I top team di F.1 in Canada hanno discusso l’opportunità di supportare le monoposto in franchising, un diverso modo di intendere le vetture clienti, delle quali tanto si parla, ma finora non si è fatto niente per permetterle, visto che le norme del Circus impongono ad ogni team di essere un Costruttore. (continua...)

Graeme Lowdon, team manager della Manor, crede che non sia quella la soluzione dei problemi della Formula 1 e secondo lui si starebbero mettendo a fuoco aspetti sbagliati, mentre nel Circus si dovrebbe trovare il modo di far sopravvivere le squadre piccole…

"Ho letto tutti i commenti sulle monoposto in franchising e le vetture clienti - ha detto Lowdon a Motorsport.com - ed è chiaro a tutti che si tratta di un piano di emergenza e non di una strategia. È come montare una ruota di scorta su un’auto che ha forato, è utile disporne perché si continua a viaggiare, ma per quanto?”.

Il manager della Manor aggiunge che le sue frustrazioni sono aumentate dal fatto che la F.1 può contare su alcune delle persone più intelligenti del mondo, per cui trovare la migliore soluzione per lo sport dovrebbe essere relativamente facile. L’inglese prima di percorrere la teoria delle vetture clienti, invita tutti a valutare quali sono effettivamente i guai da risolvere per dare stabilità alla Formula 1.

"Ci sono un sacco di cose semplici che si possono fare abbinate ad un Gp come un evento collaterale, ma bisogna evitare di farsi attrarre da cose ingannevoli, che magari suonano bene inizialmente. In realtà non bisogna girare intorno ai problemi strutturali, senza perdere tempo con quelli che non sono risolutivi. In F.1 ci sono figure capaci di risolvere i problemi in modo intelligente: dal punto di vista tecnico, commerciale, politico e giuridico. L’importante che si visualizzino quali sono i giusti interventi da fare”.

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