MIKA HÄKKINEN

The Flying Finn

 

Campione del Mondo 1998 – 1999

Nato a Helsinki (Finlandia) il 28 settembre 1968

 

Questa biografia è dedicata al più grande pilota di tutti i tempi, al mio eroe dell’infanzia, ad un uomo che è entrato nella Leggenda…

 

Mika Pauli Hakkinen nasce a Espoo, quartiere di Helsinki, Capitale della Finlandia, il 28 settembre 1968. Figlio di un radiotelegrafista del porto e di una segretaria di Helsinki, Mika è attratto sin da bambino dai piccoli Kart che girano sulla pista situata vicino alla sua casa. Il padre si improvvisa taxista per procurarsi i soldi per acquistare un Kart, di cui Mika inizia ad appassionarsi. Quando era bambino, Hakkinen viveva a Vantaa, lo stesso quartiere del pilota connazionale Mika Salo (in seguito pilota di Formula 1). Ma questo non fu un motivo sufficiente per essere amici.

 

Le sue doti al volante vengono ampliamente premiate (sei volte Campione finlandese di Kart tra il 1974 e il 1986) e inizia a correre nella categoria Formula Ford 1600 nel 1987.

 

Nel 1988 Hakkinen è vincitore nella Serie europea Open Lotus e si classifica secondo nella Serie inglese GM-Lotus. Successivamente, l’Asso finlandese passa al Campionato britannico di Formula 3 dove si laurea Campione assoluto nella Stagione 1990. Sempre nello stesso anno, Hakkinen vince una manche del Gran Premio di Macao di Formula 3. Nell’ultima tappa il suo futuro e storico rivale, il pilota tedesco Michael Schumacher, era finito largo all’ingresso di una curva. Hakkinen aveva iniziato il sorpasso quando Schumacher si spostò verso destra. I due piloti si toccarono e Mika perse l’ala anteriore ma non ebbe problemi ad arrivare secondo dietro a Michael. Schumacher disse che era dispiaciuto e che non l’aveva visto negli specchietti. Hakkinen accettò la sua versione. Ma, qualche giorno dopo, Michael rilascia un’intervista su Eurosport subito dopo la gara. Disse che quando aveva visto Mika negli specchietti, cambiò traiettoria per bloccarlo. Non gesto che Mika non dimenticherà mai.

 

Questi importanti successi gli permisero di passare direttamente in Formula 1 grazie all’appoggio di importanti ditte finlandesi in veste di sponsor. Il Manager Keke Rosberg (Campione del Mondo di Formula 1 1982 su Williams-Ford FW08) riesce a garantirgli un volante in Formula 1 presso il celebre Team Lotus dopo lunghe trattative. Il pilota finlandese disputa il suo primo Test al volante di una monoposto di Formula 1 nel gennaio 1991 al volante di una vecchia Lotus-Judd 101 datata addirittura 1989!

 

Mika Hakkinen debutta al Gran Premio degli Stati Uniti 1991, disputato sul circuito di Phoenix Park (in Arizona) al volante della Lotus-Judd 102B, una monoposto profondamente modificata dal Direttore Tecnico argentino Enrique Scalabroni sulla base del modello precedente. Dopo un’impressionante Sessione di Qualifica (13° posizione in Griglia di Partenza), in gara Hakkinen viene urtato dal pilota inglese Mark Blundell (Brabham-Yamaha) ed è costretto ad una lunga rimonta tra i muretti e le strade di Phoenix. La sua prima corsa si conclude al 59° giro per un problema al motore Judd V8 della sua monoposto.

