
Il direttore di corsa e delegato per la sicurezza FIA, Charlie Whiting, non è rimasto indifferente alle proteste dei tifosi e alle lamentele avanzate dagli stessi team principal. Già a luglio si vociferava allora di un possibile drastico cambiamento nel regolamento per la progettazione delle vetture, oggi arriva la conferma ufficiale.
Secondo il nuovo regolamento 2013 infatti, sarà possibile utilizzare alcuni particolari pannelli per coprire il famigerato scalino, in modo da rendere le vetture più armoniose dal punto di vista estestico. Il comunicato ufficiale cita testualmente: “Il pannello non influenzerà l’aerodinamica della vettura e le varie proprietà di protezione da impatto. Il pannello non sarà una parte strutturale propria della vettura e sarà composto da una lamiera predefinita ed assolutamente non modificabile al fine di trarne vantaggi aerodinamici“. Il comunicato ufficiale specifica come tali pannelli siano assolutamente “opzionali“, ma quasi sicuramente i team adotteranno una linea comune come d’altronde è accaduto quest’anno per i musi scalinati.
Altro punto importante del nuovo regolamento riguarda l’utilizzo del “doppio DRS”. Ebbene, dal 2013 il dispositivo progettato da Mercedes per la vettura 2012 sarà severamente bandito. Attenzione però, perchè il regolamento non vieta specificamente l’adozione della variante apparsa sulle vetture Lotus durante diverse sessioni di prove libere. Ci si può quindi aspettare un grosso lavoro durante l’inverno per i top team, alla ricerca della soluzione migliore per rientrare nei termini del regolamento.
Ultima questione ancora aperta riguarda un tema molto caldo: il costo per la partecipazione al campionato. Il quotidiano tedesco “Auto Motor und Sport” riporta come i team abbiano inviato una lettera alla FIA, chiedendo di diminuire gli eccessivi costi di partecipazione per il 2013. La FIA sarebbe infatti intenzionata ad alzare ulteriormente l’asticella, obbligando i team a versare almeno 500.000 euro, più 7.000 per ogni punto conquistato in campionato. Facendo un esempio, se tale provvedimento fosse già stato in uso, Red Bull avrebbe pagato oltre cinque milioni di euro per poter partecipare al Mondiale 2012.
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