
Infatti, alle spalle del due volte iridato della Red Bull troviamo la McLaren di Button, la Ferrari di Alonso e l’altra Red Bull di Mark Webber. Mancano all’appello delle prime posizioni Lewis Hamilton e Felipe Massa, autori di un contatto per il quale il brasiliano è stato penalizzato con un drive through, prima di finire la sua corsa ritirato per via dell’ennesima rottura di una sospensione, come ieri in qualifica.
La cronaca
Al via Vettel cerca subito di chiudere sul compagno Webber, stessa manovra che farà Alonso con Button: lo spagnolo tenta poi all’esterno di affiancare la Red Bull dell’australiano, ma finirà largo concedendo la terza posizione a Button.
Alle loro spalle accade di tutto: alla prima curva Maldonado si tocca con Barrichello che rompe l’ala anteriore danneggiando anche la vettura di Kobayashi, seminando detriti per tutta la pista. Il giapponese si ritirerà un paio di curve più tardi, mentre Timo Glock sperona Jarno Trulli alla terza curva. Barrichello sostituisce l’ala, idem Perez, Trulli per una foratura danneggia il fondo, mentre Glock si ferma due volte: la prima per riparare i danni, la seconda per ritirarsi.
Tante soste ai box e bandiere gialle per rimuovere le vetture ferme ed i detriti; nel frattempo inizia il momento super di Sebastian Vettel che nelle prime fasi della corsa colleziona una serie infinita di giri più veloci, riuscendo a creare un cuscinetto di circa cinque di secondi di distacco tra sè e Jenson Button, che nel frattempo supera Webber con un magnifico attacco all’esterno del lungo rettilineo che porta alla curva 4.
Tanta azione anche nelle posizioni di metà classifica: le Mercedes avanzano entrambe nella top ten alle spalle dei big, le Force India faticano, in Renault c’è Bruno Senna che perde l’uso del KERS per un guasto. In seguito alle prime soste, non si assiste ad un particolare cambiamento delle posizioni: quasi tutti i piloti decidono di mantenere gli pneumatici più morbidi utilizzando la mescola dura solamente al termine della corsa. Le due Toro Rosso, dopo un via difficile, recuperano posizioni superando sia le Renault che le Force India e portandosi entrambe nella top ten, come si erano qualificati ieri.
A metà corsa si accende la battaglia tra Hamilton e Massa: il brasiliano si sta difendendo dagli attacchi dell’inglese, quest’ultimo prende la scia della Ferrari e si affianca portandosi all’interno della traiettoria. Ma alla staccata Massa decide di chiudere violentemente la porta ad Hamilton che già si trovava con il muso davanti a quello della rossa: la conseguenza è la rottura dell’ala anteriore per Hamilton e un breve fuoripista per Massa che non riporta grossi danni.
L’anglo-caraibico si ferma per sostituire l’ala, mentre Massa prosegue e mantiene la sesta posizione fino a che la direzione gara non decide di infliggergli un drive through che riporterà il brasiliano a metà classifica, esattamente come Hamilton. Iniziano le seconde soste: Fernando Alonso riesce, grazie al pit stop posticipato, a superare Mark Webber guadagnando la terza posizione. Si ferma anche Massa e subito dopo quest’ultimo commette un errore identico a quello del sabato e, passando violentemente oltre un cordolo, distrugge la sospensione anteriore sinistra e finisce tristemente la sua corsa in una via di fuga.
Si ritirerà anche Sebastien Buemi, un peccato per l’ottima corsa delle Toro Rosso: per lo svizzero si tratta di un guasto tecnico, forse al motore. Pure la Williams di Maldonado non resiste e costringe il venezuelano a parcheggiarla a lato della pista per una sospetta rottura del cambio. Si rimette quindi in gioco Adrian Sutil per la zona punti, mentre le Mercedes si posizionano saldamente alle spalle dei primi quattro: Vettel, Button, Alonso e Webber.
Sul finale tutti montano le gomme dure: inizialmente si nota un leggero vantaggio di Button su Vettel che, con appena 2.5 secondi di gap dal tedesco, fa pensare ad un finale al cardiopalma. Ma purtroppo non sarà così: nei giri successivi la Red Bull del due volte iridato inizia a spingere al massimo e porta a casa continui giri veloci, pure nell’ultimissimo passaggio della corsa.
Si chiude con l’undicesima vittoria stagione di Sebastian Vettel il primo Gran Premio d’India: Button è secondo davanti a Massa, Webber e Schumacher. Hamilton, sfortunatissimo, deve accontentarsi del settimo posto dietro a Rosberg e davanti ad Alguersuari, Sutil e Perez. Ora mancano solo due corse: Abu Dhabi e Brasile, gli ultimi due banchi di prova dei team in vista del Mondiale 2012.
1 – Sebastian Vettel – Red Bull – 30:35.002
2 – Jenson Button – McLaren – + 8.433
3 – Fernando Alonso – Ferrari – + 24.301
4 – Mark Webber – Red Bull – + 25.529
5 – Michael Schumacher – Mercedes – + 1:05.421
6 – Nico Rosberg – Mercedes – + 1:06.851
7 – Lewis Hamilton – McLaren – + 1:24.183
8 – Jaime Alguersuari – Toro Rosso – + 1 giro
9 – Adrian Sutil – Force India – + 1 giro
10 – Sergio Perez – Sauber – + 1 giro
11 – Vitaly Petrov – Lotus Renault – + 1 giro
12 – Bruno Senna – Lotus Renault – + 1 giro
13 – Paul di Resta – Force India – + 1 giro
14 – Heikki Kovalainen – Team Lotus – + 2 giri
15 – Rubens Barrichello – Williams – + 2 giri
16 – Jerome d’Ambrosio – Virgin – + 3 giri
17 – Narain Karthikeyan – HRT – + 3 giri
18 – Daniel Ricciardo – HRT – + 3 giri
19 – Jarno Trulli – Team Lotus – + 5 giri
20 – Felipe Massa – Ferrari – + 28 giri
21 – Sebastien Buemi – Toro Rosso – + 36 giri
22 – Pastor Maldonado – Williams – + 48 giri
23 – Timo Glock – Virgin – + 58 giri
24 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 60 giri