(parte 3)




Articolo 2 - dal Fanzine RTR n° 27 sui Marillion:
(questo articolo era stato pubblicato dopo l'uscita della canzone e prima dell'inizio delle ricerche)

“Three hundred miles an hour on water in your purpose-built machine...blue...bird...”
Il protagonista di questo straordinario record e’ Donald Campbell, di cui Steve Hogarth ci aveva anticipato qualcosa sul n.24 di RTR.
Ma chi era questo Campbell? Che cosa lo spinse “out of this world”? E che significato hanno le parole “blue” e “bird”?

Per rispondere a queste domande, e’ necessario accennare alle imprese di Malcolm Campbell, padre di Donald.
Malcolm Campbell nasce nel 1885 a Chilehurst, nel Kent e sin da piccolo è divorato dalla passione per la velocità. In gioventù compie svariate prodezze con qualsiasi mezzo abbia motore, ali o semplicemente ruote.

Nel 1910 debutta, e vince, nelle prime gare automobilistiche che si corrono in Inghilterra. Reduce coi gradi di capitano dalla Prima Guerra Mondiale, affascinato dai tentativi di record mondiale di velocità terrestre di colleghi piloti americani, chiede alla Sunbeam di affidargli una vettura per tentare di stabilire il primato.

Dopo diverse prove sfortunate, il 25 settembre 1924 a Pendine, in Inghilterra, raggiunge i 235,226 Km/h al volante del prototipo Sunbeam che aveva nel frattempo battezzato ‘Bluebird’, dal nome di un’opera teatrale andata in scena a Londra qualche anno prima. Nel decennio successivo, per Malcolm Campbell e’ l’apoteosi.
Affinando sempre più il Bluebird, dotandolo di poderosi motori a scoppio da aviazione (Napier e Rolls Royce), stabilisce altri sette primati, l’ultimo dei quali a Boneville, nello Utah, con 484,620 Km/h. In patria è da tempo un eroe nazionale.
Storico il suo rientro in Inghilterra da Daytona, in Florida, nel 1931, dopo aver stabilito il quarto primato di velocita’.
Al porto di Southampton lo attende una folla in delirio e il ‘Bluebird Special’, un treno allestito per l’occasione che lo porta a Londra, dal Primo Ministro , che lo nomina baronetto. Dopo il record di Boneville del 3 settembre 1935, Sir Malcolm si dedica ai record di velocità sull’acqua, stabilendone quattro consecutivi con uno scafo autocostruito, chiamato naturalmente Bluebird. Muore improvvisamente nella sua casa del Kent, il capodanno del 1949, colto da infarto, lasciando nello sconforto suo figlio Donald.

Nato nel 1920, menomato nel fisico a causa di una malattia reumatica contratta da piccolo, Donald Campbell visse le imprese del padre con gli occhi di un adolescente e lo considerava quasi una divinità.

E’ avviato ad una tranquilla carriera di manager d’impresa ma il ricordo del padre, il peso del suo mito, sono un condizionamento troppo forte. La sua strada e’ segnata: raccogliere l’eredita’ paterna diventa il suo unico scopo.
Nel 1955 vara il ‘Bluebird Project’, uno staff di ingegneri e meccanici incaricati della realizzazione di una vettura idonea per tentare il record di velocità terrestre.
Il primo esemplare del Bluebird Proteus, rivoluzionaria sintesi delle tecnologie d’avanguardia dell’epoca, va distrutto durante un collaudo.
Donald Campbell ne esce miracolosamente illeso, ma non demorde, e corona finalmente il suo sogno: il 17 luglio del 1964, a Lake Eyre, nell’Australia Meridionale, Donald iscrive il suo nome nei Guinnes dei primati a fianco del padre, toccando i 648,580 Km/h. Resterà la seconda velocità di sempre realizzata da una vettura con motore a scoppio.
Donald, non ancora appagato, ritorna poi ad una vecchia passione sua e del padre: i record sull’acqua.

