
Un clima che sembra destinato a non calmarsi tanto presto, e che pone quindi in forte dubbio il Gran Premio, previsto come gara inaugurale della nuova stagione; l’allarme è stato lanciato da alcuni gruppi locali, i quali sostengono che l’evento sarebbe un obiettivo ideale, visto l’elevato ritorno in termini di visibilità sui media internazionali. A confermarlo è stato Nabeel Rajab, vice-presidente del Centro per i Diritti Umani in Bahrein: “La F1 non cade in un periodo pacifico; i manifestanti potrebbero approfittarne per alzare il livello dello scontro, e con la presenza di tanti giornalisti e spettatori, se il governo reagisse stupidamente come ha fatto finora la cosa potrebbe diventare sanguinosa. E pubblicizzatissima”.
In dubbio non solo il GP: a rischio ci sono anche la seconda prova della GP2 Asia in programma questo weekend, e l’ultima sessione di test della Formula 1, dal 3 al 6 marzo, ovvero una settimana prima della gara d’apertura della stagione. Tuttavia questi ultimi, non essendo trasmessi in televisione, difficilmente saranno utilizzati dai manifestanti per farsi vedere. Infatti l’organizzazione conferma ai microfoni di 422race.com: “La gara si svolgerà come previsto.” Solitamente sicuro di sé, stavolta Bernie Ecclestone non riesce a nascondere la preoccupazione per quanto sta accadendo. “Il pericolo è reale”, ha detto il grande capo del Circus al “Daily Telegraph”, aggiungendo che “se queste persone vogliono ottenere attenzioni e una visibilità mondiale, potrebbe accadere qualcosa di violento. Creare problemi al GP farebbe ottenere una copertura mondiale”.
Preoccupazione quindi, e tanta, ma Ecclestone non ha confermato l’ipotesi di cancellazione della gara: “Non ne ho idea. E’ difficile stabilire esattamente cosa avverrà; stiamo osservando gli eventi e faremo sapere che cosa pensiamo sia più giusto fare”. Ecclestone ha poi affermato di essersi messo in contatto con il Principe Salman Ibn Hamad Ibn Isa Al Khalifa, ma di non essere riuscito a ottenere informazioni più precise sullo stato delle cose. Il punto interrogativo sul via della stagione 2011 appare quanto mai grande.