E se la Formula 1 fosse solo un fumetto, un cartone animato?
Nessun problema, ad ogni protagonista c’è il suo personaggio che
gli calza a pennello.
Molto facile, basta liberare la fantasia.
Michael Schumacher – Flash
Curiosamente il costume del supereroe americano è molto vicino, cromaticamente
parlando, alla tuta di Kaiser Schumy. Rosso con particolari gialli... Ma è
la velocità il principale elemento che accomuna i due eredi di Mercurio.
Uno di corsa, l’altro sulla Ferrari, sembra non abbiano assolutamente
rivali.
Jarno Trulli – Paperino
Mai parlare di sfortuna. Non esiste e pone seri problemi nei confronti di chi
ti sta intorno. Ma vedere quello che talvolta succede a Paperino fa pensare
per lo meno ad oscure e recondite trame. Spesso anche quello che capita a Trulli
fa pensare (neanche troppo) a oscure e recondite trame. Ma intanto il (non)
risultato non cambia. Tanti sforzi, tanta bravura… pochi risultati. Sperando
nel futuro.
Bernie Ecclestone – Paperon dè Paperoni
Facile l’abbinamento, come rubare le caramelle ad un bambino. Entrambi
“stracolmi” di dollari sonanti al punto che ci si chiede che cosa
mai se ne faranno di tanti soldi che non bastano sette vite a spenderli tutti.
La leggendaria tirchieria del capostipite papero potrebbe spiegare anche la
ritrosia del “Boss” a distribuire i quattrini dei diritti televisivi
ai teams in maniera più equa.
Juan Pablo Montoya – Taz (il diavolo della Tasmania)
A vederlo in pista guidare come un ossesso, che picchia duro senza curarsi se
ci perde o ci guadagna, non si può non accomunarlo con la “bestia”
dei cartoni. S’agita e sbraita quasi in modo esagitato senza badare alla
forma… Allo stesso tempo propongo anche un alternativa altrettanto calzante:
Josemite Sam, l’irascibile pistolero-tappo coi baffoni rivale di Bug Bunny!
Ralf Schumacher – Minivip
Avete presente il cartone animato di Bruno Bozzetto degli anni settanta (bellissimo)
con Supervip e (naturalmente) il fratello minore Minivip? Semmai è facile
capire l’accoppiamento. Supervip era il super-eroe bello-bravo-forte,
Minivip naturalmente era la versione “in forma (molto) ridotta”.
Forte come un moscerino stanco, volava solo a mezzo metro da terra ronzando
ed emettendo una luce intermittente. Ralf ha, anagraficamente parlando, il giusto
grado di parentela col mega-campione e anche quanto a potenza in pista ci siamo
abbastanza.
Takuma Sato – Wild Coyote
Per tutte le “facciate” che si è preso, tornando immancabilmente
bello, sano e vispo per tentare nuovamente la fortuna, non si può non
pensare al prode samurai della B.A.R. come al Wild Coyote della situazione.
Indomiti, a modo loro simpatici. Dai Takuma! Forse un giorno riuscirai a "prendere"
il tuo Beep beep!!!
David Coulthard – Johnny Bravo
Uno dei più caratteristici eroi di Cartoon Network. Un bell’imbusto
tutto d’un pezzo che fa del suo fisico motivo di vanto. Johnny Bravo cura
il suo arioso ciuffo come David Coulthard il suo “mascellone” scolpito
da Mantenga… Perfetta forma per lo scozzese in ogni momento ma risultati
quantomeno "discutibili" in pista come lo sono per il “bullo”
dei cartoon nelle sue mirabolanti avventure.
Kimi Raikkonen – Silver Surfer
Il freddo “Ice Man” si sente a suo agio solo a latitudini superiori
a quella di Stoccolma. Nei gelidi spazi intersiderali percorsi alla velocità
della luce da Silver Surfer il finlandese starebbe d’incanto. Glaciale
l’uno, glaciale l’altro. E quanto a velocità il paragone
calza ancora a pennello. Un solo appunto: la Mclaren recentemente non pare all’altezza
della stratosferica Tavola.
Rubens Barrichello – Cico
Il buffo compagno di avventure di Zagor sembra stato disegnato pensando a Barrichello…
o è Barrichello che è nato pensando a Cico? Dettagli di poca importanza,
quisquiglie. Come il fatto che uno parla spagnolo e l’altro portoghese.
Sono entrambi latino americani e tanto ci basta. L’antologia delle peripezie
di Cico è perfettamente adattabile a chi, per esempio, ha fatto cadere
(e rotto) il trofeo della sua prima vittoria… La lista potrebbe continuare
a lungo...
Fernando Alonso – Speedy Gonzales
Restiamo il terre latine, lo spagnolo della Renault potrebbe essere abbinato
al più veloce roditore dei cartoni. In realtà è solamente
la lingua ad accomunare i due e per questo me ne scuso… ma non è
stato possibile trovar di meglio!
Flavio Briatore – Gambadilegno
Il geometra di Cuneo si muove a proprio agio nei meandri del “dietro le
quinte” della Formula 1, popolata da pescecani pronti a sbranarti alla
minima incertezza. Briatore è sicuramente in buona (scusate l’eufemismo)
compagnia, e neanche il peggiore di tutti. Ma l’aspetto non certo minuto
e la sua scaltrezza da faina lo rendono per certi versi molto simile al gatto
Gambadilegno.