 

 

Il Cow Boy dell’Arizona: Mika Hakkinen in azione sul tracciato cittadino di Phoenix Park (Arizona) al volante del modello Lotus-Judd 102B durante le Prove Libere del Gran Premio degli Stati Uniti 1991;

 

Hakkinen dimostra sin dall’inizio un grande talento, surclassando subito il compagno di Squadra, il pilota inglese Julian Bailey, su una monoposto non delle migliori. In Brasile, seconda tappa della Stagione 1991, il pilota finlandese riesce a classificarsi al nono posto finale e tenendo brillantemente testa al pilota brasiliano Ayrton Senna (McLaren-Honda Mp4/6), in crisi tecnica con il cambio semi-automatico, nel corso degli ultimi giri di corsa. Alla terza gara della Carriera, nel Gran Premio di San Marino a Imola, Hakkinen dimostra una classe naturale al volante in condizioni alternate di asciutto e pioggia. Complici i ritiri di Prost, Mansell, Piquet, Alesi e Moreno, il pilota finlandese risale fino al quinto posto davanti al compagno di Squadra Bailey. E pensare che Mika era partito venticinquesimo e penultimo! La Stagione agonistica 1991 si rivela estremamente dura e difficile, ma si tratta del primo anno di apprendistato del pilota finlandese in Formula 1. Hakkinen manca la Qualificazione nel Gran Premio di Francia a Magny Cours per problemi al motore sulla sua vettura, mentre nel corso dell’annata subentrano due nuovi piloti accanto al pilota finlandese accompagnati da una cospicua valigia ricca di sponsor: l’inglese Johnny Herbert e il tedesco Michael Bartles.

 

Nel 1992 la coppia Hakkinen-Herbert viene riconfermata dai vertici Lotus. La Squadra inglese mette in campo una nuova monoposto a partire dal Gran Premio di San Marino, l’innovativa Lotus-Ford Cosworth 107 dotata di un interessante sistema di sospensioni semi-attive. Il pilota finlandese conquista un buon sesto posto nel Gran Premio del Messico (Mexico City), seconda prova della Stagione. Dopo aver mancato la Qualificazione a Imola, la monoposto compie seri progressi e permette alla coppia Lotus di puntare regolarmente alla zona punti. Hakkinen conquista due quarti posti (Francia e Ungheria), un quinto posto (Portogallo) e due sesti posti (Gran Bretagna e Belgio). Sul circuito di Budapest, il pilota finlandese è protagonista di un bel duello con il nuovo Campione del Mondo Nigel Mansell (Williams-Renault FW14B), scatenato nella sua rimonta sulle McLaren. Al termine della Stagione, Hakkinen si classifica all’ottavo posto in Classifica Generale con 11 punti all’attivo.

 

Il Team Lotus, vedovo del tre Campione del Mondo di Formula 1 Nelson Piquet e dei motori Honda, era ormai lontano dai gloriosi tempi d’oro e il Manager Keke Rosberg lo induce coraggiosamente a firmare per la McLaren in qualità di pilota collaudatore. I primo incontro con Ron Dennis, Presidente del Team McLaren, avviene sulle montagne svizzere nel corso di una gara di sci. Il contratto tra Hakkinen e la Squadra di Woking verrà firmato alcune settimane dopo. Durante la Stagione 1993, Hakkinen porta in pista il modello McLaren-Ford Mp4/8 affidato ai piloti Titolari, il brasiliano Ayrton Senna (tre volte Campione del Mondo di Formula 1 1988-1990/91) e l’americano Michael Andretti (figlio di Mario, Campione del Mondo di Formula 1 1978).

 

 

Verde speranza: La Stagione 1992 si rivela ottima: Hakkinen ottiene l’ottavo posto nella Classifica Piloti grazie a 11 punti totali guadagnati nel corso dell’anno;

 

Nel 1993, in contemporanea ai suoi impegni in Formula 1 presso il Team McLaren, Hakkinen era l’allora pilota di riserva della Squadra Porsche 911 Supercup e non era mai salito sulla vettura prima della gara di Montecarlo. Invitato a correre, Hakkinen conquistò la Pole Position e poi fece piazza pulita di piloti esperti del calibro di Walter Röhl, vincendo nella sua prima gara in questa Categoria. Più tardi, nello stesso anno, dimostrò che la sua performance non era stata un fuoco di paglia quando corse sul circuito dell’Hungaroring. Mika conquistò di nuovo la Pole Position e fece sua la seconda vittoria su due partecipazioni.

