
Un’indiscrezione trapelata dalle parole dello stesso Razali, che ha rivelato di non aver ancora ricevuto risposta dalle autorità politiche dopo aver richiesto un finanziamento per rinnovare le strutture. “Quando piove, ad esempio, ci sono perdite sulla copertura delle tribune. La gente non è contenta. Il tracciato è stato costruito in tempi record, ma per questo ci sono state alcune scorciatoie e poca manutenzione”. Una gara in notturna potrebbe ridare slancio all’evento. “Dovremmo farla prima di prolungare l’attuale contratto, che scade nel 2015. Questo magari attirerà più spettatori, visto che di sera le temperature sono più miti”, ha concluso il responsabile del circuito.
Intanto la Comunità Valenciana nega trattative al ribasso con la F1. Nessuna rinegoziazione del contratto, quindi, almeno finora. “Non abbiamo intenzione di modificare alcun punto dell’accordo stipulato con la F1”, commenta il ministro dell’economia Gerardo Camps. Secondo quanto riportano delle voci da paddock, alcuni Paesi ospitanti vorrebbero condizioni meno gravose per organizzare un GP. “Stiamo rispettando i termini dell’intesa, non sappiamo se altrove ci siano trattative in merito”, ha aggiunto Camps.
Nubi all’orizzonte anche sul circuito di Barcellona. Durante gli ultimi test del Montmelò Artur Mas, nuovo governatore della Catalogna, aveva annunciato che lo svolgimento del GP sarebbe stato garantito solo per quest’anno e forse per il prossimo. Ma il direttore dell’impianto Salvador Servia ha subito rassicurato gli animi degli appassionati. “Molte persone sono state allarmate dalle parole di Mas ma quei commenti sono realisti nell’attuale contesto economico. Per me la cosa più importante è che il presidente della nostra regione sia stato presente in pista non per la gara, ma per i test. Questo rappresenta una dimostrazione di impegno verso la F1”.
Dopo l’edizione 2012, comunque, l’attuale contratto valido fino al 2016 potrebbe essere rinegoziato. “Alle condizioni stipulate oggi arriveremmo altrimenti a pagare una cifra insostenibile per noi”, spiega Servia. Il manager iberico è però fiducioso: “Ecclestone sa che stiamo attraversando un periodo complicato. Faremo tutto il possibile per mantenere il GP, mentre lui, chiaramente, cercherà di difendere il suo business. Noi abbiamo però buoni argomenti su cui fare leva”. Insomma, la crisi colpisce ancora.