formula_954Bernie Ecclestone getta ombre sul debutto del Gran Premio di Austin, che dovrebbe ospitare il circus della F1 a partire dal 2012. Dovrebbe, appunto. Il patron della FOM, rispondendo alle domande dei giornalisti proprio lo scorso weekend ad Abu Dhabi, ha infatti espresso perplessità sull’effettivo ingresso del Texas nel calendario, a causa delle difficoltà tecnico-organizzative che stanno condizionando lo stato di avanzamento dei lavori. (continua...)

A fomentare i dubbi di Ecclestone sul reale svolgimento della gara, che potrebbe slittare così al 2013, non solo le divergenze interne tra i proprietari dell’autodromo e i promoter dell’evento ma anche il lento andamento dei lavori di costruzione del nuovo impianto. Lavori interrotti tra l’altro nei giorni scorsi, per volontà del capo del capo della struttura in segno di protesta per il mancato passaggio dei diritti, che rischia di trasformarsi in un vero casus belli, dalla Full Throttle Productions al Circuit of the Americas.

“Non scommetterei che il Gran Premio si farà. Ci stiamo impegnando affinché ciò possa accadere, ma allo stato attuale non vi è alcuna garanzia,” ha detto Ecclestone, che ha invece promosso i Gran Premi di New York e Bahrain, cancellato quest’anno per ragioni di sicurezza, in seguito alle proteste antigovernative scoppiate nella capitale Manama.

Secca la replica degli organizzatori del Gran Premio di Austin, che sulle pagine del Austin American-Statesman hanno invece confermato l’impegno assunto, aggiungendo di non comprendere a fondo le dichiarazioni di Ecclestone. Intanto però, anche i 25 milioni di dollari di anticipo promessi dalle autorità texane lo scorso luglio, rischiano di non arrivare più.

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