 

Hakkinen ha imparato molto osservando il caposquadra Senna, cercando di capire cosa faceva osservandolo per tutto il tempo. Il suo impegno verso le corse era totale ed è stato questo a dargli le capacità di fare quello che ha fatto. Lavorare con lui gli fece capire le corse e cosa volesse dire correre in McLaren. Il pilota finlandese sostituisce Andretti nelle ultime tre gare della Stagione 1993 in seguito all’annuncio dell’immediato abbandono della Formula 1 da parte del pilota americano.

 

In Portogallo, alla prima gara al volante della la McLaren motorizzata Ford Cosworth V8 HB versione clienti, Mika si qualifica in terza posizione dietro alla formidabile coppia del Team Williams-Renault composta da Hill e Prost e davanti al leggendario Senna, rimasto incredulo di fronte a questa straordinaria prestazione. In Griglia di Partenza, Damon Hill rimane inchiodato in Griglia di Partenza, e le McLaren-Ford di Senna e Hakkinen ne approfittano per sorprendere e sorpassare Alain Prost. Ma a prendere il comando è il pilota francese Jean Alesi (Ferrari) davanti a Senna, Hakkinen, Prost e Schumacher. Dopo il ritiro di Senna per un problema al suo motore Ford-Cosworth, Hakkinen è saldamente in seconda posizione dietro al “Professore” Prost, ma un uscita di pista pone la parola fine alla sua prima corsa al volante della McLaren. Nella gara successiva, il Gran Premio del Giappone 1993, Hakkinen continua a stupire positivamente in Qualifica piazzandosi al terzo posto dietro ai mostri sacri dell’Automobilismo Ayrton Senna e Alain Prost, con un distacco minimo nell’ordine dei tre decimi di secondo. In gara, Hakkinen mantiene saldamente la terza posizione conquistando il primo podio della sua Carriera in Formula 1. Nell’ultima corsa della Stagione 1993, il Gran Premio d’Australia disputato sul circuito cittadino di Adelaide, Hakkinen si piazza al quinto posto al termine delle Prove Ufficiali. Alla partenza della corsa, il pilota finlandese perde la quinta piazza a favore del pilota inglese Martin Brundle (Ligier-Renault), ma Hakkinen non demorde e infila prima Brundle e in seguito Alesi. Dopo il gioco dei rifornimenti, Hakkinen supera Hill in corsia box guadagnando la terza posizione, ma in seguito è costretto al ritiro a causa di un problema all’impianto frenante sulla sua McLaren.

 

 

Finn Air: In Portogallo, sul circuito di Estoril, Mika Hakkinen compie la sua prima gara al volante del modello McLaren-Ford Mp4/8 superando in Qualifica l’Asso brasiliano Ayrton Senna, suo compagno di Squadra per tre corse;

 

Con il passaggio di Ayrton Senna alla Squadra Williams-Renault nella Stagione 1994, Hakkinen diventa prima guida presso il Team McLaren, che nel frattempo ha firmato un accordo di fornitura dei motori Peugeot nel ottobre 1993. Per affiancare un pilota giovane ma ancora poco esperto come Hakkinen, Ron Dennis mira al colpaccio puntando sull’esperto pilota francese Alain Prost, che ha appena annunciato il ritiro definito dal Mondo delle corse sportive. Ma, inaspettatamente, l’Asso transalpino rifiuta il posto di prima guida in Squadra senza tornare sui suoi passi dopo aver disputato una breve Sessione di Test a Estoril (Portogallo). Sfumate le candidature di Prost, Warwick e Herbert, Ron Dennis ingaggia l’esperto pilota britannico Martin Brundle dopo una disputa con i responsabili della Peugeot che preferivano il pilota francese Philippe Alliot.

