Pastor Maldonado su Williams, le due Force India di Hulkenberg e Di Resta, la seconda Sauber di Sergio Perez ed entrambe le Toro Rosso di Ricciardo e Vergne. Tra le scuderie minori è grande lotta tra Caterham e Marussia, con Kovalainen davanti a Glock e Petrov davanti a Pic, mentre le HRT faticano ad oltre sei secondi di distacco dal leader.

Da segnalare l’episodio avvenuto tra la Toro Rosso di Jean-Eric Vergne e la Caterham di Heikki Kovalainen, alla famigerata curva 19. I due sono entrati in contatto, con il finlandese che ha avuto la peggio, tornando ai box con la ruota posteriore sinistra forata. Oltre ai già citati errori alla curva 19, Romain Grosjean si è reso protagonista di un testacoda alla prima curva, mentre Pastor Maldonado è stato costretto ad una sosta imprevista per un serio problema meccanico, probabilmente a livello del motore.

La F1 torna in pista ad Austin per l’ultima sessione di prove libere domani, alle ore 16.00 italiane. Alle 19.00 la lotta per la pole.

1. Sebastian Vettel - Red Bull-Renault - 1'37"718 - 17 giri
2. Mark Webber - Red Bull-Renault - 1'38"475 - 36
3. Fernando Alonso - Ferrari - 1'38"483 - 35
4. Lewis Hamilton - McLaren-Mercedes - 1'38"748 - 31
5. Jenson Button - McLaren-Mercedes - 1'38"786 - 32
6. Felipe Massa - Ferrari - 1'39"029 - 33
7. Nico Rosberg - Mercedes - 1'39"448 - 32
8. Bruno Senna - Williams-Renault - 1'39"531 - 38
9. Kamui Kobayashi - Sauber-Ferrari - 1'39"653 - 36
10. Michael Schumacher - Mercedes - 1'40"115 - 30
11. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - 1'40"166 - 32
12. Pastor Maldonado - Williams-Renault - 1'40"230 - 35
13. Romain Grosjean - Lotus-Renault - 1'40"286 - 32
14. Sergio Perez - Sauber-Ferrari - 1'40"326 - 35
15. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - 1'40"435 - 30
16. Jean-Eric Vergne - Toro Rosso-Ferrari - 1'40"516 - 32
17. Nico Hulkenberg - Force India-Mercedes - 1'40"700 - 34
18. Paul di Resta - Force India-Mercedes - 1'41"430 - 35
19. Heikki Kovalainen - Caterham-Renault - 1'42"476 - 38
20. Timo Glock - Marussia-Cosworth - 1'42"652 - 33
21. Vitaly Petrov - Caterham-Renault - 1'42"846 - 38
22. Charles Pic - Marussia-Cosworth - 1'43"538 - 38
23. Pedro de la Rosa - HRT-Cosworth - 1'44"453 - 16
24. Narain Karthikeyan - HRT-Cosworth - 1'45"114 - 20

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