La sfida è ricominciata, ancora una volta.
Una sfida lunga, snervante che a volte è sembrata ad un passo da un felice
epilogo. Nel tentativo, sempre frustrato, di raggiungere una Ferrari stratosferica.
Ma intanto gli anni che separano Grove dall'ultimo titolo appaiono troppi anche
al più paziente degli osservatori.
E della coppia Williams-Head si può dire di tutto eccetto che sia arrendevole...
La Fw27 è stata mostrata in una presentazione tutto sommato pacata, senza
eccessivi trionfalismi.
La determinazione non si misura in luccichii.
Le forme della nuova vettura non sono particolarmente accattivanti o ricercate
com'è avvenuto per alcune delle altre principali antagoniste come Renault
e Mclaren.
La Fw27 ha linee invece piuttosto semplici e pulite; solo il musetto, molto
alto, arcuato, sottile e l'ala anteriore sinuosa con la porzione centrale a
cucchiaio molto pronunciato, sono in linea con le ultime tendenze progettuali.
Abbandonata la doppia chiglia, che tanto aveva fatto trepidare piloti e ingegneri
nel 2004, si torna ad un telaio convenzionale; il sistema di deflettori ricalca
a grandi linee gli ultimi sviluppi introtti già nella passata stagione.
Anche le pance laterali sono solo la logica evoluzione degli step introdotti
lo scorso anno con un generale rimpicciolimento delle masse ma senza le scelte
estreme viste su altre monoposto. Comunque anche in Williams hanno potuto ridurre
considerevolmente gli ingombri nella parte posteriore grazie un accurato studio
degli sfoghi d'aria (costituiti da camini di generosi dimensioni) che ha permesso
anche di non avere alcun altro tipo di griglia nelle fiancate e di ridurre al
minimo le carenature degli scarichi del motore.
Fiancate quindi non estremizzate e dalle linee pulite che si caratterizzano
anche per delle pinne tagliate e che non proseguono più a carenare la
zona tra le ruote posteriori. Il profilo aggiuntivo sopra il cambio è
sorretto infatti da apposite estensioni delle paratie dell'alettone posteriore.
Curiosa, nell'anno di introduzione dell'uso di un motore per due Gran Premi,
la riduzione della presa d'aria nel roll-bar che è stata sollevata il
più possibile per beneficiare dell'aria più "pulita"
e migliorare nel contempo i flussi nella zona del roll-bar che presenta inoltre
un doppio sistema di alette.
Infine le paratie dell'ala posteriore. Come detto sostengono anche il profilo
aggiuntivo sopra il cambio; inoltre presentano le tipiche nervature incurvate
di scuola Toyota e solo un piccolo scasso posteriormente.