
Fa specie vedere un pilota come Hulkenberg (campione GP2 2009, poleman in Brasile nel 2010) senza un volante, fa specie perché se è vero che la valigia è sempre stata cosa gradita, e utile, in Formula 1 per agevolare l’ingresso nella ristretta cerchia eletti al via di un GP, è anche vero che uno, dopo aver dimostrato di essere veloce e consistente, di quella valigia dovrebbe farne a meno. Invece in casa Williams, alla perenne ricerca di finanziamenti, si è deciso di mollare il talento del tedesco, e privilegiare la pista venezuelana, con soldi e pilota debuttante (altro campione di GP2) annesso.
Situazione sottolineata anche da Lucas di Grassi, appiedato dalla Virgin Racing a favore di Jerome d’Ambrosio, che, con un misto di ragione e astio, non le ha mandate a dire a nessuno: “I soldi fanno più rumore del talento”. Vero, logico anche, vien da dire a denti stretti, visto che le squadre non sono proprio delle onlus.
“Nico è un pilota che deve essere pagato per guidare”, così afferma Willi Weber, manager del pilota tedesco. A questo punto per Nico (oltre a una proposta da parte della Virgin, a quanto pare gentilmente rifiutata) si fa sempre più probabile la possibilità di terzo pilota in Force India. Situazione strana, molto strana, sembra quasi una situazione artificiale, insomma qualcuno sta nascondendo qualcosa. Nei panni di Sutil, avere Hulkenberg come terzo pilota non mi farebbe dormire una notte sì e una no.
Infine Daniel Ricciardo, che per l’australiano Helmut Marko è pronto a rimescolare le carte in Toro Rosso, anche a stagione in corso: “Ricciardo potrebbe debuttare in Formula 1 prima del 2012″. Se questa non è una minaccia. Alguersuari e Buemi saranno quanto mai sotto esame, per loro lo spettro dell’australiano (piede pesantissimo, personalità di uno che qualcosa di buono prima o poi combinerà) è quanto mai presente. A giorni la decisione della Force India, e allora potremmo dire che tutti i volanti sono assegnati. Per il momento.