Daniel Ricciardo vince il Gran Premio del Belgio sul tracciato di Spa-Francorchamps davanti a Nico Rosberg (Mercedes) e Valtteri Bottas (Williams). Quarto posto per il finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen, ad un passo dal podio, che ha preceduto sul traguardo nell'ordine Vettel (Red Bull), Button (Mclaren), Alonso (Ferrari), Perez (Force India), Kvyat (Toro Rosso) e Hulkenberg (Foce India).

L'australiano pilota della Red Bull riesce a conquistare quindi la sua terza vittoria sragionale e salire la classifica al punto da rappresentare un concreto pretendente al titolo mondiale, sfruttando perfettamente le disavventure del duo Mercedes che alla vigilia della gara sembrava poter cogliere un facile successo.

 

In effetti il Gran Premio del Belgio ha registrato un altro episodio controverso nella lotta mondiale tra Hamilton e Rosberg. L'inglese non riesce ad entrare nemmeno in zona punti, ritirandosi strategicamente nella parte finale della gara, dopo essere stato costretto ad una sosta imprevista ai box nelle primissime fasi del Gp a causa della foratura di un pneumatico per il contatto col suo compagno di squadra, quando era al comando. Rientrato in pista molto attardato, non è in grado di rimontare e si ferma a 6 giri dal traguardo per preservare la meccanica della sua Mercedes.

Pure Rosberg paga il contatto, con la rottura di alcuni elementi della sua ala anteriore che gli impedirà di imprimere alla sua gara il giusto ritmo permesso dalla sua monoposto. Il tedesco rientra ai box antcipatamente per la sostituzione del musetto ma il ritardo accumulato risulterà determinante per il risultato finale. Considerato responsabile per il contatto da una buona parte del pubblico, subità pure molti fischi durante la cerimonia del podio.

Gara movimentata quindi, soprattutto per Alonso. Negli attimi prima del via la sua monoposto ha un problema tecnico e i meccanici sono costretti ad operare per risolvere l'inconveniente ma oltre il tempo consentito. Alonso riesce a prendere il via regolarmente, ma viene successivamente penalizzato dai commissari con 5 secondi di penalità da scontare durante il pit stop. La sua gara viene compromessa ulteriormente nel finale, quando era in lotta per il 5° posto con Magnussen (Mclaren). Con pneumatici ormai molto rovinati, il danese chiude ogni traiettoria nel tentativo di difendersi, forse oltre il lecito, creando una bagarre spettacolare con Alonso, Vettel e Button. Al pilota della Mclaren, sesto sotto la bandiera a scacchi, verrà attribuita post gara una penalizzazione di 20 secondi sul tempo finale e retrocederà al 12° posto finale.

 

 

Pos.PilotaTeamGiriDistacco
1 Daniel Ricciardo Red Bull Racing-Renault 44 1:24:36.556
2 Nico Rosberg Mercedes 44 +3.3 sec
3 Valtteri Bottas Williams-Mercedes 44 +28.0 sec
4 Kimi Raikkonen Ferrari 44 +36.8 sec
5 Sebastian Vettel Red Bull Racing-Renault 44 +52.1 sec
6 Jenson Button McLaren-Mercedes 44 +54.5 sec
7 Fernando Alonso Ferrari 44 +61.1 sec
8 Sergio Perez Force India-Mercedes 44 +64.2 sec
9 Daniil Kvyat STR-Renault 44 +65.3 sec
10 Nico Hulkenberg Force India-Mercedes 44 +65.6 sec
11 Jean-Eric Vergne STR-Renault 44 +71.9 sec
12 Kevin Magnussen McLaren-Mercedes 44 +74.2 sec
13 Felipe Massa Williams-Mercedes 44 +75.9 sec
14 Adrian Sutil Sauber-Ferrari 44 +82.4 sec
15 Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 44 +90.8 sec
16 Max Chilton Marussia-Ferrari 43 +1 Giro
17 Marcus Ericsson Caterham-Renault 43 +1 Giro
18 Jules Bianchi Marussia-Ferrari 39 +5 Giri
  Lewis Hamilton Mercedes 38 +6 Giri
  Romain Grosjean Lotus-Renault 33 +11 Giri
  Pastor Maldonado Lotus-Renault 1 +43 Giri
  Andre Lotterer Caterham-Renault 1 Power unit