formula_1060Era a digiuno da cinque gare: un’enormità per uno come lui. Sebastian Vettel torna sul gradino più alto del podio, mostrando lo smalto dei tempi migliori dopo un avvio di stagione sottotono. Il due volte campione del mondo è il quarto vincitore in quattro GP, a conferma dell’equilibrio tra le forze in campo quest’anno. (continua...)

 

Nella gara che sarà ricordata soprattutto per le polemiche relative all’opportunità di correre in un Paese in cui le forze governative reprimono duramente le proteste delle opposizioni, si rivede la Red Bull, di nuovo vincente grazie alle modifiche al retrotreno (scarichi e fondo piatto). Niente rivoluzioni, solo piccoli accorgimenti frutto della matita di Newey che hanno però permesso alla scuderia di Milton Keynes di tornare al successo.

Un colpo di reni che invece non riesce alla Ferrari, sempre alle prese con problemi di carico aerodinamico, velocità di punta e trazione. Il settimo posto di Fernando Alonso e il nono di Felipe Massa non sono un bottino all’altezza di un team che punta alla conquista del campionato. L’attesa adesso è finita: dalla Spagna in poi bisogna invertire la rotta, introducendo cambiamenti strutturali che permettano di ritrovare quella competitività che tutti si aspettano. L’assenza di un dominatore in quest’inizio di stagione è un manna dal cielo per le speranze di Maranello. Alonso infatti in classifica resta sempre nelle posizioni di vertice. L’asturiano accusa un ritardo di soli 10 punti dal leader Vettel, ma urge una svolta.

A parte l’ottima partenza, per il Cavallino l’unica consolazione in questa grigia domenica mediorientale arriva dalle McLaren, con Button ritirato e Hamilton ottavo. Il team di Woking è stato autore di una gara ben al di sotto delle aspettative. L’eccessivo degrado delle gomme e le incertezze ai box hanno compromesso la gara dei due inglesi.

La sorpresa della giornata è la Lotus Renault. Alle spalle del vincitore, infatti, da segnalare la prestazione maiuscola di Kimi Raikkonen e Romain Grosjean: due piloti fuori dal circus nelle ultime due stagioni. Il duo della scuderia di Enstone ha stupito e meritatamente conquistato il podio mettendo in fila Webber, Rosberg, Di Resta, Alonso, Hamilton, Massa e Schumacher. Il finlandese e lo svizzero con passaporto francese hanno impresso un ritmo molto alto alla gara, facendo registrare tempi constantemente più veloci della concorrenza. Sono stati gli unici a impensierire il tedeschino di Heppenheim. Se fossero partiti nelle prime file, forse avrebbero potuto pure strappargli la vittoria.

Non pervenute le Mercedes. Dopo il successo cinese, la Casa della stella a tre punte si presentava in Bahrein come la monoposto da battere. Il flop delle qualifiche, con Schumacher fuori in Q1, aveva però ridimensionato le attese per la gara, tutte sulle spalle del fresco vincitore di Shanghai. E invece Rosberg (quinto al traguardo) si è fatto notare solo per le manovre al limite nel difendere la posizione dagli attacchi di Hamilton e Alonso. Da uno come lui ci si aspetta ben altro.

1 – Sebastian Vettel – Red Bull – 1:35:10.990
2 – Kimi Räikkönen – Lotus – + 3.333
3 – Romain Grosjean – Lotus – + 10.194
4 – Mark Webber – Red Bull – + 38.788
5 – Nico Rosberg – Mercedes – + 55.460
6 – Paul di Resta – Force India – + 57.543
7 – Fernando Alonso – Ferrari – + 57.803
8 – Lewis Hamilton – McLaren – + 58.984
9 – Felipe Massa – Ferrari – + 1:04.999
10 – Michael Schumacher – Mercedes – + 1:11.490
11 – Sergio Perez – Sauber – + 1:12.702
12 – Nico Hülkenberg – Force India – + 1:16.539
13 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 1:30.334
14 – Jean-Eric Vergne – Toro Rosso – + 1:33.723
15 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – + 1 giro
16 – Vitaly Petrov – Caterham – + 1 giro
17 – Heikki Kovalainen – Caterham – + 1 giro
18 – Jenson Button – McLaren – + 2 giri
19 – Timo Glock – Marussia – + 2 giri
20 – Pedro de la Rosa – HRT – + 2 giri
21 – Narain Karthikeyan – HRT – + 2 giri
22 – Bruno Senna – Williams – + 3 giri
23 – Pastor Maldonado – Williams – + 32 giri
24 – Charles Pic – Marussia – + 33 giri

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