Il tracciato dell'Hungaroring ha caratteristiche molto simili a quello cittadino di Montecarlo. Logico pensare ad un successo Ferrari in terra magiara, dopo la supremazia inattaccabile dimostrata dalla "rossa" tra i muretti del Principato.
Ma la F1, pur regno dei computer, delle gallerie del vento, dei simulatori, non è una scienza esatta. O quasi.
E dopo Gran Premi come Montreal o Silverstone, pur con caratteristiche diverse, qualche dubbio poteva arrivare...
Invece in Ungheria abbiamo assistito alla "doppietta" della doppietta. Ossia il ripetersi quasi in carta carbone di un uno-due Ferrari di Monaco. Quasi, perchè a fine maggio non c'è stata toria: Ferrari sugli scudi e tutti gli altri a remare.
Stavolta invece la "pratica" è stata leggermente meno agevole. Vettel vince, allunga di nuovo in classifica su Hamilton, ma ha avuto il suo bel daffare con uno sterzo che tendeva da una parte, evitare i cordoli più insidiosi, tenersi dietro un Raikkonen scalpitante (anche se per quello ci ha pensato il muretto box...)
E stavolta le Mercedes non sono state così imbarazzanti come in precedenza, anzi. I problemi di Vettel probabilmente hanno impedito al tedesco di tenere il ritmo che avrebbe potuto avere, ma le Frecce d'Argento a lungo sono restate ravvicinate dietro.
Tanto che prima Bottas, poi Hamilton, hanno cercato di scardinare Raikkonen, ma senza riuscirci. Perchè qui siamo in Ungheria mica in Gran Bretagna e i trenini pagano.
Dicevamo delle Mercedes. Non imbarazzanti. Ma Hamilton è arrivato quarto, dietro il suo compagno di squadra, dopo avergli restituito la posizione che il finnico gli aveva lasciato in quello che è sembrato il tocco di mano nel Wrestling tra due compagni per darsi il cambio. "Non ci riesco, prova tu..." e via il turnover.
Ma qui siamo in Ungheria mica in Gran Bretagna e pure il fenomeno-Hamilton ha dovuto piegarsi al volere della pista e della Ferrari per poi farsi passare da Bottas prima della bandiera a scacchi.
Giochi di squadra (al contrario?) o giochi di potere all'interno del team con Wolff e Lauda dagli sguardi taglienti?
Ah già, scusate... ci sono gli altri...
In un tracciato tortuoso la Red Bull ha provato a mostrare i muscoli, sin dal venerdi. Ma poi Ricciardo ha avuto i suoi bei problemini nelle prove e la gara l'ha vista in TV avendo ricevuto il benservito da Verstappen alla seconda curva; l'olandese poi ha recuperato fino al quinto posto rimontando il terreno perduto per la penalizzazione di 10 secondi (forse eccessiva) inflittagli dai commissari.
Grande giornata di Alonso, sesto (!) al termine di una gara davvero eccezionale e nobilitata da certe "chicche" in pista che ci fanno ancora capire di che pasta è fatto questo spagnolo indomito. Un fenomeno.
La zona punti è completata da Sainz, le due Force India di Perez ed Ocon e l'altra Mclaren di Vandoorne. A testimonianza che quando il motore serve di meno, il telaio inglese si fa notare...
Da segnalare infine che Felipe Massa ha disertato per problemi fisici ed è stato sostituito da Paul Di Resta, in gara e in qualifica anche senza aver disputato le prove libere per una deroga concessa.
E ora tutti a casa per le ferie estive... anzi no! Questa settimana, sempre in Ungheria si disputano delle sessioni di test collettivi. :-)
Di seguito la classifica finale del Gran Premio d'Ungheria:
POS | PILOTA | TEAM | GIRI | TEMPO | |
1 | Sebastian Vettel | Scuderia Ferrari | 70 | 1:39:46.713 | |
2 | Kimi Raikkonen | Scuderia Ferrari | 70 | 1:39:47.621 | |
3 | Valtteri Bottas | Mercedes F1 Team | 70 | 1:39:59.175 | |
4 | Lewis Hamilton | Mercedes F1 Team | 70 | 1:39:59.598 | |
5 | Max Verstappen | Red Bull Racing | 70 | 1:39:59.989 | |
6 | Fernando Alonso | McLaren Honda | 70 | 1:40:57.936 | |
7 | Carlos Sainz Jr. | Scuderia Toro Rosso | 69 | 1:39:56.379 | |
8 | Sergio Perez | Force India | 69 | 1:39:57.415 | |
9 | Esteban Ocon | Force India | 69 | 1:40:06.145 | |
10 | Stoffel Vandoorne | McLaren Honda | 69 | 1:40:06.740 | |
11 | Daniil Kvyat | Scuderia Toro Rosso | 69 | 1:40:14.446 | |
12 | Jolyon Palmer | Renault Sport F1 Team | 69 | 1:40:14.925 | |
13 | Kevin Magnussen | Haas F1 Team | 69 | 1:40:18.195 | |
14 | Lance Stroll | Williams Martini Racing | 69 | 1:40:38.709 | |
15 | Pascal Wehrlein | Sauber F1 Team | 68 | 1:40:11.875 | |
16 | Marcus Ericsson | Sauber F1 Team | 68 | 1:40:29.343 | |
17 | Nico Hulkenberg | Renault Sport F1 Team | 67 | 1:37:46.787 | |
18 | Paul Di Resta | Williams Martini Racing | 60 | 1:28:58.199 | |
19 | Romain Grosjean | Haas F1 Team | 60 | 0:31:58.359 | |
20 | Daniel Ricciardo | Red Bull Racing | 60 |