
Una bozza del prossimo Patto sarebbe quindi trapelata, e secondo il londinese “Telegraph” “potrebbe consegnare una partecipazione diretta alla Ferrari”. Anche i campioni in carica della Red Bull pare non restino a guardare e starebbero “per ottenere anche un enorme guadagno“, dato che al gruppo bibitaro proprietario del team, nonché alla stessa Ferrari, sarà consentito di nominare propri amministratori per la futura holding della Formula 1.
Christian Horner, del team Red Bull, ha rivelato che la scuderia è infatti “in trattative con la FOM” sul nuovo accordo, aggiungendo che i colloqui “procedono abbastanza bene”. Anche altre squadre importanti, attuali membri della FOTA come McLaren e Mercedes, dovrebbero inserirsi nel quadro ma al momento non è chiaro, anche se il quotidiano “Times” ha indicato che per ora non avrebbero “posti a sedere” assegnati nella sala riunioni. Probabilmente a favore di Ferrari e Red Bull pesa l’uscita recente dall’associazione dei team.
Un dirigente, rimasto anonimo, avrebbe etichettato le offerte speciali proposte a Ferrari e Red Bull come “oltraggiose” e “contro ogni aspetto del diritto europeo sulla concorrenza“. Ma su questo ad esempio la scuderia modenese ha preferito non commentare. Per molti addetti ai lavori dei paddock, poi, sembra che queste offerte seguano una linea di principio, e un altro commento giunto dai box ha sottolineato che: “La Formula 1 ha smesso di essere una competizione molto tempo fa”.
Quindi pare che nuove polemiche siano all’orizzonte di questo campionato 2012, polemiche che si sommano anche ai primi malumori successivi ad alcune interpretazioni tecniche, considerate al limite del regolamento, che alcune scuderie hanno fatto presente ai responsabili della FIA. Al momento l’accordo tra Ferrari, Red Bull e Bernie Ecclestone sulla partecipazione diretta sta per definirsi nella Delta Copco, una società che verrà quotata (pare alla Borsa di Singapore) nell’arco di un anno. Un fatto che potrà vedere nuovi azionisti, ma i cui dividendi resterebbero comunque inferiori rispetto ai soci di ingresso. E quindi di conseguenza avrebbero meno potere.
Inoltre, pare che Mister E abbia metabolizzato anche l’idea della terza macchina, tanto promossa da Luca Cordero di Montezemolo (indicato anche come direttore della nuova Delta Copco), inserita come “Single Car Customer Team” nel futuro Patto: cioè la possibilità di vendere le proprie vetture a squadre clienti che ne schierino una sola. Un’idea che ha spiazzato la concorrenza sul fronte politico, mentre tutti stavano già pensando al successivo appuntamento in Malesia.