formula_1150L’operazione di salvataggio del Nurburgring sembra diventare più complicata ogni giorno che passa. Da quando, poche settimane fa, sono trapelate le voci, poi confermate, di uno stato di difficoltà finanziaria della società che gestisce lo storico autodromo tedesco, la Nurburgring Automotive GmbH (NAG), la situazione non è evoluta in meglio, anzi. (continua...)

A mettere seriamente in dubbio la permanenza del tracciato tedesco nel calendario della Formula 1, all’interno del quale si alterna con l’altra pista teutonica, Hockenheim, stavolta è il capo sviluppo del Nurburgring, Thomas Schmidt, che ha dichiarato, senza troppi giri di parole, che alle condizioni economiche attuali non sarà possibile organizzare l’edizione 2013 del GP di Germania sul tracciato della Renania. La soluzione più immediata, secondo Schmidt, è che Ecclestone rinunci alla tassa d’iscrizione, eventualità da escludere categoricamente, se conosciamo almeno un po’ il vecchio boss, o quantomeno accetti di rinegoziarla fortemente verso il basso.

Un’eventualità, quest’ultima, da non scartare del tutto, dato che Ecclestone si è mostrato del tutto disponibile a fare quanto nelle sue possibilità per mantenere il Nurburgring in Formula 1: “Non vogliamo perdere alcun tracciato, e abbiamo bisogno di avere una gara in Germania, quindi faremo del nostro meglio”, ha dichiarato nei giorni scorsi l’82enne inglese, conscio del fatto che anche gli organizzatori di Hockenheim non navigano certamente nell’oro.

Sulle parole di Ecclestone deve aver fatto parecchio affidamento il capo della NAG, Jorg Lindner, che si è detto molto ottimista sul fatto che il Nurburgring ospiterà l’edizione 2013 del GP di Germania, e che in tal senso ci saranno, prossimamente, dei colloqui proprio con Bernie. Intanto, in soccorso dell’autodromo tedesco si è mosso il governo della regione Renania-Palatinato, garantendo agli organizzatori un prestito, per far fronte ai debiti che gravano sul tracciato.

Proprio da questo fronte, però, starebbe per arrivare un’altra grana; la Commissione Europea, infatti, intende avviare un’inchiesta sugli aiuti economici destinati alla NAG, in quanto già nel 2008 la società si era trovata in difficoltà finanziarie, e anche a quei tempi avrebbe goduto di un sostegno economico pubblico. L’irregolarità, in tale caso, è rappresentata dal fatto che interventi di questo tipo, data la loro incidenza sulla concorrenza fra imprese, possono essere ammessi solo una volta nell’arco di dieci anni, e il prestito che la regione Renania si appresta a erogare sarebbe il secondo aiuto che la NAG riceve nel lasso di tempo previsto dalle norme comunitarie, che sarebbero quindi violate.

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