
Che la precedente vettura Mercedes sia un lontano ricordo, lo aveva già dimostrato il terzo tempo nella prima sessione alle spalle dei due alfieri della McLaren; ma quando il tracciato spazzolato dalla pioggia è tornato ad esser più asciutto nelle ultime fasi, il kaiser ha imposto la propria legge all’ultimo passaggio, come faceva un tempo. Ne ha fatto le spese il rampante pilota della Force India Nico Hulkenberg, che pur avendo sfoderato un giro da 1:29.292, ha visto sfrecciare davanti a sé l’indomabile Schumi che sotto la bandiera a scacchi si è presentato in 1:29.183.
Poco importa se i primi sette migliori tempi della precedente fase siano risultati nettamente più bassi, la soddisfazione di ritrovarsi davanti sfruttando meglio di tutti le gomme medie negli ultimi venti minuti frenetici e, anche con condizioni di pista non del tutto ottimali, appare confortante. Poi se si bada che Hulkenberg si è affidato alle gomme più soffici per strappare i tempi migliori, è un ulteriore dato a beneficio del sette volte iridato. Per lui anche 16 tornate in tutto contro le 19 del connazionale.
Tra i protagonisti anche Sergio Perez, che ha girato di più rispetto agli altri due anche se con qualche sbavatura, forzando il ritmo sempre nel finale sino a emergere tra i piloti più veloci quando la pioggia lo ha concesso. Il messicano, comunque, si è fermato a poco più di un secondo dal portacolori di Brackley, seguito a breve distanza da Fernando Alonso, che come la maggior parte dei piloti, non ha sfruttato molto questa seconda sessione. Lo spagnolo, nonostante tutto, si è dimostrato molto incisivo nei vari settori della pista, issandosi sul quarto gradino tra i piloti scesi sotto la barriera dell’1:31, che annovera anche l’altro pilota del team Sauber Kamui Kobayashi.
Il team Force India è rimasto sotto i riflettori anche grazie a Paul Di Resta, uno dei primi a segnalare il deciso miglioramento delle condizioni di pista. Il britannico ha colto il sesto tempo con mescole medie davanti a Felipe Massa, che ha differenza di molti ha preferito affidarsi alle mescole più dure nel suo rientro in pista, risultando a oltre due secondi dalla vetta. Alle spalle del brasiliano è spuntato a sorpresa anche Heikki Kovalainen, che ha portato la sua Caterham persino davanti all’altra Mercedes affidata a Nico Rosberg e al campione del mondo Sebastian Vettel, non proprio contento della pioggia e del tracciato probabilmente.
Il tedesco della Red Bull non è mai apparso troppo veloce, anche con le mescole morbide, al pari del collega Mark Webber giunto undicesimo a oltre tre secondi da Schumacher. Ma le condizioni variabili, e i pochi giri all’attivo, non consentono al momento di tratte conclusioni. Basta considerare che scorrendo la classifica è sorprendente notare il 12° tempo di Timo Glock a bordo della prima delle due vetture Marussia, poco distante dal tempo dell’australiano della Red Bull e anche prima della Lotus condotta da Romain Grosjean e delle due McLaren di Jenson Button e Lewis Hamilton, in quindicesima e sedicesima posizione, attardate attorno ai quattro secondi. Vetture rimaste anche dietro alla seconda delle vetture Caterham condotta da Vitaly Petrov, giunto 13°.
Più amaro il bilancio di Kimi Raikkonen (Lotus), che dopo aver atteso un po’ per evitare di saggiare la pista umida, in sole sette tornate ha ottenuto solo il diciottesimo tempo dietro al venezuelano Pastor Maldonado, che nella prima fase della qualifica era apparso anche tra i migliori insieme al solito Schumacher. Sia il venezuelano che il finalese hanno concluso nel gruppetto di coda assieme a: Bruno Senna (Williams), i due della Toro Rosso Jean-Eric Vergne e Daniel Ricciardo (risultati comunque i più attivi in questa fase con 29 e 31 giri rispettivamente), Charles Pic con l’altra Marussia presente con un tempo ancora sotto l’1:35.
Più attardati infine i due del team HRT, che ha visto Narain Karthikeyan cogliere almeno alcuni giri cronometrati (con il migliore a più di tredici secondi dalla vetta), mentre Pedro De la Rosa dopo un giro di installazione è rimasto fuori anche dalla tabella dei tempi. L’appuntamento ora è rimandato alle ore 04:00 (in Italia) per la terza sessione di prove libere, prima delle qualifiche in programma alle ore 07:00 si sabato.
1 – Michael Schumacher – Mercedes – 1:29.183 – 16 giri
2 – Nico Hulkenberg – Force India – 1:29.292 – 19 giri
3 – Sergio Perez – Sauber – 1:30.199 – 23 giri
4 – Fernando Alonso – Ferrari – 1:30.341 – 13 giri
5 – Kamui Kobayashi – Sauber – 1:30.709 – 14 giri
6 – Paul di Resta – Force India – 1:31.466 – 13 giri
7 – Felipe Massa – Ferrari – 1:31.505 – 14 giri
8 – Heikki Kovalainen – Caterham – 1:31.932 – 16 giri
9 – Nico Rosberg – Mercedes – 1:32.184 – 17 giri
10 – Sebastian Vettel – Red Bull – 1:32.194 – 19 giri
11 – Mark Webber – Red Bull – 1:32.296 – 20 giri
12 – Timo Glock – Marussia – 1:32.632 – 17 giri
13 – Vitaly Petrov – Caterham – 1:32.767 – 15 giri
14 – Romain Grosjean – Lotus – 1:32.822 – 11 giri
15 – Jenson Button – McLaren – 1:33.039 – 18 giri
16 – Lewis Hamilton – McLaren – 1:33.252 – 11 giri
17 – Pastor Maldonado – Williams – 1:34.108 – 21 giri
18 – Kimi Räikkönen – Lotus – 1:34.275 – 7 giri
19 – Bruno Senna – Williams – 1:34.312 – 17 giri
20 – Jean-Eric Vergne – Toro Rosso – 1:34.485 – 29 giri
21 – Daniel Ricciardo – Toro Rosso – 1:34.604 – 31 giri
22 – Charles Pic – Marussia – 1:34.770 – 13 giri
23 – Narain Karthikeyan – HRT – 1:42.627 – 16 giri
24 – Pedro de la Rosa – HRT – nessun tempo – 1 giro