
“Sono convinto al 100% che il mio futuro sarà ancora in F1 e quando tornerò sarò ancora più forte di prima” ha dichiarato al “Mundo Deportivo” il pilota spagnolo, che accantonati tuta e guanti per indossare quelli del commentatore sportivo presso la “BBC Radio 5 Live”, ha dichiarato di vivere questa nuova fase con leggerezza e ottimismo, “Sto vivendo un momento molto sereno. Ho 22 anni e sono nel pieno della mia giovinezza.”
Commentatore nei weekend di gara e collaudatore della Pirelli (dove da quest’anno affianca Lucas di Grassi nello sviluppo delle gomme) nei restanti giorni dell’anno. Un incarico che richiede impegno e responsabilità, ma di cui lo spagnolo si dice ampiamente soddisfatto: “Se avessi accettato di fare il collaudatore per una qualsiasi squadra, con tutto il rispetto, ora non avrei nessuna opzione. Sto sviluppando un prodotto che per molti resta un enigma ma che nella F1 moderna è di centrale importanza. Approdare nel team Pirelli è stata la scelta più giusta che io potessi fare, perché mi sta permettendo di accumulare esperienza ed una conoscenza sicuramente più approfondita di queste gomme”.
Dopo aver dichiarato “folle” la decisione della Toro Rosso di portare al debutto un pilota di 19 anni (Jean-Eric Vergne) senza alcuna esperienza al volante di una monoposto di F1, lo spagnolo questa volta ha preferito dribblare ogni polemica nei confronti della sua ormai ex scuderia: “Non voglio più entrare nel merito della questione, in quanto ormai è acqua passata. Quello però che posso dire, è che sono sempre più convinto che i risultati sportivi non c’entrino e che è una decisione che appartiene alle dinamiche interne al team. Il DTM? Magari quando avrò 35 anni potrò farci un pensierino…”