La defunta USF1 ha ricevuto una multa di 309 mila Euro ed è stata radiata a vita dalla F1. Il team americano, capeggiato da Ken Anderson e dal giornalista Peter Windsor, si era assicurato un posto in F1 nel 2010 ma non è riuscito a raccogliere i fondi necessari per portare avanti il progetto. (continua...)
Da allora la USF1 ha liquidato il suo patrimonio e la FIA è entrata nella lista di creditori dopo una decisione resa pubblica giovedì.
Una multa “equivalente alla tassa di partecipazione al mondiale” è stata imposta, mentre la USF1 è stata “definitivamente” esclusa da “qualsiasi competizione” per aver violato il regolamento sportivo e il codice internazionale dello sport.
La FIA ha comunicato nel suo verdetto e, vista la mancanza di “liquidità finanziaria” della USF1, l¹ammenda è di fatto la decadenza del contributo giá versato.
Ma la USF1 dovrà pagare anche “le spese sostenute dalla FIA nel contesto di questo procedimento disciplinare.”
La Federazione ha rivelato che, durante l'udienza, l'USF1 si è lamentata affermando che “i commenti negativi pubblicati dalla stampa” dopo Natale hanno rovinato la ricerca di sponsor della squadra.
La dichiarazione di Bernie Ecclestone rilasciata lo scorso settembre, secondo cui “la USF1 era un¹incognita” è stata evidenziata, ma la FIA ha riportato che la squadra americana avrebbe potuto contraddire il parere di Ecclestone “se il processo di costruzione, finanziamento e sponsorizzazione fosse stato in linea con i programmi”.
La USF1 ha argomentato che il clima sfavorevole creato dalla stampa ha portato alla sua debacle, ma stando alla FIA “non esistono evidenze” di cio’.