 

La Stagione 1994, iniziata con grandi speranze, è caratterizzata dalla scarsa affidabilità del propulsore francese. In Brasile, prima tappa del Mondiale, Hakkinen è sesto quando un cedimento al motore Peugeot V10 versione A4 lo costringe all’abbandono. Due settimane dopo, sul circuito di Aida in Giappone, il pilota finlandese scatta bene dalla quarta posizione ma arriva troppo lungo alla prima curva, tamponando Ayrton Senna (Williams-Renault) e spedendo il paulista nella sabbia. Hakkinen prosegue miracolosamente in seconda posizione senza particolari danni alla vettura, seguendo il leader della corsa Schumacher. Poche tornate dopo, nella fretta della rimonta Hill finisce in testacoda nel tentativo di superare Hakkinen. Ma l’asso di Helsinki è costretto nuovamente al ritiro per un problema alla trasmissione, che aveva evidenziato problemi di funzionamento da alcuni giri. Nel tragico Gran Premio di San Marino 1994 a Imola, Mika scatta dall’ottavo posto in Griglia di Partenza. La gara viene interrotta dopo il 7° giro nel quale perde la vita il Leggendario tricampeao brasiliano Ayrton Senna da Silva. Alla seconda ripartenza, Hakkinen scatta bene e complice il ritiro di Gerhard Berger (Ferrari) riesce a prendere il comando della corsa per un giro, conquistando il terzo posto sul gradino più basso del podio, senza però la voglia di festeggiare…

 

Erano giorni duri e difficili per il Team di Woking. Ayrton Senna se ne era andato alla Williams poi era morto, e tutta la Squadra McLaren era distrutta dal dolore. Mika decide di fare qualcosa per onorare la grande figura di Senna e risollevare il morale alla Squadra. Il pilota finlandese è protagonista di uno spettacolare giro di Qualificazione nel Gran Premio di Monaco 1994. Sul circuito cittadino di Montecarlo, tra muretti e marciapiedi, Mika compie un giro perfetto dimostrando tenacia e classe, saltando sui cordoli con un’aggressività quasi nascosta e appoggiandosi persino alle barriere alla staccata della curva Mirabeau. Questa formidabile prestazione lo proietta in seconda posizione con un tempo di 1’19”488 dietro al pilota tedesco Michael Schumacher (Benetton-Ford B194), alla sua prima Pole Position in Carriera. Purtroppo, la corsa di Mika dura solo lo spazio di pochi metri: il pilota finlandese viene urtato da Damon Hill (Williams-Renault FW16) e va a sbattere contro le barriere della Sante Devote. Gara finita. L’incidente mette fuori gioco anche la vettura di Hill che con un braccetto della sospensione anteriore destra  piegato non può proseguire.

 

 

Ritmo finlandese: Straordinaria prestazione in Qualifica per Hakkinen durante le Prove Ufficiali del Gran Premio di Monaco 1994. Grazie ad un giro perfetto ed estremamente aggressivo, il pilota finlandese si guadagna il secondo posto in Griglia di Partenza;

 

Dopo Montecarlo, Mika incorre in due ritiri consecutivi in Spagna e in Canada. A Barcellona Hakkinen scatta bene dalla terza posizione in Griglia di Partenza, ma rinuncia a lottare con Hill alla prima curva memore dell’incidente di Montecarlo. Il pilota finlandese tiene bene la terza posizione grazie ad una superba tattica di tre soste ai box. La gara finisce nel corso del 48° giro per l’esplosione del fragile motore Peugeot. Hakkinen riesce a tornare sul podio solamente nel Gran Premio di Gran Bretagna a Silvestone dopo la celebre squalifica di Schumacher (causa bandiera nera ignorata). Durante il week-end di gara accadde un fatto noto solo a pochi: il pilota finlandese aveva cercato di superare una fila di macchine incolonnate sulla strada che conduceva al circuito. Ma gli andò male: venne fermato e portato in caserma e finì addirittura dietro alle sbarre. La questione venne in seguito chiarita con la Polizia inglese, ma Hakkinen perse il warm-up del Gran Premio d’Inghilterra.

