red_bull_192Per anni, soprattutto nell’era Schumacher, la Ferrari ha costruito i suoi successi non tanto su vetture che fossero più veloci delle altre, quanto invece sulla capacità delle proprio monoposto di portare a termine le gare, senza alcun tipo di problema meccanico. (continua...)

Adesso, invece, l’affidabilità sembra aver traslocato da Maranello, per prendere casa a Milton Keynes, sede di quella Red Bull che da tre stagioni ormai è costantemente ai vertici della Formula 1. Nella particolare classifica della distanza percorsa nelle gare finora disputate nel 2011, infatti, le RB7 del campione del mondo Sebastian Vettel e del compagno Mark Webber risultano essere le uniche due monoposto ad aver completato tutti i giri totali previsti.

Un dato che pone in evidenza la grande solidità raggiunta dalla monoposto anglo-austriaca, dopo un 2010 in cui aveva mostra alcuni problemi di resistenza, che avevano messo a rischio la conquista delle corone iridate. “Si è sempre detto che le macchine progettate da Newey sono veloci, ma inaffidabili. Bene, quei giorni sono finiti; ora sappiamo come trattare le vetture estreme ideate da Adrian”, ha proclamato il responsabile delle “lattine”, Chris Horner.

Qualora dovesse riuscire a completare, con entrambe le vetture, tutti i giri di ogni Gran Premio, la Red Bull sarebbe il primo team nella storia della Formula 1 a centrare quest’impresa.

Alle spalle della scuderia di Dieter Mateschitz, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non si piazza un altro top team, ma la Force India; la quale, spinta da motore Mercedes, e progettata sulla base della tecnologia McLaren, ha completato il 96% dei giri totali.

Ultima piazza del podio per la Ferrari; al Cavallino mancano all’appello 89 tornate, ma in compenso Alonso e Massa hanno macinato più chilometri rispetto a Hamilton e Button.

A seguire tutti gli altri, con la Mercedes nona e alle spalle addirittura di Toro Rosso e Sauber; fa sensazione, per chi ancora ricorda bene i gloriosi trascorsi della scuderia di sir Frank, il decimo posto della Williams, ma è chiaro che se in ben 7 occasioni uno fra Barrichello e Maldonado non è riuscito a vedere la bandiera a scacchi, è difficile pensare di poter rinverdire i fasti del passato.

Chiudono lo schieramento, coerentemente con quanto mostrano in pista in ogni week end di gara, Team Lotus e HRT. Ovvero quando gli ultimi arrivati lo sono in tutti i sensi.

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