
Per quanto riguarda la scuderia anglo-russa, in realtà la questione è relativa ad un solo posto, quello di Jerome D’Ambrosio; il quale non ha certo fatto vedere cose strabilianti al suo debutto in Formula 1, ma in fin dei conti non ha nemmeno mal figurato, considerato il mezzo a disposizione, arrivando quasi sempre almeno a vedere la bandiera a scacchi.
Inoltre, uno sponsor forte alle spalle lo ha pure, ma evidentemente non abbastanza generoso per le necessità del team. Il quale ha già allacciato dei contatti con altri piloti, come l’olandese Van der Gaarde, il francese Pic e il canadese Wickens; per i quali non è lecito sapere se siano più abili di D’Ambrosio al volante, ma a livello di portafoglio si, ed è questo che sembra interessare ai vertici della Virgin.
Dal canto suo, Jerome non dispera ancora: “Io e il mio management stiamo parlando con i responsabili del team; credo che a Singapore ho fatto la mia miglior gara finora, e voglio solo restare concentrato su quelle che mancano alla fine della stagione”, ha dichiarato il 25enne belga al quotidiano del suo Paese “De Morgen”.
Per un pilota che rischia di lasciare la F1, ce n’è un altro per il quale il sogno di entrarvi sta pian piano sfumando; tutte le certezze di Javier Villa di approdare alla HRT, in virtù del piano di spagnolizzazione del team, diventano sempre più flebili, perché di questo progetto ancora non si vede traccia. “Volevano fare una grande opera di nazionalizzazione della scuderia, con sede in Spagna, piloti del nostro Paese, sponsorizzazioni locali”, ha riferito alla tv asturiana “TPA”.
La questione sembra essersi arenata in particolare sulla questione dei sostegni economici: “Credo che gli intoppi derivino da lì; non resta che aspettare e vedere come evolveranno le cose, ma è chiaro che se mancano gli sponsor, i volanti andranno a chi sarà in grado di portarne”, ha ammesso il pilota spagnolo, attualmente impegnato nel WTCC con la BMW.