Esattamente come aveva fatto Malcolm più di vent’anni prima, si autocostruisce un superscafo ‘Bluebird’ (“no one dared to call a boat...”), equipaggiato da un potentissimo motore a turbina (“...screaming blue...”).

Il tentativo ha luogo a Consinton Lake, in Inghilterra, il 4 gennaio 1967. C’è enorme attesa da parte di tutti gli inglesi: la televisione si collega in diretta, Donald Campbell e’ in onda via radio e parla tranquillamente mentre lancia il Bluebird (potrebbero essere proprio sue le parole a metà del brano dei Marillion...). raggiunge agevolmente le trecento miglia orarie, oltre 485 Km/h; il record e’ suo.
Ma, all’improvviso, il dramma si compie: il Bluebird esplode davanti a migliaia di occhi atterriti.
E’ il tragico destino di un uomo che, più di ogni altro, subì il fascino e il peso delle eroiche gesta del padre; che solo andando oltre il limite (“...What the hell do we want is it only to go where nobody has gone...”) riuscì a trovare la pace con se stesso.
La musica dei Marillion ha reso straordinariamente l’atmosfera di cupa disperazione di quel triste giorno del 1967 in cui terminò una saga familiare che inorgoglì per quarant’anni un intero popolo.
Donald Campbell volo’ “out of this world” e il suo corpo non venne mai più ritrovato.

 

NOTE:
[*1] - Il Napier Lion 12 cilindri era il motore che venne utilizzato dall'aeronautica militare inglese durante le competizioni aeree.
In particolare una delle più prestigiose in assoluto e in grado di catalizzare l'attenzione e lo sforzo industriale delle nazioni su la Coppa Shneider per idrovolanti alla quale parteciparono dal 1912 al 1931 aerei che rappresentavano davvero lo "stato dell'arte" aeronautico di nazioni quali Italia, Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti, ovvero le nazioni più progredite dal punto di vista aviatorio.
Il Napier Lion adottato era simile a quello montato sul Supermarine Sea Lion (idrovolante biblano a scafo centrale) che vinse la Coppa Schnaider del 1922, scongiurando una possibile e definitiva aggiudicazione del trofeo agli italiani (qualora l'avessero vinta per la terza volta consecutiva).
[*2] Anche questo motore Napier Lion era strettamente derivato dalle unità motrici adottate sugli idrovolanti da competizione della Supermarine. Nel 1925 il Supermarine S4 (monoplano monoposto a doppi galleggianti con struttura in legno) partecipò senza successo alla edizione 1925 della Coppa Shneider. Nel 1927 a Venezia il successivo Supermarine S5 (della stessa configurazione del precedente ma con struttura in metallo) vinse il Trofeo con una media di 453,28 km/h.
[°3] Il motore Roll Royce R era il 12 cilindri a V sovralimentato da oltre 2.300 cv installato sul Supermarine S6B del 1931 (derivato dal S6 del 1929) che si aggiudicò definitivamente per la Gran Bretagna il Trofeo Schneider (grazie alle precedenti affermazioni del 1927 e 1929). Da ricordare che ormai la sfida si era ristretta ta inglesi e italiani e che all'edizione del 1929 parteciparono solo i britannici e grazie solo all'interessamento finanziario di Lady Houston che coprì le ormai ingentissime spese essendo venuto a mancare il sostegno governativo.
Da ricordare infine che la serie degli idrovolanti inglesi (Supermarine S4, S5, S6 e S6b) e italiani (Macchi M39, M52, MC72) rappresentavano i più veloci arerei del mondo del momento, in grado di competere oltre che nella prestigiosissima Coppa Schneider, a fissare il records di velocità assoluta per aerei.

Per chi volesse reperire ulteriori informazioni vi proponiamo alcuni siti:
www.fileybay.com/bluebird/bluebird.html
www.ruskinmuseum.com
http://www.bluebird-electric.net/land_speed_record_history.htm
www.modelfoxbrianza.it/Record1.htm