
Ma, per favorire Alonso, meglio messo in campionato, rispetto a Massa, che in partenza aveva trovato il giusto corridoio e si era portato davanti a tutti, dal muretto rosso a pochi giri dalla fine sono partite alcune sibilline comunicazioni radio, conclusesi poi con un sorpasso troppo semplice dello spagnolo ai danni del suo compagno di squadra. Il sospetto dell’ordine di scuderia è dietro l’angolo, ma si tratterebbe di un’irregolarità. Ci sarà molto da discutere nelle prossime ore.
Indiscutibile, invece, il passo avanti della F10, ampiamente più veloce di tutti su questa pista. Vettel ha retto con una Red Bull per una volta costretta a inseguire e si è portata alle spalle di Massa negli ultimi giri. Le McLaren hanno disputato una gara costante, ma piatta, chiudendo al quarto e al quinto posto davanti ad un invisibile Webber. Lontanissimi gli altri, da Kubica al duo Mercedes con Rosberg davanti a Schumi, bravo a recuperare qualche posizione dopo la disastrosa qualifica di ieri.
La cronaca
Scatto bruciante delle due Ferrari, che riescono subito a beffare entrambe la Red Bull di Vettel. Massa si porta in testa approfittando della pista libera davanti a sè, mentre il poleman tedesco era impegnato a chiudere Alonso. Arrembante anche la partenza di Hamilton, che scavalca Webber e si porta quarto, mentre nelle retrovie Alguersuari tampona il suo compagno di squadra Buemi facendogli perdere l’ala posteriore.
Lo svizzero è costretto a fermarsi ai box e ritirarsi, mentre Sutil rientra in pit lane ma torna in pista dopo aver sostituito l’ala anteriore. Si ferma anche Jarno Trulli, con problemi alla seconda marcia. Sutil tornerà ai box dopo qualche giro per sostituire le gomme posteriori, per un errore della squadra nella scelta delle gomme. Il suo compagno di squadra Liuzzi lo segue una tornata più tardi.
Le Ferrari riescono a mantenere la testa con un buon passo, mentre Vettel è il primo a fermarsi ai box tra i piloti di testa, al dodicesimo giro. Webber e Alonso lo seguono una tornata più tardi, mentre subito dopo tocca al leader della gara Felipe Massa e a Hamilton. Button eredita così la leadership, mentre alle sue spalle nei primi giri dopo la sosta Massa deve subire la pressione del compagno di squadra Alonso.
Approfittando di un doppiaggio, Alonso tenta di affiancarsi al giro 21, ma Massa rintuzza la manovra; poi lo spagnolo ci riprova qualche curva più tardi e i due rischiano anche il contatto. Alonso, che appare più veloce di Massa, si lamenta anche via radio con il proprio team per le difficoltà a passarlo: “E’ ridicolo”. Button effettua la sua sosta solo al 23° giro, tornando in pista al quinto posto, alle spalle del compagno di squadra Hamilton ma davanti a Webber.
Nelle tornate successive, però, Massa inanella giri più veloci a ripetizione e guadagna un discreto margine di vantaggio sul compagno di squadra. Sutil arriva lungo e finisce in ghiaia, dovendo quindi fermarsi per la terza volta ai box per cambiare le gomme. Intorno alla metà della gara, Alonso si riporta intorno al secondo di distacco dal leader, mentre Vettel perde contatto dalle due Ferrari di testa.
Le Red Bull sembrano inoltre avere problemi di raffreddamento, tanto che via radio l’ingegnere di Webber chiede al suo pilota di restare a quattro secondi da Button, che lo precede. Al 50° giro, il colpo di scena della gara: via radio a Massa comunicano che “Alonso è più veloce di te”, così il brasiliano è costretto a farsi da parte e a lasciar platealmente spazio allo spagnolo. Il suo ingegnere Rob Smedley gli dice: “Ben fatto… e scusa”, ma ciò a cui il pubblico ha assistito è essenzialmente un ordine di scuderia, proibito dal regolamento.
Di Grassi si produce in uno spettacolare testacoda senza conseguenze e al termine del giro è costretto al ritiro. Dopo il sorpasso subito, Massa perde contatto da Alonso e viene avvicinato da Vettel. Nelle retrovie, De la Rosa effettua la sua unica sosta solo al 53° giro e subito dopo supera Hulkenberg. Ma Kovalainen chiude troppo lo spagnolo, che lo stava doppiando, e rompe l’ala anteriore della sua Sauber. Il finlandese dovrà poi rientrare ai box a sua volta per ritirarsi.
Nel finale Alonso spinge al massimo e consolida la sua leadership, davanti a Massa. Sul podio anche Vettel, davanti a Hamilton, Button, Webber, Kubica, Rosberg, Schumacher e Petrov.
1 – Fernando Alonso – Ferrari – 1:27:38.844
2 – Felipe Massa – Ferrari – + 4.196
3 – Sebastian Vettel – Red Bull – + 5.121
4 – Lewis Hamilton – McLaren – + 26.896
5 – Jenson Button – McLaren – + 29.482
6 – Mark Webber – Red Bull – + 43.606
7 – Robert Kubica – Renault – + 1 Giro
8 – Nico Rosberg – Mercedes Grand Prix – + 1 Giro
9 – Michael Schumacher – Mercedes Grand Prix – + 1 Giro
10 – Vitaly Petrov – Renault – + 1 Giro
11 – Kamui Kobayashi – Sauber – + 1 Giro
12 – Rubens Barrichello – Williams – + 1 Giro
13 – Nico Hulkenberg – Williams – + 1 Giro
14 – Pedro de la Rosa – Sauber – + 1 Giro
15 – Jaime Alguersuari – Scuderia Toro Rosso – + 1 Giro
16 – Vitantonio Liuzzi – Force India F1 – + 2 Giri
17 – Adrian Sutil – Force India F1 – + 2 Giri
18 – Timo Glock – Virgin Racing – + 3 Giri
19 – Bruno Senna – HRT F1 Team – + 4 Giri
20 – Heikki Kovalainen – Lotus F1 – + 11 Giri
21 – Lucas Di Grassi – Virgin Racing – + 17 Giri
22 – Sakon Yamamoto – HRT F1 Team – + 48 Giri
23 – Jarno Trulli – Lotus F1 – + 64 Giri
24 – Sebastien Buemi – Scuderia Toro Rosso – + 66 Giri