La Fia ha deciso di non sanzionare la Manor Marussia F1 per non essere riuscita a schierare le due monoposto nel Gp d'Australia. Il collegio dei commissari sportivi nel provvedimento n. 33 emanato alle 18,26 hanno deciso di non procedere contro il team diretto da John Booth motivando che la loro decisione con otto valide ragioni. (continua...)

1. la squadra era presente all'evento

2. ha portato in pista un quantitativo significativo di materiale e di equipaggiamento

3. ha prodotto tutta la necessaria documentazione per superare le verifiche

4. ha preso parte alle verifiche tecniche ed entrambe le monoposto sono state dichiarate pronte a corre

5. ha portato in pista un personale sufficiente a seguire le vetture

6. ha continuato a lavorare nei box nel tentativo di completare le vetture

7. ha messo le vetture in una condizione di essere complete dal punto di vista meccanico

8. non sarebbe stata in grado di configurare i software necessari a mettere in moto le due vetture nelle prove libere e nelle qualifiche anche se avesse rotto il coprifuoco.

In virtù di tutte queste ragioni il collegio dei commissari sportivi ha deciso di non procedere oltre contro la Manor Marussia F1. Fin qui il comunicato della FIA, mentre John Booth ci ha tenuto a specificare che la squadra non si è presentata in Australia solo per assicurarsi i soldi della FOM, frutto del nono posto conquistato l'anno scorso dalla Marussia nel mondiale Costruttori. Un dubbio che è venuto a più di un osservatore del Circus, per evitare che Sauber, Force India e Lotus potessero dividersi i preziosi 30 milioni di euro frutto dei proventi televisivi.

Noi continuiamo a restare critici e aspettiamo di vedere debuttare le due monoposto in gara in Malesia, visto che sono molti a dire che il team non farà il suo debutto prima della Cina o del Bahrein. Certo che se questo è il campionato che vuole rappresentare la massima espressione dell'automobilismo, la Formula 1 non rimedia certo una bella figura...

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