 

La frustrazione per i fragili motori Peugeot rendono protagonista Hakkinen di manovre molto rischiose e spericolate alla partenza delle gare. La situazione raggiunge il culmine con il grave incidente al via del Gran Premio di Germania a Hockenheim. Dopo lo start, Mika viene urtato dal pilota scozzese David Coulthard (Williams-Renault FW16). La vettura, impazzita, attraversa la pista e taglia la strada ad alcuni avversari. La monoposto, infine, va a sbattere contro le barriere distruggendosi a metà. Hakkinen viene severamente sanzionato dalla FIA ed è costretto a saltare il successivo Gran Premio d’Ungheria a Budapest con la squalifica di una gara, una pena (secondo molti esperti) troppo severa. Dopo essere stato sostituito per una corsa dal pilota francese Philippe Alliot, Hakkinen torna in pista più concentrato e determinato che mai. Il pilota finlandese infila quattro podi consecutivi (Belgio, Italia, Portogallo, Europa), dove si piazza sempre al terzo posto finale. In Belgio, sul circuito di Spa-Francorchamps, il terzo posto viene trasformato in secondo posto finale dietro a Hill dopo la squalifica del vincitore Schumacher per un’irregolarità al fondo piatto della sua vettura: si tratta del miglior risultato in gara dell’anno. Proprio queste straordinarie prestazioni consentono a Mika di conquistare un ottimo quarto posto in Classifica Generale con 26 punti all’attivo alle spalle di Schumacher, Hill e Berger.

 

 

Nella Stagione di Formula 1 1995 il Team McLaren si lega definitivamente con la Casa tedesca Mercedes-Benz per la fornitura dei motori prodotti dalla Ilmor. Forti pressioni da parte della Multinazionale del Tabacco Marlboro e dalla Casa di Stoccarda inducono Ron Dennis ad ingaggiare un nemico storico della Casa di Woking: il “Leone d’Inghilterra” Nigel Mansell. Il pilota inglese viene affiancato ad Hakkinen con il compito principale di sviluppare in gara la nuova monoposto siglata McLaren-Mercedes Mp4/10 dotata con il nuovo motore Mercedes-Benz V10. La prima vettura fornita con i fragili propulsori V10 della Casa tedesca è una monoposto rivoluzionaria in tutti i settori. Ma il progetto si dimostra sin dall’inizio catastrofico, tant’è che per ovviare ai problemi di telaio ne verranno costruiti addirittura quattro nell’arco di due mesi. Alla vigilia del Gran Premio di Monaco, Mansell interrompe il suo contratto con la McLaren perché non riesce nemmeno a guidare una monoposto che gli sta stretta di spalle e di fianchi. La Squadra McLaren rimane senza un valido supporto per sviluppare la monoposto, e la Stagione 1995 si trasforma presto in un anno di transizione. Hakkinen fa quello che può con una monoposto simile ad un astronave, conquistando un quarto posto in Brasile e un quinto posto a San Marino. Dopo la gara di Imola, segue un lunghissimo periodo di digiuno dalla zona punti che si interrompe nel Gran Premio d’Italia 1995. A Monza, complici i ritiri di Coulthard, Schumacher, Hill, Berger e Alesi, Mika Hakkinen giunge in seconda posizione al traguardo alle spalle del vincitore, ed ex compagno di Squadra ai tempi della Lotus, il pilota inglese Johnny Herbert (Benetton-Renault B195). Dopo aver saltato il Gran Premio del Pacifico ad Aida a causa di un’urgente operazione di appendicite, Mika torna al volante nella gara successiva in Giappone, dove dimostra grandi progressi da parte della sua monoposto. Il pilota finlandese, dopo aver conquistato una splendida terza posizione in Grigia di Partenza, termina la corsa al secondo posto inserito tra la coppia Benetton Schumacher-Herbert.

