Cominciamo da quello che colpisce maggiormente.
Nella nuova R25 non si possono non notare le profonde ed estese fessure "a persiana" destinate allo sfogo dell'aria delle fiancate e che seguono, nel loro andamento, il disegno delle pance e del cofano motore. Questo per realizzare il più valido sistema di raffreddamento e permettere il restringimento ed abbassamento della carrozzeria per beneficiare di innegabili vantaggi aerodinamici verso l'alettone posteriore.
All'apparenza questo sembra il maggior elemento distintivo della nuova Renault, ma a ben guardare incuriosisce anche il musetto molto rastremato e sottile, quando invece la concorrenza, generalmente, sta adottando musetti più "panciuti e bombati.



Lo studio dell'anteriore appare da subito molto accurato. La squadra di Enstone ha adottato un alettone anteriore molto arcuato a cucchiaio in maniera abbastanza simile a quanto fatto alla B.A.R., pur senza il suo avanzamento centrale alla vista di pianta. I profili alari, in ogni caso, hanno una variazione di diedro sicuramente più sinuosa.
Il sistema dei deflettori laterali ricalca a grandi linee il disegno della vecchia monoposto con qualche ritoco e una sorta di estremizzazione delle "lame" orizzontali che partono dalla base delle fiancate.
Quest'ultime rappresentano una evoluzione ulteriore di quanto visto sulla R24 esaltando un disegno che già lo scorso anno aveva destato molto interesse.
Abbiamo parlato delle estese fessure di sfogo; il sistema contempla camini, piccoli profili alari e pinne in puro stile Renault ma non si può non notare la posizione decisamente "annegata" dei terminali di scarico del motore che sono praticamente a filo della carrozeria e non necessitano di alcun tipo di carenatura specifica.
Questo è un'altro indice dell'estremo lavoro, anche relativo alla componentistica interna, allo scopo di attenere il maggiore restringimento della parte finale delle fiancate.



Il cofano è stato ancora rimpicciolito, con la pinna che ha perso la sua curiosa estensione posta nella parte alta e che modificava in modo apprezzabile il disegno alla vista laterale. E' presente il piccolo profilo alare nella zona del roll-bar che ormai è un elemento imprescindibile dalle odierne F1.
Infine l'alettone posteriore dall'andamento rettilineo che conserva quelle caratteristiche fessure delle paratie laterali che costituiscono un'altro elemento distintivo delle monoposto anglo-francesi.
Infine si parla di un consistente miglioramento relativamente al peso della vettura che quest'anno dovrebbe beneficiare di un innalzamento del peso della zavorra quando lo scorso anno la R24 aveva un margine piuttosto esiguo in tal senso. Questo potrebbe portare finalmente ad una ottimizzazione del bilanciamento generale della monoposto.



Se possibile, i tecnici sono riusciti a migliorare ed evolvere la già ottima aerodinamica della vettura dello scorso anno; la sfida assoluta potrà essere accolta solo se si sarà riusciti a migliorare anche il settore motore (necessario raggiungere le potenze della concorrenza) e il bilanciamento generale della vettura che accusava un certo sbilanciamento verso il posteriore. L'elettronica e il sistema di gestione delle partenze dovrebbero essere rimasti ai vertici assoluti.