formula_830Un arrivo in volata, come quello del ‘92 tra Senna e Mansell. Stavolta però a giocarsi lo sprint finale sono tre campioni del mondo: Vettel, Alonso e Button. Alla fine la spunta il tedeschino di Heppenheim, che centra il primo successo sulle strade monegasche. Il campione del mondo in carica allunga ancora in classifica, con i suoi cinque sigilli su sei gare. La Ferrari sale sul secondo gradino del podio, dopo una prestazione maiuscola del pilota di Oviedo. Un’iniezione di fiducia per la casa di Maranello, in quello stesso circuito dove esordì nel 1950. Terzo Button, autore di una gara aggressiva, complice anche una strategia intelligente e un’attenta gestione delle gomme. (continua...)

La vera protagonista tra i muretti e i guard rail del Principato è stata però la safety car, finora mai in azione dall’inizio del campionato. Per due volte la vettura di sicurezza ha fatto il suo ingresso in pista. A scombinare ancora di più le carte ci ha pensato poi la bandiera rossa, sventolata a sette giri dalla bandiera scacchi.

Le gomme si sono confermate determinanti: l’ago della bilancia per le sorti della gara. I team si sono sbizzarriti a studiare tutte le strategie possibili: Vettel ha fatto un solo pit-stop, Alonso due, Button tre.

La cronaca

Partenza concitata.  Alonso ha un ottimo scatto, dopo quello miracoloso di sette giorni fa, e conquista la terza posizione. A farne le spese è Webber. Vettel conserva la leadership, seguito da Button. Rosberg guadagna due posizioni ed è quinto, Massa sesto. Schumacher, che parte dalla casella n.5, ha un’esitazione al via e si ritrova decimo dopo la prima curva. Il sette volte campione del mondo riesce però subito a superare Hamilton al tornante della Vecchia Stazione ed è nono. Petrov ottavo.

Intanto Vettel inizia a spingere forte, imponendo un ritmo indiavolato. Il tedesco della Red Bull scende addirittura sotto il muro dell’1:20. Hamilton si riporta sugli scarichi di Schumacher, mentre Rosberg rallenta Massa. Le due Mercedes hanno problemi alle gomme posteriori (supersoft) che cominciano a mostrare i primi segni di degrado.

Anche Alonso ora stacca tempi interessanti. Al decimo passaggio Hamilton attacca Schumi alla frenata in fondo al rettilineo di partenza e lo passa con decisione. Adesso pure Massa tallona Rosberg. E Maldonado dietro aspetta il momento giusto per approfittarne. Webber, quarto, gira più lento rispetto ai primi e perde terreno.

Al dodicesimo giro Barrichello passa Schumacher al Mirabeau. Il tedesco, sempre più in crisi con gli pneumatici, si ferma ai box il giro dopo e cambia anche il muso, danneggiato per un contatto nel sorpasso subito da Hamilton. Rientra al ventunesimo posto.

Nemmeno il tempo di completare una tornata, e stavolta si toccano Massa e Rosberg nella salita dopo Santa Devota. Il brasiliano conquista la quinta posizione, infilando il pilota della Mercedes al Tabaccaio. Ne approfitta pure Maldonado.

Al sedicesimo giro pit-stop per Button, che monta le supersoft.  Sosta ai box pure per Rosberg e Vettel. In casa Red Bull i meccanici hanno però un’indecisione sulla mescola da montare, a conferma dell’importanza delle strategie. Alla fine optano per le soft. Il campione del mondo torna in pista al secondo posto, dietro Button. Subito dopo rientra Webber, e anche qui il pasticcio si ripete. Al diciassettesimo giro è l’ora di Alonso, pure lui sulle soft.

Intanto Button, con le morbide, accumula secondi di vantaggio su Vettel. L’inglese è in fuga, gira un secondo e mezzo più veloce dei suoi rivali. Hamilton, minaccioso dietro Petrov (sesto), rientra ai box al ventitreesimo passaggio e monta le supersoft, copiando la tattica del compagno di squadra. Ma problemi al pit-stop (le gomme non erano pronte) lo costringono a tornare in pista al quindicesimo posto. Webber è dodicesimo.

Ai box è panico. I team sanno che la gara si gioca sulle strategie perché a Montecarlo è impossibile sorpassare. Button prosegue collezionando giri veloci, è un martello pneumatico.

Al venticinquesimo giro Di Resta passa con troppa veemenza Alguersuari, al tornante della Vecchia Stazione, e si becca un drive through. Continua intanto il valzer dei pit-stop. Si fermano Maldonado e Massa, che rientrano rispettivamente in tredicesima e undicesima posizione. Hamilton tallona il brasiliano della Ferrari, appena uscito dai box. Quindi, tocca a Petrov cambiare le gomme, al ventinovesimo giro.

Al trentesimo passaggio Schumi si prende la sua rivincita personale e passa il compagno di squadra Rosberg al tornante della Vecchia Stazione, conquistando la quattordicesima posizione.