 

La Stagione 1995 si conclude con il grave incidente sul circuito cittadino di Adelaide durante le Prove Libere del Venerdì mattina. La monoposto incappa in una foratura mentre affronta la curva più veloce della pista. Hakkinen perde il controllo a velocità altissima, si gira su se stessa compiendo una giravolta di 360° e quando ritorna un traiettoria va a sbattere violentemente contro le barriere di gomma che delimitano la pista di Adelaide. Le immagini successive che vengono trasmesse in televisione sono paurose: il pilota finlandese ha sbattuto violentemente contro il volante della monoposto, è svenuto, perde sangue dal naso e dalla bocca e sembra non riprendersi dal forte impatto. Mika è stato davvero fortunato ad aver avuto un incidente nella curva dove c’era più assistenza medica possibile. Ogni anno Hakkinen ringrazia personalmente i medici invitandosi ad assistere il Gran Premio d’Australia ai box McLaren. Poco dopo l’incidente, Mika viene urgentemente trasportato in ospedale dove resta in coma per alcuni giorni, con la vita appesa ad un filo.

 

 

Freccia al vertice: Grazie a due secondi posti a Monza e Suzuka, Hakkinen e la McLaren tornano ad occupare le posizioni di alta classifica sollevando parzialmente la Stagione 1995. Poi venne il grave incidente ad Adelaide…

 

Hakkinen trascorre in seguito l’inverno 1995/96 a riabilitare i muscoli e il proprio fisico lontano dalle piste su preciso ordine di Ron Dennis. Il pilota finlandese invia un messaggio di augurio di Buon Natale tranquillizzando giornalisti, mass-media e fans. Quando torna la volante della sua McLaren in un Test nel marzo 1996 sul circuito di Le Castellet, Mika si scoprirà diverso, cambiato, molto più preciso e attento al volante. Ma il pilota chiacchierone, sorridente e solare di un tempo cambierà presto in un uomo silenzioso, serio e professionale. L’incidente di Adelaide 1995 ha tracciato un solco incancellabile nella vita di Mika.

 

 

Il ritorno: In seguito al pieno recupero fisico dopo il grave incidente di Adelaide 1995, Mika Hakkinen torna in pista al volante della nuova McLaren-Mercedes Mp4/11 più determinato che mai, preparandosi in vista della Stagione 1996;

 

Nel 1996 Mika Hakkinen viene affiancato da un nuovo compagno di Squadra, il pilota scozzese David Coulthard subentrato al connazionale Mark Blundell al termine dell’annata 1995. La Stagione 1996 inizia proprio in Australia, ma sul nuovo circuito cittadino di Melbourne. Hakkinen compie una buona corsa nonostante le condizioni fisiche non ancora al meglio, surclassando Coulthard e conquistando un buon quinto posto. Durante la Stagione 1996, Hakkinen entra regolarmente in zona punti e sale quattro volte sul terzo gradino del podio in Gran Bretagna, Belgio, Italia e Giappone. Al termine dell’annata, il pilota finlandese si piazza al sesto posto in Classifica Finale con 31 punti all’attivo dietro a Hill, Villeneuve, Schumacher e Alesi.

 

