
Non deve essere solo un caso che ancora una volta sia il nome di Romain Grosjean a figurare nella parte più alta della classifica, al termine del primo giorno dell’ultima sessione di test a Barcellona. Sembra proprio che la E20, a parte il grosso problema al telaio che non ha consentito di vederla protagonista nella precedente sessione, sia un progetto molto ambizioso.
Lo svizzero, con passaporto francese, non ha accumulato un numero impressionante di giri rispetto ad altri (anche se 73 non sono pochi), ma la sua progressione finale gli ha consentito di dare una scossa alla classifica assopita dalla calura pomeridiana e battere il tempo di Jenson Button, impegnato come la maggior parte dei colleghi a fare verifiche sul passo della vettura. Montando gomme morbide, Grosjean a un quarto d’ora dal termine ha fermato il cronometro sul 1:23.252; ancora lontano dal 1:22.312 siglato pochi giorni fa da Kamui Kobayashi ma in linea con il tempo di 1:23.265 registrato da Sebastian Vettel nel precedente primo giorno di test. Un tempo molto interessante dal momento che siamo ancora al via.
ncora più lampante però è quello del britannico della McLaren, che in mattinata con gomme dure ha stampato il suo 1:23.510, primato parziale di giornata e appena due decimi più elevato del pilota Lotus. Segnale molto incoraggiante per il team di Woking che sembra avere le idee molto chiare sul progetto e la MP4-27 evidenzia anche un buon passo di gara sulla media dei migliori e una affidabilità da primato, nonostante in giornata il vice campione del 2011 abbia collezionato solo 64 tornate. Basta ricordare i giri accumulati nei recenti ultimi due giorni sempre a Barcellona.
La McLaren non scopre del tutto le sue carte, ma le fa intravedere; mentre la Red Bull, in attesa delle nuove specifiche vagliate da Adrian Newey tra cui una nuova variante degli scarichi divergenti, continua a impressionare sul passo gara. Con le diverse tipologie di gomme, e in particolare con quelle più dure, Mark Webber ha collezionato una serie di tornate sotto l’1:30 con molta tranquillità. Per l’australiano il quarto tempo in 1:23.830 dettato nel pomeriggio, con soli dieci millesimi di divario dal pilota del sempre sorprendente team Sauber, Sergio Perez, e poco più di mezzo secondo di ritardo dalla vetta; è solo un assaggio delle qualità della nuova RB8.
Qualità evidenti anche per la Mercedes W03 condotta da Nico Rosberg. Quinto tempo per il tedesco della stella a tre punte e 128 tornate complessive (primato di giornata) sono un altro buon biglietto da visita per la vettura di Brackley, che continua a inviare buoni segnali al team e preoccupanti alla concorrenza.
Giornata ancora interlocutoria, invece, per la Ferrari. Felipe Massa ha certo accumulato un ottimo numero di giri, ben 105, in una sessione meno convulsa da continui stop&go; ma la F2012 non sembra ancora pronta per avventurarsi sul giro secco. Basta pensare che i tecnici di Maranello hanno fatto ricorso ancora al “periscopio” per i rilevamenti aerodinamici. Confortano però i rilevamenti sul passo gara con mescole più dure, in linea con quelli registrati da Mark Webber, segno che probabilmente la configurazione degli scarichi convergente verso il centro stia trovando riscontri migliori rispetto a quella precedentemente impostata.
Alla fine il brasiliano ha siglato l’ottavo tempo alle spalle del francese Jean-Eric Vergne (Toro Rosso) e Paul Di Resta (Force India), entrando nel novero degli unici piloti sopra la barriera del minuto e ventiquattro secondi a conclusione della giornata. Gruppo di cui fa parte anche il russo Vitaly Petrov, protagonista della seconda bandiera rosso al limite della bandiera a scacchi (la prima è giunta con Perez poco prima della pausa pranzo). Ultimo nell’occasione il venezuelano Pastor Maldonado, che dopo le scorribande recente in coda a Kobayashi, ha chiuso con un distacco superiore ai due secondi e appena 58 giri, il dato inferiore di questo primo giorno.
1 – Grosjean – Lotus – 1:23.252 – 71 giri
2 – Button – McLaren – 1:23.510 – + 0.258 – 62 giri
3 – Perez – Sauber – 1:23.820 – + 0.568 – 116 giri
4 – Webber – Red Bull – 1:23.830 – + 0.578 – 101 giri
5 – Rosberg – Mercedes – 1:23.992 – + 0.740 – 127 giri
6 – Vergne – Toro Rosso – 1:24.216 – + 0.964 – 112 giri
7 – di Resta – Force India – 1:24.305 – + 1.053 – 97 giri
8 – Massa – Ferrari – 1:24.318 – + 1.066 – 103 giri
9 – Petrov – Caterham – 1:24.876 – + 1.624 – 123 giri
10 – Maldonado – Williams – 1:25.587 – + 2.335 – 58 giri