formula_914L’iride se l’è fatto disegnare sul casco, quasi fosse già suo ancor prima che la matematica gli desse ragione. La festa però è rimandata. Ma è solo questione di tempo. Troppo lontani gli avversari in classifica per impensierire Sebastian Vettel. Il primo match ball è andato. Colpa di Button, giunto secondo al traguardo. Gli altri infatti sono tutti fuori dai giochi. Adesso al biondino della Red Bull basterà guadagnare un punto sull’inglese della McLaren nelle prossime cinque gare per laurearsi campione del mondo. (continua...)

Ormai è fatta. Nella notte di Singapore comunque le luci della ribalta sono tutte per lui, Sebastian Vettel, che centra la sua nona vittoria tra i muretti asiatici. Sempre a punti e sempre sul podio tranne in Germania, ha conquistato l’87 per cento dei punti disponibili in questa stagione. Alla sua età Schumacher aveva appena vinto una gara mentre Senna esordiva con la Toleman. A soli 24 anni sarà il più giovane pilota capace di centrare il bis in campionato. Un traguardo che lo proietterà nella cerchia di piloti del calibro di Alberto Ascari, Jim Clark, Graham Hill, Emerson Fittipaldi, Mika Hakkinen, Fernando Alonso: è questa l’ambita cerchia dei bi-campioni del mondo.

Dopo Monza, la Red Bull riesce a sfatare anche il tabù di Singapore, dove non aveva mai vinto. Il terzo posto di Webber conferma l’ottima prestazione dei tori. Bene anche le McLaren. Dietro il marziano di Heppenheim è stata gara vera, complice anche l’ingresso della safety car, sempre in pista nella passate edizioni del GP di Singapore. Button è stato il più veloce, autore anche di una gran rimonta nel finale, arrivando a meno di due secondi da Vettel. Pure Hamilton, partito male, ha dato spettacolo inanellando un’infinita serie di sorpassi.

Sottotono invece le Ferrari, in difficoltà con le supersoft e piuttosto lente nel ritmo di gara. Alonso riesce a strappare la quarta posizione, mentre Massa è solo nono, complice anche una “toccata” con Hamilton che ha costretto il brasiliano al pit stop per una gomma forata. Ottima prova delle Force India, entrambe a punti. Per l’esordiente Di Resta, sesto, è la migliore prestazione.

La cronaca

Partenza concitata: Vettel conserva la prima posizione, mentre il suo compagno di squadra Webber scivola al quarto posto. Alonso conferma l’ottimo spunto della sua Ferrari ed è terzo dopo la prima curva. Secondo Button, quinto Massa. Poi Rosberg e Schumacher. Hamilton perde quattro posizioni al via ed è ottavo. Bene le due Force India che mantengono il nono e decimo posto. Trulli è diciassettesimo.

Il leader della classifica mondiale imprime subito un ritmo infernale alla corsa e prova a scappare. Guadagna un secondo a giro sugli inseguitori. Hamilton è arrembante alle spalle di Schumacher e al quarto passaggio sfrutta l’ala mobile per passarlo. Nemmeno un giro e stavolta l’inglese della McLaren supera l’altro tedesco della Mercedes, Rosberg. Ora è sesto.

Vettel intanto sta facendo il vuoto. Alle sue spalle però Button, Alonso, Webber e Massa sono abbastanza vicini. L’australiano della Red Bull si fa minaccioso alle spalle dello spagnolo della Ferrari, in difficoltà, mentre Hamilton recupera di gran carriera su Massa.

Il primo a cambiare gomme è Rosberg, dopo dieci giri. Nel frattempo Webber passa Alonso con un bel sorpasso. Il pilota di Oviedo, in crisi con le coperture morbide, decide di fermarsi ai box. Rientra undicesimo e monta le soft. Pit stop pure per Schumacher.

Il primo ritiro di giornata è di Glock, all’undicesimo giro, a causa di un testacoda alla curva 18. Massa è sempre tallonato da Hamilton. I due si fermano insieme al dodicesimo passaggio. Al rientro in pista l’inglese lo attacca, Massa prova a difendersi e i due si toccano. Ha la peggio il brasiliano che fora la posteriore destra.

Al tredicesimo giro pit stop di Webber, che torna in pista dietro Alonso. Ai box pure Hamilton, con il muso danneggiato per il contatto con Massa. L’inglese monta gomme soft. Alonso adesso dà segni di risveglio e fa la sua migliore prestazione in gara.

Al quindicesimo giro si ferma il leader della corsa, seguito da Button. Terzo Di Resta, quarto Perez. I due ancora non si sono fermati. I commissari sanzionano Hamilton con un drive through per aver causato l’incidente con la Ferrari. L’inglese lo sconta al sedicesimo giro. Rientra ventesimo. Massa invece è scivolato in diciassettesima posizione.

Alonso attacca Perez e passa quarto. Poi il messicano si ferma ai box. Il pilota di Oviedo ora ha nel mirino Di Resta, terzo, che non ha ancora cambiato gomme. Webber intanto sta recuperando su di lui. Seguono Rosberg, Schumacher e Sutil. Nono Perez, decimo Maldonado. Massa risale in tredicesima posizione, Hamilton in quindicesima.

Al diciannovesimo giro Alonso si libera di Di Resta ed è terzo. Il pilota della Force India si ferma al ventesimo passaggio per il suo pit stop. Rientra ottavo, dietro Sutil. Vettel è tranquillo davanti quando è passato un terzo di gara. Ha quindici secondi di vantaggio su Button, secondo.