Ross Brawn – Homer Simpson
Entrambi due fasci di muscoli e nervi da decatleta olimpionico, su questo non
c’è dubbio!!! Ammetto candidamente qualche perplessità su
un qualsiasi paragone assennato in merito al loro rispettivo Q.I. (quoziente
di intelligenza) ma a suffragare il mio accostamento forse un po’ ardito
è il colore giallo di Omer… come le innumerevoli banane mangiate
dal nostro Brawn che a così proseguire potrebbe diventare giallo pure
lui!
Giancarlo Fisichella – Centurione
La romanità di “Fisico” arriva prima della sua italianità.
“Er fijo del Colosseo” come appunto l'immancabile e sempre presente
centurione romano di turno delle avventure di Asterix e Obelix.
Jenson Button – Peter Pan
Il giovane pilota inglese vive quasi una favola con i risultati oltre ogni aspettativa
di quest’anno. E poi è giovane, come l’eterno ragazzo del
celebre cartone animato di Walt Disney. Se poi pensiamo alla diatriba che lo
ha visto protagonista relativamente al suo contratto B.A.R.-Williams ecco che
si comprende come Jenson viva veramente con la testa nell’Isola che non
c’è.
Christian Klien – Cucciolo
Un giorno sarà grande (non “un grande” N.d.R.). Nel frattempo
è il bambino del Circus, entratovi quasi per caso senza che nessuno sappia
realmente il perché. E poi non ha certo brillato per dichiarazioni da
incorniciare e proclami ai quattro venti. Muto, come Cucciolo appunto.
Jacques Villeneuve – Ed (o Edd o Eddie)
Ritorno alla famiglia di Cartoon Network per cercare il personaggio che più
si addice al pilota canadese. Stavolta prendo a pretesto il gusto sull’abbigliamento
di Villeneuve che predilige tute e capi ultra-abbondanti. Ed (oppure gli altri
suoi amici Edd ed Eddie) hanno gli stessi gusti stilistici e il paragone calza
a pennello. Il paragone... non il vestiario!
Patrick Head – Brontolo
Questa è facile. Sicuramente Patrick in questi anni si è fatto
la fama del duro brontolone. Nelle accese lotte dialettiche-regolamentari non
ha mai fatto sconti a nessuno, anche se chi lo conosce bene sa che sotto la
dura scorza c’è del tenero. Il più inflessibile dei nanetti
di Biancaneve gli si addice quindi. Iracondo fuori, sensibile dentro.
Giorgio Pantano – Silvestro
Solo Silvestro nei momenti peggiori si avvicina ai disastri subiti da Pantano
quest’anno. A dirla tutta non è che entrambi siano dei fenomeni
e le loro disavventure sono lì a dimostrarlo. Nel caso del nostro Giorgio,
il giallo Titti della situazione non era altro che la sua gialla Jordan che
gliene ha combinate di tutti i colori.
Luca di Montezemolo – Sig. Bonavventura
Il celebre e ormai dimenticato personaggio del Corriere dei Piccoli degli anni
trenta dalla elegante livrea rossa e dalla immancabile fortuna che gli assicurava
la folle cifra (per l’epoca) di un milione. Ricco, elegante e fortunato
(oltre che bravo), Montezemolo ne è l’erede del 2000.
Antonio Pizzonia – Mogli
Due autentici figli della Jungla, a proprio agio tra liane e sabbie mobili.
Visti i risultati del pilota brasiliano con la Jaguar, era meglio se nella Jungla
ci restava con gli amici Baloo & Co…
Adrian Newey – Ispettore Gadgett
Nel suo periodo migliore, il geniale ingegnere tirava fuori idee all'avanguardia
a spron battuto, un po’ come il personaggio dei cartoni. Per anni le sue
Williams e Mclaren erano un passo avanti a tutti. E lui era ed è sempre
pronto ad escogitare nuove diavolerie non appena se ne presenta l'occasione.
Se poi tutto funziona alla perfezione, è un altro paio di maniche.
Ron Dennis – Brain
L’ambizione segreta di Ron è il dominio assoluto del mondo (della
F1) grazie a tecnologie scientifiche impareggiabili e proprio per questo ha
voluto fortemente la sua Paragon. Il topo genio dei geni ha la sua stessa irrefrenabile
brama, salvo poi venir sconfitto da imponderabili eventi. Nel caso di Dennis,
gli "imponderabili eventi" sono costituiti dalla Ferarri.
Eddie Jordan – Napo Orso Capo
Se c’è anche solo l’ombra di un pur minimo motivo per far
festa ecco che entrambi non si tireranno certo indietro. L’uno per scappare
dal suo zoo a far baldoria; l’altro per issarsi alla batteria per picchiare
duro a tempo di rock. Della serie: I veri "Farfalloni" siamo noi!
Mark Webber – Buz Lightyear
Qui si parla di uomini tutti di un pezzo, addestrati a dovere per far fronte
a qualsiasi sfida in pista o per gli spazi interstellari. Buz aveva di fronte
niente popodimeno che il perfido Zork; Webber aveva per le mani una ancora più
ostica e temibile Jaguar!
Cristiano Da Matta – Eta Beta
Il brasiliano della Toyota in ben due anni di militanza in F1 è sembrato
soprattutto un marziano. Non nel senso che dava la paga a tutti, ma che non
è mai riuscito a inserirsi nell’ambiente. Un alieno appunto. E
come Eta Beta tirava fuori dalle sue tasche un po’ di tutto, Da Matta
in pista ne tirava fuori di tutti i colori: dalle buone corse a quelle insulse.
Team Minardi – The Flingstones
L’allegra armata Brancaleone di Paul Stoddart è impegnata in una
lotta impari in Formula 1 con materiale che a dir poco qualche annetto sulle
spalle ce l’ha… La monoposto sembra" preistorica" rispetto
alla concorrenza. L’accoppiamento quindi è spontaneo...