
Una velata minaccia rivolta soprattutto a Virgin e HRT, nei cui riguardi non molto tempo fa Ecclestone affermò che forse la Formula 1 è troppo grande rispetto alle loro possibilità; al contrario, dopo averla criticata al pari delle altre due, il boss ha voluto, in una certa maniera, “salvare” il Team Lotus, affermando che è una scuderia degna della massima categoria: “Sono felice che siano tornati, è un team che si regge in piedi autonomamente e sta attirando altri sponsor su di sé; fra non molto crescerà notevolmente”, ha dichiarato alla BBC, ricordando inoltre che “anche Frank Williams cominciò in maniera simile”.
Nuove nubi all’orizzonte, quindi, per gli ultimi arrivati, per i quali Ecclestone preannuncia un’altra stagione di sofferenza, riassumibile in una sola parola: “difficile”.
Stavolta sembra proprio che Bernie faccia sul serio, in particolar modo quando afferma che “dodici team sono troppi, dieci sono abbastanza”; sembrano cadere, quindi, anche le residue speranze per quelle scuderie in lista di attesa, che pensavano di poter entrare nel 2013 in Formula 1 come tredicesima squadra, secondo quanto stabilito dal Patto della Concordia.
Il discorso è essenzialmente di natura economica; in poche parole Ecclestone punterebbe ad avere solo dieci team sullo schieramento, in modo da poter suddividere fra un minor numero di partecipanti i proventi derivanti dagli sponsor, assicurando così a tutte le squadre un buon numero di entrate economiche.
A riguardo non è mancata la risposta del Team Lotus, tramite il Direttore tecnico Mike Gascoyne, il quale ha affermato che la scuderia è pronta a fare un salto in avanti già quest’anno: “La Formula 1 è il top degli sport automobilistici, non siamo lì per fare da sparring partner”. Di tutt’altro tenore sembra invece la situazione delle altre due interessate; la Virgin è stata la più lenta fra le vetture scese in pista per i test invernali, mentre la nuova HRT farà il suo debutto direttamente sull’asfalto di Melbourne, in occasione della gara d’apertura del mondiale. Non certo il modo migliore per far cambiare idea al grande capo e assicurarsi un futuro in F1.
Ma Ecclestone si ritrova il suo bel daffare anche su un altro, più delicato, fronte; prosegue infatti in Germania l’inchiesta riguardante Gerhard Gribkowsky, l’ex consigliere della banca bavarese BayernLB, arrestato a Monaco dopo la scoperta in Austria di un conto segreto da 50 milioni di dollari a suo nome, parte dei quali, secondo quanto sospettato dai media tedeschi, sarebbero stati versati proprio dal patron della Formula 1, attraverso una fondazione con base a Salisburgo, di cui lo stesso Gribkowsky era beneficiario.
Ecclestone, che non ha rilasciato dichiarazioni riguardo a questi ultimi sviluppi, ha sempre negato ogni coinvolgimento nella vicenda, ma secondo “Sky”, “The Telegraph” e “The Times”, l’80enne inglese avrebbe ricevuto l’invito a comparire davanti ai giudici per una deposizione.
Tuttavia, ancora non è stato stabilito dove sarà ascoltato; sebbene si sia detto “felice di aiutare gli inquirenti nello svolgimento delle indagini”, qualora si trattasse della Germania è probabile che Ecclestone vorrà avere la sicurezza di non essere posto in stato di fermo.