L’anno successivo, la Squadra McLaren abbandona la livrea bianco-rosso Marlboro per inaugurare una nuova partnership con la Multinazionale del Tabacco West. Le monoposto di Mika e David si colorano d’argento e iniziano ad arrivare grandi prestazioni. Al volante della nuova McLaren-Mercedes Mp4/12, David Coulthard vince il primo Gran Premio della Stagione 1997 in Australia davanti a Schumacher e Hakkinen. Nelle prime quattro corse, Hakkinen si piazza regolarmente a punti in Australia, Brasile, Argentina e San Marino. A Montecarlo, durante le Prove Libere del Venerdì, il pilota finlandese è protagonista di un brutto incidente con i piloti Villeneuve e Alesi al tornantino del Loews per fortuna senza gravi conseguenze. Una gomma colpisce a bassa velocità il casco di Mika; un incidente davvero spaventoso. Dopo un lungo periodo di digiuno segnato dalla scarsa affidabilità dei propulsori Mercedes-Benz V10, Mika ritorna sul podio conquistando un buon terzo posto nel Gran Premio di Germania 1997 a Hockenheim. Con l’arrivo del brillante Direttore Tecnico inglese Adrian Newey, le prestazioni di Mika al volante diventano un punto di riferimento per gli avversari grazie ad una vettura finalmente competitiva. Hakkinen ottiene la sua prima Pole Position in Carriera nel Gran Premio del Lussemburgo sul circuito del Nürburgring. Al via, le McLaren-Mercedes scattano in testa e sembrano avviarsi verso una doppietta. Ma in successione ad un giro di distanza dall’altro, i motori esplodono improvvisamente costringendo i piloti McLaren all’abbandono. All’ultima corsa si decide la Stagione 1997 di Formula 1. Villeneuve è in ritardo di un punto da Schumacher, ma i giochi sono tutti aperti. A Jerez De La Frontera il Mondiale viene assegnato a Jacques Villeneuve dopo un incidente con Michael Schumacher a metà gara. Il tedesco cerca di buttare fuori pista il canadese, che è in piena rimonta, ma ha la peggio e finisce lui stesso nella sabbia delle accuse e nella polvere delle polemiche. L’incidente con Villeneuve ricorda un po’ quello di tre anni prima sul circuito di Adelaide con Damon Hill. Con Schumacher fuori gioco, Jacques regalerà la gara alle McLaren-Mercedes di Hakkinen e Coulthard. Mika Hakkinen sfreccia al primo posto sul traguardo: è la sua prima vittoria in Formula 1 dopo 96 Gran Premi di attesa! Con una monoposto finalmente competitiva e con la prima vittoria in tasca, il futuro di annuncia roseo per Hakkinen. In Classifica Finale, il pilota finlandese si piazza al sesto posto con 24 punti all’attivo.

 

 

Freccia d’argento: A Jerez De La Frontera (Spagna), ultima gara della Stagione 1997, Mika Hakkinen ottiene la sua prima vittoria in Formula 1 dopo 96 gare di lunga attesa;

 

Nel 1998 il Team West McLaren-Mercedes può iniziare la nuova Stagione di Formula 1 nel ruolo di candidata principale per il Titolo Mondiale insieme a Ferrari e Williams. Ron Dennis istituisce all’ultimo momento un’ alleanza con il colosso nipponico Bridgestone, fornitore di pneumatici da corsa. La nuova Regola che impone pneumatici a tre scanalature esalta lo stile di guida preciso di Hakkinen e il pilota finlandese si trova particolarmente a suo agio al volante della nuova ed elegante McLaren-Mercedes Mp4/13 numero 8.

 

In Australia, sul circuito cittadino di Melbourne, scatta il Mondiale di Formula 1 1998. Le due McLaren dominano Qualifiche e gara, con Mika Hakkinen davanti al compagno di Squadra David Coulthard. Prima della corsa, Mika e David stabiliscono che chi dei due fosse giunto in testa alla prima curva avrebbe vinto la corsa. Hakkinen e Coulthard scattano in parallelo e il finlandese mantiene il comando davanti allo scozzese. A metà corsa, accade il colpo di scena: Hakkinen rientra ai box quando è saldamente in testa, non trova i meccanici, attraversa la corsia dei box e torna in pista in seconda posizione dietro a Coulthard. Mika spiegherà più tardi che in quell’occasione si era trattato semplicemente di un errore: il pilota finlandese aveva sentito un falso richiamo ai box a causa di un problema all’udito postumo dell’incidente di Adelaide 1995. Dopo il valzer dei pit-stop, Coulthard è al comando davanti ad Hakkinen, ma in virtù dei patti stabiliti prima della corsa il pilota scozzese cede lealmente il comando al compagno di Squadra davanti al rettifilo dei box quando mancano pochi giri al termine della gara. Per le “frecce d’argento” è il trionfo: doppietta McLaren-Mercedes alla prima uscita Stagionale. Dopo la corsa scattano, naturalmente, le accuse al Team di Woking: sotto inchiesta è il famoso terzo pedale (che dovrebbe garantire una differente frenata ad effetto sterzante vietata dai Regolamenti) e la polemica per il sorpasso Hakkinen-Coulthard che avrebbe danneggiato gli scommettitori australiani. In risposta a ciò, la Mercedes-Benz occupa le pubblicità dei giornali di tutto il mondo con un messaggio semplice, chiaro e diretto: “Grazie ragazzi, lo stile vince sempre”. Per la prima volta nella sua Carriera, Mika Hakkinen va in testa al Campionato del Mondo con la magistrale vittoria a Melbourne.

