formula_1164Jenson Button con la McLaren conquista il Gran Premio di Spa, dopo una solida gara condotta senza problemi dal primo all’ultimo giro. Una corsa privata dei suoi principali protagonisti alla prima curva, quando Romain Grosjean stringe Lewis Hamilton verso l’esterno, innescando una pericolosissima carambola che finisce per coinvolgere anche Fernando Alonso, Sergio Perez, Pastor Maldonado e Kamui Kobayashi. Pericolo scampato per Alonso, che vede la vettura di Grosjean sfiorargli il casco durante l’incidente, ma gara inevitabilmente finita. (continua...)

Dopo il restart Button riesce a spingere e a scappare, riuscendo nel contempo a conservare gli pneumatici nella maniera ottimale, rimanendo così su una strategia a sosta unica; alle sue spalle si piazza un Sebastian Vettel su Red Bull apparso nuovamente brillante dopo un sabato deludente e autore di diversi sorpassi tra cui si segnala un corpo a corpo carico di significato con il compagno Mark Webber; per Vettel la possibilità dunque di tornare seriamente in lizza per il titolo. Chi si dimostra sempre costante nei risultati è Kimi Raikkonen su Lotus che, a differenza dell’irruento compagno, riesce sempre ad ottenere il massimo dalla vettura, issandosi nuovamente sul terzo gradino del podio. Raikkonen è stato autore anche di uno sorpasso da brivido su Michael Schumacher all’Eau Rouge, facendo impazzire i tanti tifosi accorsi al tracciato belga.

Al quarto posto troviamo un sorprendente Nico Hulkenberg, vera sorpresa di giornata; il tedesco è riuscito ad avvantaggiarsi del disastro in partenza guadagnando molte posizioni e, anche grazie ad una buona strategia, è riuscito a mantenersi sempre ai vertici della classifica, ottenendo tanti punti per una ritrovata Force India, riaccarezzando per un attimo il ricordo di quel podio con Giancarlo Fisichella nel 2009.

Quinto posto per Felipe Massa, il brasiliano è stato chiamato a raccogliere più punti possibile dopo la carambola che ha tolto dai giochi il compagno e leader del mondiale Alonso; Ferrari chiama, Massa risponde con una solida prestazione, spesso sul passo dei migliori e superando nel finale di gara un Mark Webber apparso oggi poco incisivo, specialmente nelle situazioni di corpo a corpo. Settima piazza per uno dei mostri sacri di Spa, un Michael Schumacher protagonista per gran parte di gara, poi tradito da una strategia non brillantissima da parte della Mercedes, rientrando per un cambio gomme troppo tardi per poter sperare di recuperare con pneumatici freschi.

Ottavo e nono posto per le Toro Rosso, un gradito ritorno in top ten per la squadra di Faenza, con Ricciardo e Vergne che riescono ad approfittare della carambola iniziale e a mantenersi con un ottimo passo nei primi dieci posti della graduatoria. Punti importanti che certamente potranno risollevare il morale in un team che sta vivendo grossi problemi a livello tecnico, con l’abbandono imminente di Giorgio Ascanelli. Un punto per la Force India di Paul Di Resta, anche lui ritrovatosi nelle prime posizioni dopo la convulsa partenza, si perde poi nella parte centrale di gara riuscendo in extremis ad agguantare l’ultimo posto valevole per i punti.

Fuori dalla top ten Nico Rosberg, in difficoltà fin dal venerdì, autore comunque di una gara dove ha venduto cara la pelle, facendo sudare sette camicie agli avversari intenzionati a passarlo. Stesso discorso per Bruno Senna, scattato dalle retrovie ma dentro alla zona punti sino a quattro giri dalla fine, quando viene costretto ad una sosta aggiuntiva per le condizioni critiche degli pneumatici. Giro veloce della gara per lui, una magra consolazione per una Williams sprecona dopo un sabato da leoni, con Maldonado protagonista ancora in negativo dopo una falsa partenza e un contatto con una Marussia che lo toglie definitivamente dai giochi.

Grande rammarico in casa Sauber: Kobayashi e Perez vengono coinvolti entrambi nel delirio iniziale, con il messicano che viene forzato subito al ritiro e il giapponese costretto ai box, non riuscendo più a trovare il ritmo gara. Petrov con Caterham si mette dietro i due alfieri Marussia, Timo Glock e Charles Pic, autori di una lunga battaglia intestina. Giornata storta per Kovalainen con la seconda Caterham, protagonista di due testacoda, davanti soltanto alla HRT di Pedro De la Rosa. Si ritira per incidente invece il secondo pilota Hrt Narain Karthikeyan.

Diversi gli episodi da moviola, oltre al già citato incidente in partenza dove Grosjean pare chiaro colpevole, saranno ascoltati dai giudici di gara: Mark Webber e Kovalainen per uscita pericolosa dai box, Michael Schumacher per un rientro pericoloso in pitlane dove si è rischiato lo scontro con Vettel.

Al termine del Gran Premio di Spa, Alonso rimane in testa alla classifica con 181 punti, Vettel a 140, Webber a 132, Raikkonen a 131, Hamilton a 117 e Jenson Button a 101. Neanche il tempo di rifiatare che la F1 tornerà in azione settimana prossima, per lo storico appuntamento di Monza, la gara più importante per la rossa di Maranello, chiamata ad una forte prestazione per arginare l’assedio di McLaren, Red Bull e Lotus.

1 – Jenson Button – McLaren – 44 giri
2 – Sebastian Vettel – Red Bull – + 13.624
3 – Kimi Räikkönen – Lotus – + 25.334
4 – Nico Hülkenberg – Force India – + 27.843
5 – Felipe Massa – Ferrari – + 29.845
6 – Mark Webber – Red Bull – + 31.244
7 – Michael Schumacher – Mercedes – + 53.374
8 – Jean-Eric Vergne – Toro Rosso – + 58.865
9 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – + 1:02.982
10 – Paul di Resta – Force India – + 1:03.783
11 – Nico Rosberg – Mercedes – + 1:05.111
12 – Bruno Senna – Williams – + 1:11.529
13 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 1:56.119
14 – Vitaly Petrov – Caterham – + 1 giro
15 – Timo Glock – Marussia – + 1 giro
16 – Charles Pic – Marussia – + 1 giro
17 – Heikki Kovalainen – Caterham – + 1 giro
18 – Pedro de la Rosa – HRT – + 1 giro
19 – Narain Karthikeyan – HRT – + 15 giri
20 – Pastor Maldonado – Williams – + 40 giri
21 – Sergio Perez – Sauber – + 44 giri
22 – Fernando Alonso – Ferrari – + 44 giri
23 – Lewis Hamilton – McLaren – + 44 giri
24 – Romain Grosjean – Lotus – + 44 giri

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