
Dopo il discusso fine settimana brianzolo delle derivate di serie, e dopo l’apertura di una indagine a seguito dei problemi emersi con l’asfalto bagnato nel tratto riasfaltato della pista, c’era preoccupazione in vista dell’appuntamento di Formula 1 su uno dei più leggendari circuiti automobilistici del circus iridato.
Come da alcune intercettazioni riportate su “La Gazzetta dello Sport”, è anche emerso che gli organizzatori fossero a conoscenza delle anomalie presenti sul tratto risaltato della Parabolica, e che la superficie non fosse adatta a supportare la massa d’acqua piombata giù proprio durante le due gare di Superbike svolte lo all’inizio del maggio scorso. Il giornale ha anche indicato che i responsabili al centro dell’indagine, tra cui figura anche il direttore del tracciato Enrico Ferrari, sono stati sospesi momentaneamente.
Inoltre, considerate le intercettazioni emerse, che hanno segnalato come abbiano ignorato deliberatamente il potenziale rischio dovuto a un asfalto non conforme, potrebbero anche subire l’accusa di “omissione dolosa di cautele contro gli infortuni”, e la conseguente perdita del posto nella società che gestisce il circuito, cioè la “Sias”.
“La direzione era consapevole dei problemi dell’asfalto, ma ha taciuto nei confronti di piloti, squadre e funzionari di gara” ha dichiarato Paolo Guaitamacchi, presidente del consiglio di amministrazione della Sias. “Prima della fine di luglio, metteremo in sicurezza l’asfalto in Parabolica. Sarà costruita una trincea coperta, profonda circa due metri, all’esterno della parabolica, per i canali di scolo dell’acqua,” ha poi assicurato. “Ho parlato con i più stretti collaboratori di Ecclestone, rassicurandoli sul fatto che l’organizzazione del Gran Premio d’Italia nel mese di settembre non è assolutamente in pericolo”, ha infine chiarito.