Male le due Lotus Renault: Petrov è diciottesimo, Senna ventunesimo. Trulli precipita in penultima posizione per un doppia sosta ai box. Al ventunesimo giro Massa supera Buemi e Hamilton Kobayashi. I due passano rispettivamente in dodicesima e quattordicesima posizione. Webber intanto ha preso Alonso e lo bracca da vicino.

Al venticinquesimo giro Hamilton supera Massa, che rientra ai box per la sua terza sosta e monta le supersoft. Si ferma pure Alonso, che resta sulle soft. Torna in pista quarto. Pit stop anche per le due Mercedes.

Al ventiseiesimo giro Hamilton passa Barrichello e conquista la decima posizione. Vettel è sempre al comando, seguito da Button, Webber, Alonso, Di Resta, Sutil, Rosberg, Perez e Schumacher.

Massa, quindicesimo, fa segnare il giro record. Intanto Rosberg tallona Sutil. Il tedesco della Mercedes fa un errore e ne approfitta Perez. Rosberg riesce a riprendersi la posizione. Nella lotta si inserisce pure Schumacher che però in accelerazione è troppo vicino al pilota della Sauber e lo tampona volando contro le barriere. Al trentesimo giro così entra in pista la safety car. Ai box Webber, Di Resta, Sutil e Rosberg. Seguono subito Vettel e Button. Alonso passa terzo, Rosberg sesto, Hamilton nono. Massa entra in zona punti.

Al trentaquattresimo giro la safety car rientra e la gara riprende. Alla ripartenza Webber passa Alonso, bloccato dal traffico dei doppiati. Hamilton supera Perez e incalza Sutil.

Dopo due giri dalla ripartenza Vettel ha già dieci secondi di margine su Button, quindici su Webber. Al trentasettesimo giro Hamilton punta Sutil e lo supera. L’inglese passa pure Rosberg al passaggio successivo ed è sesto. Il pilota della McLaren è scatenato, favorito anche dalle coperture supersoft, e si beve pure Di Resta. Ora è quinto e mette nel mirino Alonso.

Drive through per Kobayashi, che non ha rispettato le bandiere blu. Intanto Massa scivola in tredicesima posizione mentre Maldonado conquista il decimo posto. A quindici giri dalla fine le posizioni sembrano congelate, ma manca ancora un’altra tornata di pit stop.

Ad aprire l’ultimo valzer ai box è Maldonado, al quarantasettesimo passaggio. Tre giri dopo tocca a Webber, che monta le supersoft. Rientra quinto ma subito sopravanza Hamilton, che si ferma a cambiare gomme. Ai box pure Button, seguito da Vettel e Alonso. Brivido all’uscita della pit lane per il leader della classifica, che rischia un tamponamento con Trulli.

Hamilton passa Perez ed è ottavo. L’inglese supera pure Sutil e conquista la settima posizione. Ora nel mirino del pilota della McLaren è finito Rosberg. Lo sopravanza ed è sesto.

Problemi di motore per Trulli, che si ritira. Webber gira su tempi alti. Hamilton passa pure Di resta. Un sorpasso che vale il quinto posto.

A cinque giri dalla fine Button inizia a guadagnare su Vettel, che sembra amministrare. L’inglese è indiavolato e firma il giro più veloce in gara. Massa supera Barrichello ed entra in zona punti: è decimo. Al penultimo giro Alguersuari picchia contro le barriere, ma la gara continua. Il brasiliano della Ferrari riesce a superare Perez ed è nono.

Al limite delle due ore sventola la bandiera scacchi. Vince Vettel, che centra il suo nono successo stagionale. Secondo Button, autore di una gran rimonta nel finale, arrivato a meno di due secondi. Terzo Webber, a completare il podio. Quarto Alonso, quinto Hamilton. E poi Di Resta, Rosberg, Sutil, Massa e Perez. Liuzzi ventesimo.

1 – Sebastian Vettel – Red Bull Racing – 61 giri
2 – Jenson Button – McLaren – + 1.737
3 – Mark Webber – Red Bull Racing – + 29.279
4 – Fernando Alonso – Ferrari – + 55.449
5 – Lewis Hamilton – McLaren – + 1:07.766
6 – Paul di Resta – Force India – + 1:51.067
7 – Nico Rosberg – Mercedes GP – + 1 giro
8 – Adrian Sutil – Force India – + 1 giro
9 – Felipe Massa – Ferrari – + 1 giro
10 – Sergio Perez – Sauber – + 1 giro
11 – Pastor Maldonado – Williams – + 1 giro
12 – Sébastien Buemi – Toro Rosso – + 1 giro
13 – Rubens Barrichello – Williams – + 1 giro
14 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 2 giri
15 – Bruno Senna – Lotus Renault GP – + 2 giri
16 – Heikki Kovalainen – Team Lotus – + 2 giri
17 – Vitaly Petrov – Lotus Renault GP – + 2 giri
18 – Jerome D’Ambrosio – Virgin Racing – + 2 giri
19 – Daniel Ricciardo – HRT F1 Team – + 4 giri
20 – Vitantonio Liuzzi – HRT F1 Team – + 4 giri
21 – Jaime Alguersuari – Toro Rosso – ritirato
22 – Jarno Trulli – Team Lotus – ritirato
23 – Michael Schumacher – Mercedes GP – ritirato
24 – Timo Glock – Virgin Racing – ritirato

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