
Materia del contendere, come detto, l’ormai famoso F-duct passivo, il condotto aerodinamico che una volta azionato manda in stallo il profilo alare posteriore permettendono alle frecce d’argento di usufruire di un surplus di velocità nei rettifili. Una soluzione se non altro ingenosa, ma che ha provocato non pochi mugugni e sospetti tra chi è sprovvisto del controverso sistema, nonostante il benestare della Federazione Internazionale, che lo ha invece giudicato pienamente conforme al regolamento.
Lotus e Red Bull per bocca dei loro due team manager, Eric Boullier e Christian Horner, chiedono che sia fatta chiarezza in tempi brevi: “Siamo pronti a sederci al tavolo per trovare una soluzione” ha dichiarato Boullier, a cui fa eco il numero uno della scuderia austro-inglese: “Aspettiamo che se ne parli nei prossimi giorni. Mi aspetto accese discussioni sull’argomento”.
Si chiama fuori dal dibattito invece la McLaren, certa della regolarità del dispositivo (“A mio modo di vedere, il sistema è legale,” ha dichiarato qualche giorno fa Martin Whitmarsh), su cui il team inglese sarebbe allo studio con l’intento di introdurre una soluzione simile a quella firmata Ross Brawn, nella già competitiva MP4-27.