
Proprio per fronteggiare questo evento, i maggiori team della categoria regina dello sport automobilistico starebbero iniziando ad organizzare le proprie mosse, in modo da poter esercitare un potere più rilevante che in passato, al momento in cui dovrà essere stipulato il nuovo Patto.
Il piano, che si trova ovviamente in una fase embrionale, verrà discusso la settimana prossima a Stoccarda, dove si riuniranno i vertici di Ferrari, McLaren, Mercedes e Red Bull, secondo quanto riportato dal “Daily Telegraph”.
A tessere le fila di tutto sarebbe, non a caso, la Ferrari; la quale, attraverso una società di proprietà della controllante Fiat, si sta trovando in prima fila al fianco della News Corp. di Rupert Murdoch, all’interno del consorzio che mira ad assumere il controllo della Formula 1; sfilandola dalle mani di Bernie Ecclestone, anche se ovviamente per modo di dire, dato che il passaggio di mano porterebbe una bella sommetta nelle tasche del boss e della CVC.
L’incontro di Stoccarda servirà dunque a McLaren, Mercedes e Red Bull per valutare se entrare o meno a far parte del consorzio, con la prima eventualità che, secondo “Autosprint”, sarebbe altamente probabile.
I diretti interessati si sono limitati, finora, alle classiche dichiarazioni di circostanza, senza però smentire categoricamente; la Ferrari, tramite un portavoce, ha dichiarato di non aver alcun commento da fare, in quanto la vicenda non la coinvolge in maniera diretta.
Più loquace si è invece dimostrato Stefano Domenicali, dichiarando che i negoziati per il nuovo Patto della Concordia entreranno a breve in una fase avanzata: “Al momento è tutto tranquillo, ma qualcosa succederà presto”, ha affermato il direttore sportivo di Maranello ad “Auto Bild”, aggiungendo che la Formula 1 del futuro dovrà garantire uguali possibilità a tutti i partecipanti, riferendosi in particolare all’aerodinamica, il cui ruolo preponderante nello sviluppo delle vetture ha fatto storcere più volte il naso agli uomini del Cavallino.
Domenicali ha poi aggiunto che occorrerà una certa stabilità per quanto riguarda il regolamento, invece di cambiarlo ogni anno come avviene ora; a livello logistico, inoltre, la Formula 1 dovrà essere presente in tutti i più importanti mercati automobilistici, rendere i prezzi dei biglietti più accessibili, ammodernare le piattaforme multimediali per gli appassionati più giovani.
Per quanto riguarda le monoposto, fra gli aspetti che dovranno essere presi in considerazione, ci saranno soprattutto le soluzioni adottate per rendere più “verde” la categoria, che a qualcuno non sono andate giù.
Ad esempio il KERS, il quale, secondo il parere di un team principal che ha preferito mantenere segreta la propria identità, è ecologico solo in apparenza: “La sua presenza comporta un aumento di peso delle vetture e, di conseguenza, i consumi aumentano. Per non parlare poi dello smaltimento delle batterie, quando si esauriscono”, ha dichiarato questa anonima figura ad “Autosprint”.