Al trentatreesimo giro Glock parcheggia alle Piscine mentre rientrano per il pit-stop Barrichello e Button. Ancora supersoft per l’inglese, che torna in pista terzo. Hamilton cerca il sorpasso su Massa dopo il Mirabeau. I due però si toccano. Il giro seguente, l’inglese della McLaren affianca il ferrarista dentro al tunnel, portandolo all’esterno. Il brasiliano, con l’alettone danneggiato per il contatto precedente, perde aderenza sullo sporco e picchia contro le barriere. Gara finita per lui e drive through per Hamilton. Si ferma pure Schumi all’uscita della Rascasse, in piena traiettoria. Safety car in pista.

Alonso ne approfitta e si ferma ai box per montare ancora le soft. Intanto Sutil è quarto, Kobayashi quinto, poi Webber, Hamilton, Maldonado, Petrov e Heidfeld. Dopo quattro giri rientra la vettura di sicurezza e la gara riprende. Button, con le supersoft, è dietro gli scarichi di Vettel, con le soft. Hamilton sconta il drive through e perde due posizioni, da settimo passa nono. I tre davanti fanno gara a sé. Sutil, quarto, è a mezzo minuto.

Al quarantottesimo giro terzo pit-stop per Button che stavolta monta le gomme soft e rientra terzo, dietro Alonso. Due giri dopo è il turno di Hamilton. Lo spagnolo della Ferrari, intanto, è indiavolato e recupera su Vettel, ma anche Button è in rimonta. Al cinquantacinquesimo giro si ferma Rosberg (quattordicesimo). Poi Webber. L’australiano adesso è settimo.

Al cinquantasettesimo passaggio Vettel (una sola sosta per lui) ha effettuato 40 giri con lo stesso set di gomme, Alonso (due soste) 22 passaggi e Button (tre soste) 10. L’inglese si ricongiunge con i primi due, annullando il gap per il pit-stop in più. Si forma così un trenino, che si giocerà la vittoria finale. Al sessantottesimo passaggio Webber supera Sutil al Tabaccaio e conquista la quinta posizione. Nemmeno un giro dopo, spettacolare colpo di scena: incidente di Petrov e Alguersuari alle Piscine. Safety car in pista. Un botto causato da Sutil, che picchia in uscita dal Tabaccaio (posteriore destra afflosciata). Il pilota della Force India perde così aderenza alla curva successiva e provoca la carambola. Hamilton ha l’alettone posteriore danneggiato, colpito da dietro proprio da Alguersuari.

La direzione gara decide di sospendere la corsa: bandiera rossa. Troppi detriti in pista. Petrov, via radio, lamenta dolori a una gamba e viene portato in ospedale.

Le vetture intanto sono tutte schierate sulla griglia di partenza. I meccanici intervengono sulla monoposto di Hamilton. Tutti cambiano le gomme. La gara riprende dietro la safety car.

Alla ripartenza incidente Hamilton-Maldonado alla curva di Santa Devota. I due sono in lotta per il sesto posto. Maldonado ha la peggio e va a sbattere contro le barriere. Per il pilota venezuelano gara finita.

I tre davanti sono vicinissimi e si danno battaglia a colpi di giri record, con Vettel e Alonso sugli scudi. Si profila un arrivo in volata. Le posizioni però non cambiano fino alla bandiera scacchi. Vince Vettel, davanti ad Alonso e Button. Quarto Webber, che supera in extremis Kobayashi. Poi Hamilton, Sutil, Heidfeld, Barrichello e Buemi. Fuori dalla zona punti Rosberg, undicesimo. Trulli è tredicesimo, Liuzzi sedicesimo.

1.  Vettel        Red Bull-Renault           2h09:38.373
2.  Alonso        Ferrari                    +     1.138
3.  Button        McLaren-Mercedes           +     2.378
4.  Webber        Red Bull-Renault           +    23.100
5.  Kobayashi     Sauber-Ferrari             +    26.900
6.  Hamilton      McLaren-Mercedes           +    27.200
7.  Sutil         Force India-Mercedes       +     1 lap
8.  Heidfeld      Renault                    +     1 lap
9.  Barrichello   Williams-Cosworth          +     1 lap
10.  Buemi         Toro Rosso-Ferrari         +     1 lap
11.  Rosberg       Mercedes                   +     1 lap
12.  Di Resta      Force India-Mercedes       +    2 laps
13.  Trulli        Lotus-Renault              +    2 laps
14.  Kovalainen    Lotus-Renault              +    2 laps
15.  D'Ambrosio    Virgin-Cosworth            +    2 laps
16.  Liuzzi        HRT-Cosworth               +    3 laps
17.  Karthikeyan   HRT-Cosworth               +    3 laps
18.  Maldonado     Williams-Cosworth          +    5 laps

Fastest lap: Webber, 1:16.234

Not classified/retirements:

Driver        Team                         On lap

Petrov        Renault                      68
Alguersuari   Toro Rosso-Ferrari           68
Massa         Ferrari                      33
Schumacher    Mercedes                     33
Glock         Virgin-Cosworth              31
Perez         Sauber-Ferrari               DNS

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