mercedesgp_76Un fondo nuovo di zecca e scarichi in stile Red Bull: la McLaren corre ai ripari dopo il flop dei test invernali. La monoposto che scenderà in pista in Australia sarà molto diversa da quella vista in Spagna. (continua...)

Non ero soddisfatto dell’affidabilità e delle performance nei test. Perciò abbiamo deciso di apportare alcuni cambiamenti radicali. C’è una percentuale di rischio ma penso che fosse la cosa giusta da fare e speriamo di avere una macchina molto più competitiva. Abbiamo un fondo e un sistema di scarico completamente nuovi”, annuncia il team principal Martin Whitmarsh.La scuderia di Woking fa quindi un passo indietro, tornando al passato e accantonando alcune soluzioni estreme che però non hanno pagato.

Troppe, forse, le novità concentrate sulla MP4-26 tanto da mettere in dubbio che la monoposto di Hamilton e Button possa percorrere l’intera gara senza guasti e con prestazioni degne delle grandi aspettative creatasi attorno alla vettura. “Penso che avevamo una soluzione per gli scarichi molto estrema e che non forniva sufficienti benefici a fronte della sua complessità. Francamente, alcune nostre soluzioni non erano affidabili e per questo motivo torneremo un po’ indietro”, precisa il team principal.

Insomma, una vera e propria rivoluzione tecnica. Whitmarsh però non fa drammi. “L’introduzione di un nuovo sistema di scarico e le altre novità consentiranno alla McLaren di guadagnare più di un secondo a giro in termini di prestazioni rispetto ai tempi fatti registrare negli ultimi test invernali del Montmelò”. Un bel salto in avanti, se le previsioni dovessero rivelarsi azzeccate. Un colpo di coda last minute che risolleverebbe le sorti della McLaren, davvero buie durante l’intero pre-campionato.

Intanto non si placa la polemica sulla complessità dell’utilizzo del KERS e dell’ala posteriore mobile. Tanto che nel paddock australiano circola la voce di un possibile sciopero dei piloti. “Forse per qualcuno è difficile operare su entrambi. I nostri piloti non hanno problemi”, taglia corto Ross Brawn, di casa Mercedes.

Le lamentele maggiori arrivano dalla Red Bull, mentre per McLaren e Ferrari la situazione è gestibile. “Probabilmente operare sui bottoni è complicato se il pilota deve premerli tutti contemporaneamente”, precisa Brawn. La scuderia di Woking ha ovviato al problema con una serie di bilancieri dietro al volante mentre la Mercedes ha inserito un terzo pedale, a sinistra di quello del freno, per attivare l’ala posteriore mobile. Di sicuro le polemiche continueranno. Adesso però è l’ora di scendere in pista.

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