renault_150Prossima fermata: il tribunale. Se nelle ultime settimane era sembrato possibile approdare a una soluzione morbida, con il semplice cambio di nome da Team Lotus a Team Air Asia (il proprietario Tony Fernandes aveva spiegato di non voler “distruggere” il marchio e la storia della Lotus portando la saga sul piano legale), ora nessuno è più pronto a fare sconti. (continua...)

Prima l’iscrizione ufficiale, confermata dalla FIA, della squadra di Fernandes come Team Lotus, poi l’ingresso dell’altra Lotus, il costruttore di auto stradali, come partner e azionista del team Renault. Lo scontro, negli ultimi giorni, è decisamente salito di livello e il direttore esecutivo del Team Lotus, Riad Asmat, non ha dubbi: il caso è destinato a finire sul tavolo dell’Alta Corte di Londra.

“Penso che sarà giusto per tutti e i tribunali spiegheranno tutto a tutti,” ha dichiarato all’agenzia di stampa “Bernama”. “Loro (la Proton, proprietaria del Gruppo Lotus, ndr) ha dichiarato di possedere il nome, ma noi possediamo il nome Team Lotus ed è per questo che corriamo come Team Lotus. In termini di proprietà, c’è una grossa differenza.”

Ma un passo indietro, Fernandes potrebbe essere costretto a farlo, almeno sulla livrea. Al contrario di quanto fatto finora in altre categorie, compresa la IndyCar nel 2010, infatti, il Gruppo Lotus ha annunciato di voler entrare in F1 con la livrea nera e oro resa famosa negli anni ‘70-’80 grazie alla sponsorizzazione della John Player Special. Lo stesso abbinamento di colori, insomma, che il Team Lotus aveva già annunciato di voler utilizzare per la prossima stagione.

La soluzione potrebbe essere quella di restare con l’attuale livrea giallo-verde, altrettanto storica. La segretaria del direttore tecnico Mike Gascoyne si è affrettata a convocare un sondaggio interno, in cui il 77% dei votanti ha optato per mantenere gli attuali colori. “Un risultato piuttosto conclusivo,” ha commentato Gascoyne. In preda all’ira, Fernandes ha accusato ieri il direttore generale del Gruppo Lotus, Dany Bahar, di aver “dirottato” i piani del Team.

In realtà, secondo l’azionista di maggioranza della Renault, Gerard Lopez, sarebbe avvenuto esattamente il contrario. “Abbiamo sempre avuto questa idea, poi è stata rivelata dalla stampa,” ha dichiarato al “Telegraph”. “Tre giorni dopo loro hanno annunciato che sarebbero passati al nero e oro.” Lopez conclude con una stoccata: “Alla fine, non credo che ci sarà alcuna confusione, almeno per quanto riguarda la posizione delle vetture in pista.”

Per Bahar, ex manager di Red Bull e Ferrari, comunque, non ci sarebbe alcun problema se tutte e quattro le Lotus avessero gli stessi colori nel 2011: “Anzi, aumenterebbe la visibilità,” ha spiegato a “BBC Radio Norfolk”. “Per me, quattro sono meglio di due, non ho nulla in contrario.” Delle questioni legali, chiarisce Bahar, si occuperà direttamente la Proton. “Noi abbiamo solo scelto la Renault, perchè è molto più affidabile di Fernandes,” chiarisce. “Crediamo che ci sia il potenziale per tornare a vincere campionati con quel team.”

E l’assalto della Lotus alla Formula 1 potrebbe non limitarsi al 25% del pacchetto azionario del team acquisito direttamente dalla casa madre della Renault: “E’ interessante parlare di controllo e di azioni, ma per noi, come costruttore, l’immagine complessiva è molto, molto più rilevante della sola F1,” conclude Bahar. Anche Lopez non è pronto a rivelare molti dettagli.

“E’ divertente perchè la stessa domanda ci veniva rivolta un anno fa quando acquisimmo la quota di maggioranza della Renault F1,” ha insistito. Ma in futuro la Lotus potrebbe davvero acquisire il controllo di maggioranza della squadra? “Per ora ci interessa raggiungere i nostri obiettivi,” svicola Bahar. “Siamo molto consapevoli che la F1 è un’avventura in evoluzione e potrebbe cambiare in futuro. Concentriamoci sull’oggi e domani vedremo cosa accadrà.”

Una questione molto più pressante è quella sull’identità del compagno di squadra di Robert Kubica per il 2011. L’annuncio dell’ingresso nella compagnie azionaria del team della Lotus rappresenta in realtà una buona notizia per le chance di Vitaly Petrov di mantenere il proprio sedile, visto l’interesse della Proton ad entrare nel mercato russo. “Petrov è ancora la nostra scelta preferita,” ammette Lopez.

“Ci saremmo dovuti incontrare la scorsa settimana ma è stato sottoposto ad un intervento chirurgico all’occhio in Germania ed è dovuto tornare a casa per dur settimane fino al pieno recupero,” prosegue. “Poi ci siederemo e ne parleremo.” Della stessa idea è il suo neo-socio Bahar: “La nostra scelta preferita è Vitaly Petrov, ma spero che il team potrà annunciare la coppia di piloti definitiva entro fine anno.”

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