
“Pensiamo che sia assolutamente fantastico quando la gente parla di noi,” ha confessato il direttore di Pirelli Motorsport, Paul Hembery, ai microfoni della rivista tedesca “Auto Motor und Sport”. “Ma non vogliamo essere al centro della conversazione, solo una parte di essa”, ha aggiunto.
La maggiore durata, considerata la filosofia Pirelli votata a un degrado più marcato per assecondare le indicazioni ricevute, è segnalata dallo stesso Hembery come un fattore poco positivo per lo spettacolo, che invece emerge proprio con lo sfruttamento più puntuale delle mescole a disposizione. Un esempio potrebbe essere il recente appuntamento monegasco: “Si può vedere cosa succede quando le gomme durano per sempre” ha aggiunto Hembery.
Il britannico, intanto, appare fiducioso sul modo in cui ingegneri e piloti stanno comprendendo sempre meglio l’uso ottimale delle gomme associato alle rispettive monoposto, ma il marchio milanese effettuerà comunque un nuovo test durante le prove del venerdì al Gran Premio d’Inghilterra per valutare una mescola più dura, studiata in modo da accusare un degrado meno accentuato.