Il grande successo avuto lo scorso anno, con la conquista del secondo posto nel mondiale Costruttori, ha posto il team B.A.R. sotto una luce sicuramente diversa. Anche il maggior impegno della Honda contribuisce a tutto questo, come pure i nuovi obiettivi, per forza di cose più ambiziosi, che vengono prefigurati alla vigilia di una stagione importantissima. Infine la stessa colorazione, leggermente modificata e senz'altro migliore contribuisce non poco all'immagine generale del team che ora è "diventato grande".
Sono questi elementi a farci vedere la nuova monoposto con una luce nuova?
Probabilmente no. La 007 è realmente interessante e non solo per considerazioni di carattere politico-sportivo-cromatico.
L'esigenza di un ulteriore passo in avanti ha costretto il team ad uno sforzo progettuale ed innovativo notevole ma sembra che gli uomini di Brackley siano riusciti perfettamente nel loro intento.



Il divario tra la 006 e la nuova vettura è evidente grazie a linee nettamente più ricercate e maggiormente in linea con le ultimissime tendenze; molte interessanti soluzioni adottate le vedremo probabilmente anche in altre monoposto ancora da presentare. Ma vedendola ora non si può che apprezzarne l'insieme.
Con regole decisamente modificate, ogni nuova monoposto possederà elementi distintivi originali, prima che la bontà di certe soluzioni rispetto ad altre tenda nuovamente ad "appiattire" il parco vetture.
Intanto la 007 si caratterizza soprattutto dal curioso disegno dell'ala anteriore che presenta una forma a cucchiaio molto pronunciato nella parte centrale sotto il muso; quest'elemento fondamentane è stato disegnato per recuperare il maggior carico deportante possibile, vedremo a quale prezzo o se in modo brillante.



Sempre per recuperare carico sull'avantreno e migliorare i flussi nel sotto scocca sono stati studiati particolari deflettori sagomati che si innestano al telaio stesso e forniti di particolari estensioni verso il posteriore in modo da usufruire dei lati positivi di un telaio a doppia chiglia senza subirne i lati negativi.
Anche i pontoni laterali hanno beneficiato di un accurato studio aerodinamico. Se le prese d'aria sono abbastanza tradizionali la presenza di pronunciate "lame" inferiori e i ritocchi sul sistema di pinne e alette poste davanti alle ruote posteriori tradisce la grande ricerca effettuata in galleria del vento, pur senza "scassi" inferiori particolarmente pronunciati.
Canonici infine il profilo nella zona del roll-bar e quello aggiuntivo tra le ruote posteriori infulcrato alle pinne, fermo restando quanto studiato in merito all'estrattore posteriore, altro elemento che di questi tempi ha costretto i tecnici dei team ad un grosso lavoro di recupero di deportanza.
Dal punto di vista meccanico, i progettisti hanno posto molta attenzione alla distribuzione dei pesi e in merito alla geometria delle sospensioni che contenessero l'usura dei pneumatici. Il serbatoio di carburante è stato ingrandito solo leggermente e sono state riviste le varie componenti interne.
La Bar 007 vista alla presentazione dovrebbe essere abbastanza conforme alla versione definitiva che vedremo a Melbourne.