
“Stiamo progettando di andare” ha affermato Mr. E in un’intervista rilasciata al “Telegraph”, chiarendo che la gara spostata di due mesi possa garantire il giusto margine di sicurezza. “I team non sono minimamente interessati. Sembrano felici che le cose stiano andando avanti senza problemi. L’anno scorso la decisione di non andare è stata più netta, ma le cose sono cambiate molto da allora”. Il Gran Premio dello scorso anno fu prima rinviato e poi cancellato.
Passando alla cronaca, martedì scorso alcuni blindati hanno pattugliato nella capitale del Bahrein, Manama, nel giorno del primo anniversario della rivolta, con la polizia dotata di gas lacrimogeni per sedare alcuni manifestanti. “L’unico messaggio che ho ricevuto è di alcuni ragazzi nei guai con la polizia”, ha aggiunto Ecclestone parlando della questione, chiarendo inoltre che: “Ogni decisione sarà presa per motivi di sicurezza” e non per questioni legate alla politica.
I team impegnati nei test di Jerez de la Frontera la scorsa settimana, però secondo altre indiscrezioni, avrebbero espresso qualche perplessità proprio per le nuove notizie di disordini che giungevano dal Bahrein. Ma Ecclestone ancora una volta ha ribadito che le squadre non sono interessate ai disordini e sono ottimiste sull’esito dell’appuntamento.
Poi un portavoce della FIA ha aggiunto che la “realizzazione di un Gran Premio sarebbe utile per colmare alcune delle difficoltà che il Bahrein sta vivendo”. Quindi anche quello del Bahrein International Circuit ha detto alla “CNN”: “Siamo assolutamente fiduciosi che la gara può esserci e sarà un evento eccellente. La FIA ha indicato che non c’è nessuna ragione per cui il Gran Premio non debba andare avanti”.
Comunque, i recenti disordini non sono stati negati, ma il rappresentante del circuito ha assicurato: “Quando si troveranno dentro e intorno alla pista, i piloti e le squadre saranno al sicuro. Assolutamente, siamo totalmente fiduciosi su questo”.