 

In Brasile, seconda Prova Stagionale, il Team McLaren si presenza senza il famigerato terzo pedale messo sotto accusa dalla Scuderia Ferrari, ma la Storia non cambia: primo Mika Hakkinen, secondo David Coulthard. Due settimane dopo, sul circuito di Buenos Aires in Argentina, la Ferrari torna alla vittoria con Michael Schumacher, ma Hakkinen limita i danni ed è secondo al termine di una bella corsa. A Imola va in scena l’ennesimo dominio McLaren, ma questa volta non si tratta di una passeggiata semplice: Hakkinen (che festeggia in Italia il suo 100° Gran Premio) deve arrendersi al 18° giro per un problema di trasmissione, mentre Coulthard, rallentato da problemi di trasmissione e surriscaldamento del propulsore Mercedes-Benz V10, è pressato dalle Ferrari ma riesce comunque a vincere la corsa. In Spagna e a Monaco, la Formula 1 deve assistere impotente al dominio dell’accoppiata Hakkinen-McLaren-Mercedes, con due corse impeccabili condotte in testa dall’inizio alla fine grazie alla protezione di Coulthard.

 

 

Un uomo nuovo: La formidabile formazione Hakkinen-McLaren-Mercedes fa il vuoto durante la prima parte della Stagione 1998 di Formula 1;

 

A Montecarlo, Mika Hakkinen compie la più perfetta corsa della Carriera in Formula 1 ottenendo Pole Position, vittoria, Giro più Veloce e corsa condotta in testa dal primo all’ultimo dei 78 passaggi. La sua guida precisa al millimetro sfiorando i guard-rail, la sua grinta al volante e la sua precisione lasciarono sbalorditi i telespettatori di tutto il Mondo. Per stessa ammissione di Mika, si trattò della sua più bella vittoria in Formula 1. Sul podio, dopo aver stretto la coppa dalle mani del Principe Ranieri III di Monaco, Mika innaffia di champagne Ron Dennis, Norbert Haug e la sua fidanzata Erja, una giovane ragazza finlandese conduttrice di programmi televisivi in Finlandia conosciuta solo un anno prima. Pochi giorni dopo il trionfo di Montecarlo, il 30 maggio 1998 Mika e Erja si uniscono in matrimonio in Chiesa a pochi metri dal podio che quel giorno l’aveva visto tanto felice.

 

 

Il Principe di Monaco: Mika Hakkinen conquista la vittoria più bella della sua Carriera in Formula 1 nel Gran Premio di Monaco 1998 sul difficile tracciato cittadino di Montecarlo;

 

In Canada la situazione cambia improvvisamente. Hakkinen è costretto al ritiro dopo la partenza per un problema alla trasmissione. Due settimane dopo, sul circuito di Magny-Cours in Francia, le Ferrari sconfiggono le McLaren relegando Mika al terzo posto finale. In Gran Bretagna, sul circuito di Silvesrtone, in una gara segnata dalla pioggia, Hakkinen è secondo dopo due uscite di pista. Michael Schumacher ne approfitta per vincere tre gare consecutive e riaprire il discorso del Campionato Piloti, arrivando a pochi punti dal pilota finlandese.

 

 

Lavoro di Squadra: I meccanici del Team McLaren in azione durante le fasi concitate del pit-stop durante il Gran Premio di Francia 1998 (Magny-Cours);

CONTINUA NELLA SECONDA PARTE